8° capitolo

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Mi alzo di scatto, sulla sveglia leggo 3.54, provo a riaddormentarmi, ma non ci riesco e scendo in cucina per prendere un bicchiere d'acqua
Mentre scendo le scale sento dei rumori strani alla porta, guardo dallo spioncino e vedo faster che cerca di infilare la chiave nella serratura fallendo miseramente, quindi apro la porta e lui che c'era appoggiato, scivola per terra
Mi soffermo a guardarlo meglio, noto che ha un taglio sulla guancia, ma prima che possa chiedergli che ha combinato inizia a farfugliare qualcosa
F- perché tu-tu cosa?, aspetta ho dimenticato... ah si, perché hai fatto così? sei stata una una stronza- dice indicandomi da terra, lo ignoro e lo alzo mettendo un suo braccio intorno alle mie spalle
F- smettila di ignorarmi, DAI- dice urlando l'ultima parola, con una mano gli tappo la bocca
A- cazzo, stai zitto un attimo- tolgo la mano dalla sua bocca -non solo sei ubriaco, hai anche fatto a botte, ci manca solo che svegli tua sorella e siamo apposto, ti prendi il resto delle manate che hai lasciato la-
Lui sembra capirmi e smette di parlarmi
Sistemo meglio il braccio intorno alle spalle, lo aiuto a salire le scale, lo porto in camera sua e lo faccio sedere sul letto 
A- torno subito, aspettami qui, sveglio- dico marcando l'ultima parola, lui mi fa un cenno di assenso con la testa
Esco da camera e vado in bagno a prendere l'occorrente per medicarlo e torno da lui

#perchè l'ho trovato proprio io, non poteva svegliarsi lu?#
Lo trovo intento a fissare il vuoto, mi avvicino e gli faccio aprire le gambe per poi posizionarmici in mezzo
Lui mi prende per i fianchi, ma lo lascio fare

#lo lasci fare#

si, così magari sta fermo e zitto e si lascia medicare in tranquillità 

#sisi, certo, come se non ti piacesse questo contatto#

Inizio a medicargli la ferita sulla guancia
F- perché adesso mi curi, ma poi mi ignori?- dice sembrando lucido
A- perché non ti fai i cazzi tuoi? preferisci che me ne vado?- faccio per allontanarmi, ma mi riavvicina a lui stringendomi i fianchi e continuo a medicarlo
Appena finisco lo guardo negli occhi
A- adesso devi spogliarti e andare a dormire-
F- no, non voglio, ho sonno- dice sbadigliando 
Senza provare a ribattere lo inizio a spogliare lentamente
Dopo avergli tolto l'ultimo indumento, si sdraia sotto le coperte e prima che io possa uscire mi ferma tenendomi per il polso
F- rimani qui con me?- dice con voce dolce -perfavore-
Io non riesco a dirgli no
Mi sdraio accanto a lui e mi abbraccia stringendomi tra le sue braccia
Quando mi rendo conto che si è addormentato, interrompo il contatto ed esco dalla stanza
Chiudo la porta alle mie spalle, mi appoggio al muro e scivolo lentamente a terra
Mi porto le mani in faccia e prima di rendermene conto inizio a sentire lacrime fredde uscire dai miei occhi incontrollate
Rimango seduta per minuti interminabili che sembrano ore
Con le poche forze che mi rimangono in corpo, riesco ad alzarmi e barcollando per la stanchezza torno in camera di lulu 
Mi sdraio al suo fianco l'abbraccio e riesco, dopo svariati minuti, ad addormentarmi.
-
Jackie's pov
Ieri Ali mi ha detto che ci saremo visti per parlare del piano "e.h.", quindi vado verso casa sua appena mi sveglio
Una volta arrivato inizio a bussare e dopo qualche minuto mi apre la porta Pietro
P- jack ma che cazzo vuoi?- dice con aria incazzata
J- Ali- dico semplicemente
P- cazzo jack, ma te l'ha anche detto che dormiva da lulu- dice mettendosi una mano in faccia esasperato
J- ah vero- dico mentre penso a come ho fatto a dimenticarmene - vabbè intanto faccio colazione poi vado-
P- basta che non scassi più i coglioni- dice lasciando la porta aperta mentre torna in camera sua - FAMMI IL CAFFÈ- dice urlando dall'altra stanza
Finito di fare colazione, faccio il caffè a Pietro e me ne vado a casa di lulu
Davanti alla porta inizio a bussare e mi viene ad aprire subito Ali
A- ciao amore mio, non urlare Andre sta dormendo- dice abbracciandomi
J- ciao lu-
L- ciao jackie-
J- ma non c'era anche huda con voi?-
A- è appena andata via-
Ci sediamo sul divano e iniziamo a parlare
L- cosa dice erin quindi?-
J- abbiamo fatto qualche domanda, a cui però ha risposto vagamente, senza darci delle vere risposte...-
A- anche huda è stata molto vaga nelle risposte-
J- shh fammi finire- dico mettendole un dito sulla bocca -dopo qualche shottino, abbiamo rifatto le domande-
L- cazzo dovevamo tentare anche noi con l'alcool- dice interrompendomi di nuovo
J- ce la fate a farmi finire un discorso o avete iniziato anche voi a bullizzarmi come gli altri?- dico usando un tono ironico
A- scusaci jack non ti vogliamo ferire l'orgoglio, adesso continua- dice sbrigativa
J- dicevo abbiamo rifatto le domande e ci ha concesso più dettagli, ha detto che vorrebbe dichiararsi, ma deve aspettare il momento giusto per farlo- dico sorridendo
A e L- SI SI SI- dicono urlando e iniziando a saltare
J- vi ricordo che Andre dorme- detto questo si rimettono sedute e continuiamo a parlare
A- io adesso direi di lasciarli fare da soli, se ancora dopo il tour non si decidono, mettiamo in atto la parte finale del piano- dice seria
J- sono d'accordo-
-
L- senti- dice rivolta verso Ali - devo chiederti una cosa che non ti ho chiesto prima, perché credo che sia importante che la sappia anche jack-
A- so già cosa vuoi chiedermi- dice sospirando -dimmi-
L- perché sta notte stavi piangendo?- appena sento pronunciare queste parole mi giro preoccupato verso Alice aspettando una risposta
A- e se sente?-
J- chi?-
A- Andre- dice abbassando lo sguardo
L- ha il sonno pesante non penso che si svegli, quindi parla-
J- cos'ha combinato adesso?-
A- ieri è tornato a casa alle 4, ubriaco, io mi ero svegliata per bere un bicchiere d'acqua e non mi sembrava carino lasciarlo li per terra davanti alla porta
quindi l'ho portato in camera e l'ho messo a letto, ma prima di uscire mi ha fermata chiedendomi di restare con lui e sono rimasta, abbracciata a lui, finché non si è addormentato, quando sono uscita ero in crisi per le paranoie e le domande che mi passavano per la testa e sono scoppiata in un pianto liberatorio-
Io non so mai come reagire a queste cose che comprendono lei e qualsiasi persona con cui ha inciuci strani, perché ho paura, ho paura che si faccia male e non so come esprimerle la mia vicinanza e a volte finisco per allontanarmi come se non mi interessasse, quando in realtà non è così
Appena assimilo queste informazioni, il primo pensiero è che vorrei scappare per evitare il discorso, ma stavolta non lo faccio, mi avvicino a lei e la stringo fra le mie braccia 
J- so che non sembra, ma io sono qui per te, ti voglio bene stellina mia e non sentirti mai sbagliata quando fai qualcosa che ti senti di fare- sussurro al suo orecchio -se lo vuoi fare, non è mai una cosa sbagliata, le vocine non le devi ascoltare-
L- sono d'accordo con jack- e si unisce al l'abbraccio -devi stare bene con te stessa, poi al resto ci pensiamo dopo insieme- si stacca dall'abbraccio -è vero non potevi lasciarlo li fuori, ma potevi lasciarlo per terra dentro casa
sei stata gentile con lui e indirettamente ti sei fatta del male, non è giusto-
J- vorrei prendermi tutte le emozioni negative che ti fanno male al posto tuo- dico sincero -mi piaci molto di più quando ridi-
A- non importa, basta già quello che fate- dice stringendomi un po' di più -non sopporterei vedere te senza sorriso, sai? quando sto male tu sorridi sempre per entrambi-
J- smetti, non voglio mettermi a piangere- dico sorridendo
Per lei darei la vita, spero che fasterollo risolva i suoi casini, perché loro due staranno insieme, ci metto la mano sul fuoco.
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