be dark, be brave

Capitolo 2

CAPITOLO 2

NOTTE 0

Dopo che Hook provò invano ad evocare Emma, accorsero tutti a chiedere aiuto allo stregone ma una seconda battuta d'arresto gli fermo quando Blue le informo della tragedia
"cosa significa che non possiamo parlare con lo stregone fata" regina chiese in totale modalità evil Queen, sentì una mano sulla sua spalla e si girò pronta a scattare ma si morse la lingua quando vide Robin, riprendendo a guardare in modo truce la fata

"Mi dispiace, Snow, ma è in un coma indotto dalla magia, credo ne abbia usata troppa, più di quante ne avesse a disposizione, e il peso di questo ha preso pedaggio sul suo corpo, in risposta Hook imprecò
"Che dire di Rumplestiltskin?" Domandò David ma la risposta non sorprese nessuno
"è altrettanto in coma, speriamo che entrambi con un po' di riposo si riprendano" disse con il solito tono saccarine la suora e uscirono tutti dal negozio di Gold
"credo che per ora non possiamo fare altro, domani verrò qui e prenderò alcuni dei libri di Gold che so per certo parlino della particolare oscurità con cui sta trattando Emma" Snow e David annuirono e si allontanarono lasciando lì solamente Robin, Hook e Regina
"sta trattando con questa oscurità solo per colpa tua" la stoccata di Hook ha fatto breccia in regina più di quanto ammetterebbe volentieri
"attendo guyliner, a meno che non ti piaccia così tanto un uncino da preferirne due, farei silenzio al tuo posto"
"REGINA!" Regina sentì Robin richiamarla ed internamente alzò gli occhi al cielo

"Ti conviene andare pirata, non sono dell'umore giusto" continuò incurante dell'ex ladro, Hook si allontanò e regina iniziò a dirigersi verso la villa, con Robin alle calcagna.

Dopo qualche minuto di cammino arrivarono alla casa del Sindaco dove Henry era già dentro, regina sperava anche a letto ormavi ma dubitava dormisse, giustamente.

"posso restare se preferisci non stare da sola" chiese Robin guardandola con gli occhi di un cane bastonato, ma in quel momento gli unici occhi che regina voleva vedere erano quelli di Emma; così declino delicatamente l'offerta e guardò quegli indurirsi al rifiutò ma non se ne curò più di tanto e dopo aver augurato la buonanotte entrò in casa

GIORNO 1

"Mamma ti prego" regina sentì per la centesima volta quella mattina ed erano appena le 8:00

"Henry non voglio più affrontare questa conversazione. Andrai a scuola. Anche se non ci andassi non ci sarebbe niente che potresti fare per aiutare con le ricerche. Andrai a scuola e alle 17:00, solo perché capisco che sia difficile per te ti lascerò venire al cavea o da Gold per chiedermi degli aggiornamenti dopodiché verrai dritto a casa e farai i compiti. Sono stata chiara?" Il tono di voce avrebbe fatto obbedire anche un uomo adulto, due volte più vecchio dello stregone in coma, Henry non aveva speranze di ulteriori discussioni; il pensiero di regina deviò per un attimo ad Emma quando notò che suo figlio aveva la stessa espressione e gli stessi occhi da cucciolo affamato di Emma, quando voleva qualcosa e si ammorbidì, non abbastanza da cedere comunque
"si signora" rispose sfacciatamente il ragazzo e raccogliendo lo zaino andò a scuola; Regina scosse la testa al pensiero del suo bambino e prendendo il pugnale si teletrasporto al negozio di Gold

Erano le passate da poco le 11:00. Quando il primo visitatore si fece vedere, erano gli Snow, con il piccolo Neal nel passeggino, Regina pensò che fosse anche il motivo del loro arrivo a mattinata così inoltrata, precedendo questo come la scelta di Biancaneve su quale dei figli concentrarsi e scosse la testa mentre chiudevo il quarto libro e apriva il successivo con il debole ronzio della voce della donna che parlava con Belle in sottofondo mentre anche il suo nervosismo aumentava per il disinteressa della donna nel sapere gli aggiornamenti,  ragionava lanciando una veloce occhiata al pugnale che continuava a fare la stessa cosa nelle ultime ore, appariva il nome di Emma per un po', poi scompariva e poi riappariva e mentre pensava di poter supporre il motivo non aveva la certezza, sbuffando per l'inutilità della situazione continuò a leggere.