capitolo 1

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CAPITOLO 1

'SOO STUPIIDDD' risuono nella testa di Emma suonando come regina e si svegliò di scatto, era sul suo divano, nel suo appartamento, a Boston, "è possibile che fosse tutto un" si chiese e poi scosse la testa non aveva così tanto fantasia ma mentre si faceva strada in casa sembrava che niente fosse fosse cambiato da quella notte di 3 anni fa quando un ragazzino di dieci anni si fece strada nella sua vita e nel suo cuore, e per la seconda volta si chiese se fosse davvero

"un sogno? No cara è tutto molto reale" si gira per trovare gold nei panni di Rumplestiltskin sul suo tavolino davanti al divano, così Emma decise che per qualsiasi cosa ci fosse da far fronte avrebbe dovuto avere caffeina, molta caffeina nel suo organismo, e mentre i pensieri sfrecciavano nella sua testa uno risuonò più forte

"così sono the dark one? Perché devo dirtelo non mi sento diversa. Inoltre non capisco come sia possibile che siamo a Boston. E tu che ci fai qui? Mentre sei così poi?" chiedo sorseggiando il caffè

"non siamo a Boston, siamo nel pugnale, controlli tu dove siamo. Non sono davvero il Gold che conosci tu ma sono l'oscurità stessa che comunica con te, ho scelto questo aspetto perché è più familiare per te. Non sei ancora il dark one, non hai accettato l'oscurità pienamente, ma ci arriverai, lo fanno tutti"

"e se non volessi? Resterei in questo limbo per sempre?"

"no ad un certo punto dovrai scegliere ma non siamo ancora lì"

"E così che facciamo guardiamo la tv? Beviamo? Perché vorrei tornare da mio figlio"

"non stavi pensando a voler stare con tuo figlio quando hai preso l'oscurità per te" il ringhio che sentì fu tutta la risposta che ricevette Rumplestiltskin "anche se ammetto che è la prima volta in migliaia di anni che qualcuno si fa carico di questa maledizione solo per altruismo e non per egoistici motivi di potere, è oltremodo interessante, non di meno il fatto che è stato fatto per un cattivo come la regina cattiva" e subito dopo grazie alla magia sprigionata da Emma il tavolino volo per il soggiorno e attraverso Rumplestiltskin "mi dispiace cara ma non sono davvero qui, diciamo che sono un allucinazione senziente, anche se devo dire che sono sorpreso che l'oscurità stia facendo già cosi evidentemente il suo corso in te" la stupida risatina di Rumplestiltskin risuono nell'appartamento "o forse è solo il nostro salvatore che è particolarmente protettivo nei confronti della sua fidanzatina" a questo Emma si raddrizzò particolarmente

"non so di cosa diavolo stai parlando ma ti suggerisco di non nominare il nome di regina, non sei degno neanche di baciare la terra dove lei cammina" Emma fece fatica a riconoscere la sua voce così intrisa di rabbia cieca

"al contrario mia cara la conosco meglio di quanto tu possa fare mai" Emma avvertì il pericolo in quella dichiarazione prima di essere sommersa di flash delle peggiori azioni di Regina come regina cattiva, e dopo qualche tempo la testa smise di girare con le immagini "ancora pensando di difendere la tua regina salvatore?" Emma lo guardò con uno sguardo quasi nero dalla rabbia

"sempre Rumplestiltskin, faresti bene a ricordarlo, e non me ne laverei troppo in fretta le mani, quelle azioni, le azioni di regina si sarebbero potute evitare se il vostro fottuto mondo di fate e demoni non fosse stato così crudele con lei" in risposto l'uomo con la pelle scintillante canticchiò solo in risposta prima di ritrovarsi catapultata in una stanza buia illuminata solo da qualche lampada ad olio e se quello non fosse stato un indizio sufficiente il letto, le pareti di mattoni e le tende, le fecero capire che si trovava in un castello della foresta incantata, qualche tempo dopo entrò da una porta un uomo di circa sessanta anni ad occhio e croce con un valletto, passarono davanti a lei ma nessuno dei due si accorse di nulla

be dark, be braveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora