Capitolo 5

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ATTENZIONE:
Oggi ho pubblicato Storia a Catena, mi piacerebbe che voi partecipaste! È una novità, credo che non ci sia niente di simile su Wattpad.
Grazie mille se partecipate

Restammo ancora un paio d'ore in spiaggia e poi tornammo all'ostello. Dopo essermi fatta una doccia veloce (questa volta non era ghiacciata perché nessuno la stava usando) e dato che a pranzo avevo mangiato solamente delle ciliegie, andai a cercare la cucina dell'ostello. Chiamarla cucina era una parola grossa. Era più che altro un'enorme dispensa con fornelli mai usati, dove Moïse teneva tutto quello che serviva per servire la colazione. Cominciai a curiosare in giro, aprii le ante di tutte le dispense, trovandovi solamente enormi quantità di cerali e bustine di tè di tutti i tipi. Aprii la porta di uno dei tanti frigoriferi e oltre a bottiglie di latte e un panino mezzo mangiucchiato dall'aria poco invitante (sicuramente di Moïse), vi trovai quantità industriali di torte. Bingo. Ne presi una già iniziata, mi armai di quattro forchette e mi incamminai verso il giardino, dove si trovavano gli altri. Passai in mezzo ai corridoi dell' ostello sotto gli sguardi interrogativi di alcuni ragazzi, ma io continuai a mangiucchiare la mia torta, senza farmi troppi problemi. Uscii nell'ampio giardino e raggiunsi gli altri ragazzi che si stavano dondolando pigramente sulle amache.
- Gente, ho portato del cibo - dissi mentre passavo le forchette agli altri.
- Ti sei mangiata già metà torta, bernoccolo? - mi chiese Sam già a bocca piena.
- No idiota, era già iniziata - gli risposi pungendolo con la forchetta sul collo e ricevetti uno sguardo sofferente, ma divertito da parte di Sam come ricompensa del mio gesto. Era da quando ero tornata da loro, dopo essere stata con Will, che Sam mi prendeva in giro per l'enorme bernoccolo che avevo nel bel mezzo della fronte. Dopo essere arrivata all'ostello, dovetti tenere il ghiaccio premuto sulla fronte.
- Nella cucina di Moïse ci sono molte torte, mi sa che andrò a rubarle molto spesso -
- Ottimo -
Andai a sdraiarmi su un'amaca rossa, che era più in alto di circa un metro rispetto a quelle degli altri. Cominciai a dondolarmi, fissando i rami degli alberi che ondeggiavano lentamente, quasi ipnotizzandomi. Ogni tanto mi sporgevo a prendere una forchettata di torta, che Sam teneva sulla sua pancia. Lui ed Emma parlavano molto appassionatamente di quale fosse il dolce migliore in assoluto.
- Devi assaggiare la mousse al cioccolato che fa mia madre, è squisita, non c'è niente di più buono - disse Sam, rivolgendosi alla mia amica
- Perché non hai mai provato i muffin di mia nonna, per non parlare dei miei famosi pancakes! -
- Quante balle, la mousse è sicuramente meglio -
- Se continui così, il tuo palato non avrà mai l'onore di conoscere i miei pancakes! -
- Fottiti, tanto ho di meglio da mangiare - disse Sam mettendosi in bocca un altro pò di torta.
- È tutto il giorno che vanno avanti a discutere su cose idiote - mi disse Ryan.
- Almeno parlano di qualcosa. È il loro modo di fare...amicizia? - tentai, cercando ti trovare una scusa per il loro atteggiamento.
- Sì, credo che sia così. -
Non avevo ancora avuto l'occasione di conoscere Ryan, quell'enorme ragazzo alto, tutto muscoli e lentiggini. Non era palestrato, anzi, era solamente... immenso.
- E sei riuscito a sopportarli? Complimenti! - gli dissi girandomi verso di lui, dando le spalle ai due ragazzi e i loro discorsi.
- Ormai sono abituato a Sam, lo conosco da una vita. Perché non andiamo a fare una partita a calcio balilla? -
- Ti avverto: ho passato la mia infanzia a giocarci con i miei fratelli, sono un'esperta. -
Mentre giocavamo, iniziammo a chiacchierare. Scoprii molte cose di lui e delle sue passioni. Per esempio di come era stato espulso dalla squadra di cricket. Aveva rubato dieci sacchi enormi di palline, portandole alla sua vecchia scuola elementare, che non aveva più fondi per il materiale scolastico. Dopo aver preso i sacchi, gli erano caduti tutti dal furgoncino, finendo in strada, provocando ondate e ondate di palline. Più Ryan parlava, più mi sembrava simpatico e interessante.
Dopo gli anni di pallavolo, ha cominciato a fare nuoto e basket. Quel ragazzo davvero uno sportivo. Scoprii che il suo cognome era Wickworth.
- Davvero ti chiami così? - chiesi stupefatta.
- Sì perché? Conosci qualcuno con il mio cognome? È piuttosto raro. -
- No, non l'ho mai sentito. Lo trovo fantastico! -
- Ti piace o mi prenderai in giro a vita? -
- Entrambi. Da oggi in poi ti chiamerò Wick. -
- Va bene... tanto so che non mi posso opporre. -
- Wicky, Wicky... forza, continuiamo a giocare, -
Eravamo 4-2 per me, come avevo detto, avevo anni di esperienza a calcio balilla.

- Allora... attore preferito? - chiesi io
- Uhm... Robin Williams, il tuo? -
- Harrison Ford, è il migliore. -
- Non lo conosco. - ammise Ryan con uno sguardo perso.
- Cosa?! Hai tanto da imparare, ti dovrò acculturare. -
- Va bene. Colore preferito. - questa volta fu lui a fare la domanda.
- Il verde. -
- Giallo. -
Così iniziammo una specie di gioco, mentre muovevamo quei piccoli calciatori; i miei blu e i suoi rossi.
- Numero di scarpe? - mi chiese lui.
- 39. Wick, sei feticista? - dissi ridendo.
- No, tranquilla. Io porto il 46. -
- 46?! Ma abbiamo proprio dei bei piedini! Gruppo sanguigno? - chiesi io.
- Ti interessa davvero? -
- Certo, mi serve per ragioni di sicurezza. Se ti succede qualcosa di grave e se ci sono io con te, devo riferire ai medici il tuo gruppo sanguigno. -
- Okay, okay, è 0 negativo. -
- Anche il mio! - ci demmo il cinque come se fossimo nella stessa squadra sportiva e scoppiammo a ridere.
Ricominciammo a giocare e con un colpo secco feci goal, 5-2. Prendendo un altra pallina chiesi:
- L'età del primo bacio? -
- Vale la fidanzatina all'asilo? -
- Nah. - Dio, dimmi che ha baciato almeno una volta. Non voglio farmi una figura di merda, cosa mi è venuto in mente...
- Dodici, tu? - rispose, fermando i miei pensieri.
- Sedici. Lo so, di solito a quell'età tutti hanno fatto almeno un'esperienza, io invece no, sai, all'epoca per me non era così importante. - dissi ripensando ai vecchi tempi.
- Invece è una cosa positiva, hai aspettato il momento giusto. - disse lui.
- Esatto. - alzai lo sguardo dai piccoli calciatori e mi distrassi, soffermandomi su quel dolce ragazzo che mi ritrovavo davanti.
- Goal! - disse lui, ridendo come uno scemo - attenta Jen, stai perdendo colpi! 5-3 cara mia biondina. -
- Non ti gasare tanto, sei ancora indietro di due punti. -

Qualcosa mi diceva che avevo trovato una persona diversa dalle altre che mi poteva capire, essermi vicina per tanto tempo. Avevo molti amici, ma di quelli veri ce n'erano pochi. Quel ragazzo di due metri e io avremmo legato sicuramente.

Arrivò Emma saltellando, seguita da Sam, con il suo sorrisino dolce stampato in faccia: - Ehi, cacchine, giocate senza di noi? -
- Cacchine?! - chiesimo io e Ryan contemporaneamente.
- Sì, cacchine. Forza, io e Sam contro voi due. - disse azzerando i punteggi attuali.
Guardai Ryan e ci capimmo al volo. Tra quei due sarebbe nato presto qualcosa. Era così palese!
- Va bene, cacchine vs 0 negativo. - annunciò Ryan.
- Veramente sareste voi le cacchine - osservò Sam.
- Questo non ha importanza - dissi io lanciando la pallina.

- Allora... com'è finito il vostro dibattito? -chiesi ai miei avversari.
- Io mi sono arreso. Questa qui non vuole capire. -
- Potete fare una gara culinaria. - propose Ryan.
- Non ho intenzione di mettere piede nella cucina di Moïse, quel tizio è capace di tenere la cocaina nella zuccheriera. - si lamentò Emma, provocando la risata di tutti.
Due secondi dopo, Sam fece goal.
- Dobbiamo impegnarci Wick, non possiamo perdere. - gli dissi incitandolo.
- Ma se sei tu in porta! - Emma e Sam risero.
- Uhm, questo è vero, però tu prova a fare goal! -

Alla fine vinsimo noi la partita e a cena uscimmo tutti insieme in paese. Andammo a fare una lunga passeggiata e, quando ci venne fame, andammo a prendere delle crêpes. Ne presimo una salata e una dolce ciascuno.
- Non possiamo mangiare sempre fuori, spenderemo una barcata di soldi. - osservò Sam.
- Questo è vero. Chiederò a Moïse se ci presta la cucina. - dissi.
Dopo aver mangiato andammo nel piazza di Savines le Lac a vedere i soliti spettacoli demenziali per i bambini. Restammo in paese tutta la sera e tornammo in ostello verso l'una di notte. Fu una serata piacevole, che venne seguita da altre altrettanto belle.

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Mi raccomando, fate un salto a vedere in cosa consiste Storia a Catena! Non rimarrete delusi

Spazio autrice:

Se questo capitolo vi è sembrato noioso, chiedo venia. Mi serviva per fare dei collegamenti riguardanti Wick (che non si legge Vick), ossia il mio amato Ryan. Il prossimo capitolo sarà un pò particolare, vi stupirò!

Spazio pubblicità:
Vi consiglio Destroy~One Direction~ di gut_gut. Parla di rivolte in un mondo del futuro (stile Mockingjay per chi conosce Hunger Games) ed è diversa dalle altre fanfiction perché...dovete leggerla per scoprirlo. L'autrice è una mia cara amica e scrive stra bene!

Helis♡

Jennifer Lawrence ~Profumo d'Estate~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora