~ Chapter 2.

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Pov's Alison.

Mia madre mi disse che i biglietti dell'aereo erano già pronti;si partiva domani.
Iniziai subito ad inviare un messaggio a Sasha :

"Tesoro,non so come,è successo tutto cosí in fretta parto per Los Angeles,domani,mio padre ha avuto un nuovo lavoro lî.
Mi mancherai
xx ."

Mi reco in camera e scrivo un tweet "Domani partenza Los Angeles."
Pensi tra me e me,chissà cosa mi devo aspettare da questa nuova 'avventura' chi l'avrebbe mai pensato io a Los Angeles,forse incontreró Brooke,quanto mi manca,la mia migliore amica.

All'improvviso sento il campanello,scendo e vado ad aprire e vedo Austin,che piange.
What?
Io:Cosa ci fai qui?
Lui:A-alison dimmi che non è vero.
Io:Cosa dovrei dirti che non è vero?
Lui:la tua partenza,alison la tua partenza,cazzo.
Io:vedo subito che arrivano veloci le notizie,si domani parto.
Lui,si avvicina e mi abbraccia.
Io:staccati coglione!Vatti ad abbracciare Lin!
Lui:Alison sono serio,mi mancherai non so cosa farai,appena posso vengo da te cosí andremo a Miami solo io e te e vivremo lî.
Io:T-tu sei pazzo,io con te?MAI,non mi rovinerei mai la vita,io ti sto dimenticando quindi perfavore vai via.
Lui:Non è finita qui,ti verró a prendere amore mio.

A quelle parole mi viene la pelle d'oca,ma io non so come quel ragazzo abbia certe idee,vabbè non pensiamoci.
Ho fame,mi diriggo in frigo e mi faccio un Hot-dog,i miei sono fuori rientraranno tardi e non so il motivo.
Prendo il mio i-pod e ascolto l'amore mio;Mattia Briga,ah quanto adoro quel ragazzo, magari incontrerei uno cosí! Parte subito la canzone Sei di mattina:

"Quei modi di fare
A nobilitare
Ogni tuo comportamento
Che sono le sei di mattina
Ma è di mattina che soffia il vento
Io sono qui a scrivere ancora
A ridere ancora di me, mentre
Un raggio di sole ti sfiora
Con le lenzuola poggiate sul ventre

Le sei di mattina
E lei di mattina
Metti che mi sta a fianco
Non sono lo scemo di prima
E verso la china su un foglio bianco
Non faccio questioni di stato
Zero emissioni di fiato, mentre
Quelle altre che m'hanno lasciato
Pregano il fato che muoia per sempre
Vorrei sapere a cosa stai pensando
Ora che hai gli occhi chiusi
E abusi del fatto che sbando
E quel sorriso messo come scudo.."

Chiudo gli occhi,e cado in un sonno profondo.

...

A svegliarmi è il rumuore della porta,che vedo mio padre e mia madre bagnati.
Io:cosa cazzo avete fatto?
Mamma:Alison tesoro,modera i termini.
Papà:sta piovendo fuori!
Io annuisco.

Piove,la pioggia è sempre uno stato d'animo.

Mi squilla il cell,sblocco lo schermo e leggo:
"Ti é arrivato un messaggio da Sasha,scorri per visualizzare."
Visualizzo è c'è scritto:

"Tesoro,non fa niente,ci sentiremo tramite internet,dai,pensa alla tua vita e scrivimi quando arrivi.
Baci xx."

Si ci sentiremo tramite internet,sta frase l'ho già sentita,la disse Brooke.

Salgo sopra,oh cazzo mi sono dimenticata di fare le valigie,le faccio e poi mi do una lavata.
Cara Alison,domani si parte.

Pov's Brooke

Oggi, un'altra giornata tra le tante.
Mi sono svegliata e mi sono ritrovata mia madre guardarmi. Mi sentivo come una piscopatica. Le avevo chiesto perché mi guardava e mi ha detto 'Cos'ho fatto di male per avere una figlia come te?'.

SUL SERIO?

Quale madre ti direbbe una cosa del genere?

Non avevo capito quale fosse il suo problema. La mia altezza rispecchiava la mia età, quindi non ero né bassa e né alta. Avevo due occhioni color ambra. Delle labbra sottili e un viso carino. Non ero brutta, ero carina. Anche se i ragazzi più pervertiti della scuola mi consideravano 'sexy' ma solo per i loro scopi. Forse era la mia testardaggine, il fatto di essere ribelle a far preoccupare mia madre. Ma, in fondo, non mi importa. Sinceramente, credo che mia mamma abbia problemi. Alla fine è lei che pensa che sua figlia sia malata.

A risvegliarmi da tutti i miei pensieri senza fine, fu una chiamata.

"Pronto?"

"Hey, Brooke."

"Ciao, Edward." Salutai il mio migliore amico non appena riconobbi la voce.

"Girano voci che qualcuno di nuovo arriverà a Los Angeles."

Alison.

I ricordi di quella ragazza mi rinfrescarono la mente. Era da molto che non la vedevo e mi mancava un sacco. Era la mia migliore amica e stare senza di lei era un vero inferno.

"Chi?" Domandai.

"Questo non lo so." Rispose. "Ma spero che sia una ragazza sexy." Rise.

"Pervertito." Commentai ridendo insieme a lui. Non potevo odiarlo, oltre a essere il mio migliore amico, era l'unico che mi era stato vicino negli ultimi tempi.

"Ti voglio bene, Brooke."

"Ti odio, Edward." Sapevo che avrebbe capito che il mio era un 'Ti odio' affettivo.

La sottile linea tra amore e odio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora