capitolo 19

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Londra,14 dicembre 2022

Joe's pov

Lo sapevo.

Sapevo che mi stesse nascondendo qualcosa,ma chiaramente non me lo voleva dire.

Lui fa sempre così: se c'è qualcosa che non va,non lo dice a nessuno. Finge che vada tutto bene e ritorna solo quando sa di stare meglio.

Oppure ti dice che te ne parlerà quando si sentirà pronto,ma alla fine non lo fa,mai.

Questa è solo una delle tante cause scatenanti in cui sfociano i nostri litigi,non voglio vederlo stare male,è l'ultima cosa che voglio,anzi che non vorrei proprio.

Ma si sa: se tiri troppo la corda,poi quest'ultima si spezza.

Io insistevo,lui si rabbuiava e si chiudeva in sé stesso,incominciava ad innervosirsi e poi esplodeva. Ed esplodevo anche io,di conseguenza. Soprattutto perché mi sentivo attaccato.

Alla fine come ogni volta,la conclusione era che me ne andavo da casa sua sbattendo violentemente la porta dopo avergli urlato un "vaffanculo" e lui che rimaneva sull'uscio della porta con uno sguardo arrabbiato mentre io mi allontanavo sempre di più da lui.

Più distanti che mai.

E tra i due,quello che ci rimaneva sempre male,e quello che si sentiva più ferito e con il cuore in mille piccoli cocci rotti,ero sempre io.

E la stessa cosa è successa quella sera,dopo il nostro primo bacio.

Flashback,4 giorni prima

10 dicembre

"Ehi Kit,tutto bene?" È la stata la prima domanda che gli ho rivolto quando ritornò sul divano a vedere un film tutti quanti assieme,dopo aver parlato con Maia.

Si,finalmente ci siamo baciati. Per davvero questa volta,senza stare sotto la luce dei riflettori ed essere costretti a farlo solo per lavoro.

Felicità.

Una sensazione che non provavo da diverso tempo,ma che con lui si era riaccesa quando le sue labbra hanno incontrato le mie,dando vita a una luce  dentro di me e facendomi sentire vivo.

E non era solo un sogno,stavolta. Era meglio di così.

Ammetto che l'intento di portarlo in cucina era solo un escamotage per provocarlo un po' e stare da soli,solo noi due e nessun'altro.

Ma anche per chiarire la questione riguardo i nostri sentimenti iniziata in quelle quattro mura grigie e spoglie,conversazione mai conclusa.

Ma la realtà era decisamente molto meglio dei miei folli sogni proibiti.

E poi arrivò Maia,rovinando tutto.

Cercai di restare il meno agitato possibile,e a non far trasparire nessun tipo di emozione.

Ma..cazzo se ero geloso.

Ora che tra di noi era finalmente scattato qualcosa,e più di semplici due migliori amici,lei doveva spezzare quella scintilla,spegnendola e lasciando spazio alla gelosia.

Come nelle canzoni | JoekitDove le storie prendono vita. Scoprilo ora