Capitolo 6

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Capitolo 6

Dire che Emma fosse delusa sarebbe stato un eufemismo, il bambino eveva cenato e dormito cn sua madre ieri e non aveva visto la donna né ieri e né stamani; era davvero incazzata non c'era nulla da fare. Così iniziò il piano B. Arrivato l'orario della pausa pranzo di Regina passò dalla tavola calda ordinò per lei e per il sindaco e si avviò nel suo ufficio.

"Buongiorno sceriffo; il sindaco è in riunione, dovrebbe finire a breve. Vuole che le dica che è qui"

"Buongiorno Mrs. Bric, no no non c'è problema aspetterò" e con questo si sedette su un divano nella sala d'aspetto davanti alla porta dell'ufficio di Regina, dopo poco più di 5 minuti, la porta si aprì e Belle uscì dall'ufficio

"Emma ciao! Come stai?" Le sorrise caldamente la bruna

"Ciao Belle, sto bene grazie" lei annuì dolcemente in comprensione e tralasciando l'enorme elefante nella stanza detto oscurità, scambiarono qualche piccola chiacchiera e poi si avviò dentro chiudendo delicatamente la porta dietro di lei.

"Ehi" il saluto timido della bionda fu accolto solo da un cipiglio sul viso del sindaco che Emma reputava troppo sexy per essere diretto a lei mentre la donna era ancora arrabbiata

"Abbiamo una riunione sceriffo? Non credo proprio" stoccò l'ex regina cattiva

"Ouch" il caratteristico sopracciglio del sindaco fu la sua unica risposta "lo meritavo" la donna dietro la scrivania rimaneva impassibile "ho il pranzo" c'era una nota di speranza nella voce di Emma e Regina alzò gli occhi al cielo, la bionda fece un sorriso e mise i loro pranzi sul tavolo della regina.

Quando la bruna si avvicinò al tavolo per pranzare, il salvatore aveva raccolto abbastanza coraggio da scusarsi.

"Regina voglio solo dire una cosa su ieri" la donna era a due piccoli passi da lei e mettendosi ancora più dritta annuì guardandola

"Mi dispiace ieri ho esagerato ma-"

"Le scusa sono senza ma, Miss Swan" la bionda non poté fare a meno di sorridere, davanti alla testardaggine della donna davanti a lei

"Hai ragione ma-"

"Un altro ma? Davvero?" Emma alzò gli occhi al cielo

"Non è un ma, voglio solo essere chiara sulle mie scuse. Fammi parlare per favore, poi puoi urlarmi contro quanto vuoi" Regina fece un piccolo sorriso non offrendo nessuna risposta ma la lasciò parlare

"Mi dispiace di aver esagerato, di essere stata troppo dura mentre lo dicevo ma lo pensavo e lo penso davvero. Forse avrei dovuto tenerlo per me e non dirtelo, ma se è davvero così importante per te, chiamerò Robin e lo farò lavorare alla stazione dello sceriffo anche se non mi piace" Regina non poté fare a meno della sensazione di calore che si precipitava in lei, Emma era proprio la salvatrice avrebbe rinunciato alla sua comodità solo per farla felice, si sarebbe scusata per averle detto quello che le ha chiesto di dire pur di non sconvolgerla, dannazione era l'affascinante in lei, non si poteva aiutare. Ero così ingenua nei suoi confronti pensava la bruna dicendole che dovrebbe solo essere se stessa con tutti e farsi accettare così, ma c'erano tante, troppe persone che la guardavano ancora e vedevano la Regina cattiva ma non Emma, mai Emma.

Anche ora con le mani in tasca e iniziando ad agitarsi perché non le aveva ancora risposto era adorabile, simile ad un cucciolo.

"Grazie" e facendo un respiro profondo la bruna continuò "hai detto quello che hai detto solo perché l'ho chiesto, e puoi avere le tue opinioni Emma non te ne posso fare una colpa" il viso della donna si illuminò al perdono ottenuto e smise di agitarsi "lo faresti davvero, vero?" Chiese Regina ma la bionda assunse un espressione confusa "assumeresti Robin anche se non ti piace solo per me, vero?"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 04 ⏰

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