Rinascita

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Il passare dei giorni senza Sabrina è come un'eternità di attesa, un periodo in cui il vuoto della sua assenza si fa sempre più pesante e tangibile. Mi ritrovo a guardare il telefono più volte del solito, sperando di ricevere una sua chiamata o un messaggio che riempia il silenzio che si è creato intorno a me.

E poi, finalmente, il mio telefono vibra con un nuovo messaggio . Con il cuore che batte forte nell'attesa di leggere le sue parole, apro il messaggio, sentendo una fitta di emozione attraversarmi mentre leggo le sue dolci parole di desiderio e mancanza.

"Mi manchi, Marta. Possiamo vederci di nuovo?"

La gioia mi invade mentre leggo quelle parole, e con un sorriso radioso rispondo immediatamente, confermando il mio desiderio di rivederla al più presto.

Concordiamo di incontrarci a casa mia per una cena, e l'attesa è una tortura di emozioni contrastanti. Quando finalmente bussa alla mia porta, non posso fare a meno di restare senza fiato di fronte alla sua bellezza mozzafiato, indossa un vestitino nero, abbastanza attillato che risalta ogni sua forma.

"Marta, quanto mi sei mancata!" esclama Sabrina, avvolgendomi in un abbraccio caloroso.

"Anche tu mi sei mancata, Sabrina," rispondo, tornando il suo abbraccio con affetto sincero.

Durante la cena, condividiamo momenti di intimità e confidenza. Mentre sorseggiamo il vino e assaporiamo i piatti deliziosi che ho preparato, Sabrina mi racconta dei momenti difficili che ha vissuto durante il processo di divorzio da Flavio.

"È stato un percorso duro, Marta," confessa, il suo sguardo riflettendo la fatica del cammino. "Ma finalmente sono riuscita ad ottenere il divorzio."

So quanto questo significhi per lei, e prendo la sua mano tra le mie con tenerezza. "Sono così felice per te, Sabrina. Sei una donna forte e coraggiosa, e meriti tutta la felicità del mondo."

La cena continua tra una risata e un altra, ci siamo raccontate della nostra vita, dei nostri hobby e di cosa amiamo di più.

Mentre condividiamo questi momenti di spensieratezza , i miei pensieri iniziano a vagare. Guardando Sabrina, con la sua bellezza folgorante sento un desiderio profondo risvegliarsi dentro di me. Desidero avvicinarmi, sentire le sue labbra sulle mie, assaporare il dolce sapore del suo bacio. Ma cerco di scacciare immediatamente questi pensieri siccome so già che lei non ricambierebbe.

Dopo aver sistemato la cucina insieme, ci dirigiamo verso il salotto. Mentre attraversiamo la stanza, noto che gli occhi di Sabrina si posano sul pianoforte che si trova nell'angolo.

"Oh, hai un pianoforte!" esclama con entusiasmo.

"Sì" rispondo con un sorriso imbarazzato. "È un vecchio pianoforte che ho da anni, ma non lo suono molto spesso."

"Potresti suonare qualcosa per me?" mi chiede con curiosità.

Mi sento un po' timida, ma acconsento timidamente. Mi siedo al pianoforte e inizio a suonare una melodia dolce e malinconica che ho imparato molti anni fa.

Sabrina ascolta rapita, i suoi occhi brillano di ammirazione mentre suono con grazia e sensibilità. Poi, improvvisamente, inizia a cantare dolcemente, la sua voce calda e avvolgente si unisce alla melodia del pianoforte.

Sono stupita dalla bellezza della sua voce e dalla sua bravura nel cantare. Mi lascio trasportare dalla musica, dimenticando tutto il resto mentre canta con passione.

Quando la canzone finisce, si volta verso di me con un sorriso luminoso. "Wow, non sapevo che avessi un talento così incredibile per la musica!"

"Non sono poi cosi brava" dico arrossendo leggermente.

Mi alzo in piedi e Sabrina si avvicina a me, posandomi una mano sul viso, lasciandomici una dolce carezza. 

Decido di fare una mossa azzardata, afferro la sua mano per tirare il suo corpo verso il mio, gli poggio le mani sulle spalle e la faccio indietreggiare lentamente fino a fargli toccare la schiena al muro, le mie mani scorrono fino ai suoi fianchi. Lei è sorpresa ma non dice nulla, non la vedo contrariata quindi decido di far aderire il mio corpo al suo, si ritrova tra me e il muro, poggia le mani sulle mie spalle e le fa scorrere per tutta la schiena, gli lascio un dolce bacio sulla guancia e uno all'angolo della bocca, Sabrina non si tira indietro anzi stringe di più la presa alla mia schiena e poi fa la stessa cosa che ho fatto io poco prima. Gli passo una mano tra i capelli e poi dico

"Ora mi fermo qui, forse è troppo presto e in più non so nemmeno se ti piacciono le donne.. Ho fatto una cosa un pò azzardata e senza riflettere"

Mi sto allontanando, ma Sabrina ancora appoggiata al muro mi afferra la mano e mi tira di nuovo a se.

"Sai Marta io sono bisessuale" dice con un filo di voce. "Non l'ho mai detto pubblicamente perchè ho paura del giudizio della società e di come potrebbero reagire le persone intorno a me."

Posiziono di nuovo le mie mani sui fianchi di Sabrina.

"Ti capisco, ma rimane il fatto che è ancora troppo presto" dico facendogli una leggera carezza e lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia.

Mi allontano, Sabrina è un po delusa dalla mia risposta lo leggo nei suoi occhi, ma dopo poco mi raggiunge e si siede affianco a me sul divano posando il capo alla mia spalla.

"Puoi per lo meno coccolarmi un pò?" mi domanda quasi come se fosse una bambina

"Certo" rispondo dolcemente e iniziando a fargli delle piccole carezze

Sabrina si rilassa completamente e anche io sono rilassata nell'averla tra le mie braccia, la serata continua tra piccole coccole e sguardi dolci tra qualche risata... 

Finchè non ci addormentiamo l'una tra le braccia dell'altra sul divano.

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Si conclude cosi il quarto capitolo, secondo voi Marta ha sbagliato a farsi sfuggire l'occasione di baciarla o ha fatto bene siccome si conoscono da poco?

Lasciate un piccolo commento  e come in ogni capitolo mi scuso per eventuali errori o cose spiegate male :)

Sotto lo stesso cieloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora