𝐓𝐡𝐞 𝐁𝐞𝐭𝐫𝐨𝐭𝐡𝐞𝐝

capitolo 9: verità

Ho fatto un passo fuori e la prima cosa che ho sentito è stato il calore. È stato caldo per me. Stava nevicando e sì, non era la prima volta che nevicavo ma era diverso.

"Capito quello che intendo?" dice Loki e cammina davanti a noi.

"Va bene. Segui me e Thor. Stiamo andando nella capitale." Loki dice. Restiamo tutti vicini e camminiamo. Poi vedo uscire i giganti del gelo. Li sento sussurrare e alcuni scappare. Mi avvicino a Tony e all'improvviso un uomo e alcuni altri giganti del gelo si avvicinano e si fermano. Vedo Thor e Loki fermarsi e anche noi ci fermiamo.

"Re Loki. Sei tornato." Egli ha detto. Loki annuisce.

"Sì, ma per favore, è solo Loki. Spero che possiamo nascondere una mia amica" Loki dice e tende la mano. Lo vedo per me, quindi mi avvicino a lui. L'uomo sussulta.

"Eira? no...no, non sei Eira, sei...Mia?" Dice e si avvicina a me. Non mi muovo.

"Mia...sei davvero tu?" Lui chiede. Guardo Tony, poi Loki. Loki gli mette una mano sulla spalla.

"Alce, per favore spiegami." Loki dice. Eelk non distogliere lo sguardo da me.

"Mia. Sono io. Tuo padre." Elk dice. Mi cade la bocca.

"Aspetta cosa?" Tony e io gridiamo. L'elice si allontana.

"Per favore, vieni a casa mia. Passeggeremo davanti a una tazza di tè freddo." Eelk dice e cammina. Loki si muove e mi mette una mano sulla schiena, aiutandomi a riprendermi dallo shock. Una volta dentro, ci sediamo e Eelk mi guarda.

"Ero amico di tuo padre Loki. Laufey ed io eravamo come fratelli. Una volta che si è lasciato andare il potere, abbiamo smesso di essere amici ma prima di ciò abbiamo fatto un accordo. Se lui avesse avuto un figlio, e io un figlia mia, voi due sareste fidanzati e sposati, governando la nostra pianta." disse l'Elk.

Loki e io ci guardammo. L'alce sorrise.

"Sembra che voi due vi piacciate. Sono felice ma tutto ciò si è rotto quando hai ucciso tuo padre Loki. Vedi, Thanos ha scoperto di nostra figlia." Eelk disse e mi guardò.

"Ha scoperto che sei nata dalla pietra dell'anima." disse l'Elk. Thor si alzò.

"Questo è impossibile. La pietra dell'anima appare solo quando viene compiuto un sacrificio. Come si può nascere da essa?" chiede Thor. Eelk lo guarda.

"Perché mia moglie è andata lì. Abbiamo scoperto che Mia qui era... era nata morta. Mia moglie, Eira ed io abbiamo preso la mia nave e siamo andati lì." disse l'Elk. Tutti rimasero in silenzio.

"Il piano era che io morissi così da poterle riportare la vita, ma una volta arrivati, l'uomo rosso disse che non era necessario alcun sacrificio. Disse che la bambina di Eira non era nata morta, ma non aveva un'anima. Fu allora che la vedemmo. Una brillante luce gialla che fluttuava giù dal cielo. L'uomo rosso la prese." disse Eelk e fece una pausa.

"Per favore...per favore continua." Dico. Eelk mi guardò e annuì lentamente.

"Prese la pietra e guardò Eira. Gliela porse e disse: prendila. Eira era così coraggiosa e lo fece. Fu allora che la pietra si trasformò in una nebbia gialla e affondò nella pelle di Eira. Poi si afferrò lo stomaco. Le ho messo la mano sulla pancia e ho sentito un movimento, poi un calcio." Disse Eelk e mi guardò negli occhi.

"Il tuo calcio. L'uomo rosso poi sorride e si trasforma in polvere. Dopo che sei nata, sapevamo che eri speciale. Un mese dopo la tua nascita, Thanos è venuto, alla ricerca della pietra. Eira ti ha mandata via con un razzo. Lei ha perso la vita." L'elk inizia a piangere.

"Non abbiamo mai trovato il suo corpo, ma abbiamo trovato il suo sangue. Mia moglie sognava di diventare madre e l'ha perso a causa di Thanos." Poi tornò a guardarmi.

"Qualunque cosa tu abbia bisogno, noi ti aiuteremo." disse l'Elk. Mi asciugo le lacrime dal viso. Forse non conoscevo mia madre, ma sentendo come ha dato la sua vita per la mia... mi sono alzata

"Uccideremo Thanos per quello che ha fatto a te e a tua madre." Dico. Tony, Loki, Eelk e tutti sorridono quando qualcuno corre dentro.

"Signore! La nave di Thanos è stata avvistata!" Urla. Tutti si alzarono.

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