CAPITOLO 8

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Il martedì a scuola passa piuttosto in fretta. Dopo le assurdità accadute negli ultimi giorni, un giorno normale è una benedizione scesa dal cielo.
Oggi non ho lezione di canto, così trascorro il pomeriggio a fare i compiti e a chattare con Matteo, fin quando non è lui a doversi assentare per andare in palestra. Scendo in cucina a preparare qualcosa per merenda e, mentre sbuccio una mela, il telefono sul bancone vibra. Mi pulisco le mani e lo afferro distratta.
È un messaggio.
Un messaggio da un numero sconosciuto.

Ciao, Ivonne
Sono il tuo compagno di scuola preferito
Come va?
17:10

Osservo a lungo lo schermo, impedendomi di credere a ciò che la mia mente ha già capito.Non può essere lui.
Non davvero.

Non ho compagni di scuola preferiti
17:15

Rispondo dopo un'eternità, talmente tanto che la mela ha iniziato a ingiallire.
Metto via il telefono e riprendo a sbucciarla. Sistemo tutto in una ciotola e torno in camera. Ho bisogno di sedermi, di sapere che mi sto sbagliando.
Mi accomodo sul letto a gambe incrociate e riafferro il telefono, ma senza accenderlo. Osservo il display nero e mi tremano le dita.

Se fosse lui? Cosa vuole?
Inutile pensarci troppo. Schiaccio il pulsante di accensione e la schermata iniziale si illumina.
Mi ha risposto.

Così mi offendi, Ivonne
Sono Tommaso
17:16

Ecco. Non mi sbagliavo.
In compenso, nel leggere il suo nome, il cuore è schizzato contro la cassa toracica e il respiro si è mozzato in gola.

Cosa vuoi?
17:20

Tommaso visualizza subito e mi risponde.

Giocare con te
17:.21

Giocare?
17:21


17:21

E a cosa?
17:21

Perché ho la sensazione che il suo gioco non sarà divertente?

Lo scoprirai tra poco
17:22

Tutto questo non mi piace, la piega che sta prendendo questa conversazione non mi piace e lui non mi piace.

Io non ho voglia di giocare
17:22

Infatti non te l'ho chiesto
17:22

Resto immobile a fissare lo schermo, con il cuore nelle tempie e l'ansia che si arrampica lungo l'esofago.

Cosa fai?
17:22

È di nuovo lui.

Cosa te ne importa?
17:23

Volevo solo essere gentile, Ivonne
Come la fai difficile...
17:23

Sto facendo merenda.
Sei contento?
17:24

Sei sempre la solita antipatica
17:24

Infatti stai con un'altra
17:24

Gli ricordo. Chissà Sofia come prenderebbe il fatto che lui mi ha scritto...

Infatti questi non sono affari tuoi
17:25

Allora perché mi hai scritto?
17:25

Te l'ho detto
Voglio giocare con te
17:26

Sono sul punto di rispondergli, quando vedo che sta ancora scrivendo e questo non fa che agitarmi. Afferro un pezzo di mela con la forchetta, lo mastico in fretta e lo butto giù a fatica. Forse non è il momento migliore per mangiare, ma questa mela sta diventando sempre più gialla.

Sei mai andata a scuola senza reggiseno?
17:27

Proprio così.
Non è assolutamente il momento migliore per mangiare.
Gli ultimi rimasugli del boccone rischiano di andarmi di traverso.
Oddio...
Brividi non richiesti mi rivestono le braccia e sento freddo.

Ivonne...
17:27

Ma che domande sono?
17:28

Tu rispondi e basta
17:28

Non sono obbligata a risponderti
17:28

Sicura?
17:28

Non sei obbligata fin quando io non ti obbligo...
O hai dimenticato quello che c'è nel tuo telefono? Come pensi la prenderebbero i nostri compagni, se lo venissero a sapere?
17:29

Leggo le sue parole e il gelo si impossessa di ogni centimetro di pelle. Non mi sono mai sentita così tanto umiliata, così tanto impotente e non riesco a credere che sia serio.

Tommaso...
Non puoi farlo
17:29

Sarebbe da veri bastardi e sì, Tommaso è uno stronzo, ma si spingerebbe fino a questo punto?

Io dico di sì
17:29

Risponde in fretta e io resto con il fiato sospeso.

Ma non lo farò
17:30

Aggiunge subito dopo e io riprendo a respirare.

Non per il momento, almeno
I tuoi segreti sono al sicuro con me, ma tu dovrai fare quello che ti dico
17:30

Cosa vuoi?
17:30

Domando per l'ennesima volta, ma con tono arrendevole, ora, conscia del fatto che, qualsiasi cosa stia accadendo, io non posso fare nulla per fermarla.

Voglio che domani vieni a scuola senza reggiseno
17:30

Nel leggere il messaggio, un brivido diverso dagli altri si insinua nel mio ventre. Non è più freddo, c'è qualcos'altro, qualcosa che non dovrebbe esserci.

Stai scherzando?
17:31

Non mi sembra proprio che io stia scherzando, Ivonne
17:31

Ma cos'hai che non va?
Sofia sa di questo tuo stupido gioco?
È stata sua l'idea?
17:31

Sofia non sa nulla
E se tu non parlerai, lei continuerà a non sapere nulla, i tuoi segreti rimarranno tali
17:31

Come farai a sapere se l'ho fatto o no?
17:31

Tu fallo
Io lo saprò
17:32

Esce dalla chat e io resto bloccata sulla sua frase.
Questo è il suo gioco? Questo per lui è giocare?
Uccidermi nel modo più meschino che esista?
Umiliandomi?
Con gli occhi che pungono e la gola che si restringe, metto via il telefono.
Qualsiasi cosa sia successa, quel sabato sera, la mia vita sta cambiando e io non so cosa fare per fermarla.

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Tommaso ha fatto la sua mossa e ora tocca a Ivonne. Ne parlerà con Matteo e insieme troveranno una soluzione o... la cosa andrà diversamente?

Tu cosa ne pensi? Un po' hai capito Ivonne? Come credi agirà?

Vi aspetto al prossimo capitolo! Buona Pasqua!

Un bacio!

BATTITI RUBATIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora