Come nelle canzoni | Joekit

capitolo 24

Atlanta,24 gennaio 2023

Joe's pov

Mi manca.

Mi manca sentire la sensazione delle sue labbra sulle mie,mi manca avvertire la sensazione delle sue mani sulla mia vita,mi manca sentire il tocco delle sue mani sulla mia pelle nuda,mi manca poterlo abbracciare,mi manca appoggiare la testa sul suo petto,mi manca essere guardato da lui come se fossi l'unica cosa che conta per lui,come se fossi l'unico per lui. Mi manca vedere i suoi occhi brillare e diventare due pozze dorate quando mi vedevano.

Mi manca ogni cosa,dalla prima all'ultima,dalla più dolorosa alla più bella.

Mi manca lui.

Mi manca tutto quello che ci eravamo costruiti,insieme.

Pezzo per pezzo,giorno per giorno.

Mi manca da togliere il respiro.

È come se fosse la mia ninfa vitale,non posso vivere senza di lui.

Forse ero troppo abituato ad avercelo ogni singolo momento della mia giornata,intorno a me.

Ma adesso che abbiamo chiuso,non lo è più. Ma è in ogni cosa che faccio.

Tutto mi riporta a lui,anche I piccoli gesti che faceva per me Jackson,io pensavo a lui. Costantemente. Anche perché Kit faceva le stesse cose che fa Jackson.

Quel ragazzo è ogni secondo e momento della mia vita,anche quando i nostri battiti cesseranno di battere all'unisono e i nostri cuori batteranno per 2. Perché so che sarà così.

Come se fossimo un unico cuore,un unico corpo,e una sola anima.

Un cuore per 2. Io ero la sua metà,e lui la mia.

Adesso non è più così,e siamo ritornati ad essere 2 corpi,2 anime diverse tra loro e 2 cuori frantumati in minuscoli cocci e divisi.

E anche se ritornassimo insieme,non sarà mai come prima. Niente sarà più come prima.

Non puoi aggiustare due cuori che non sono destinati a rincontrarsi.

Mentre riguardo a Jackson,dopo quel bacio non c'è stato più niente.

O quasi.

Mi stava ancora appiccicato ogni minuto come faceva prima. Ma una cosa era cambiata: mi toccava di più fisicamente e lo faceva spesso. Ogni volta che ne aveva la possibilità. Cioè sempre.

Mi stringeva la gamba da sotto al tavolo,la mattina quando leggevamo i copioni di ogni episodio.

Quando mi si avvicinava e fingendosi interessato a quello che stessi facendo mentre approffitava del momento per toccarmi di proposito il collo. Nonostante io gli avessi consigliato più volte di non farlo e lui mi rispondeva di non preoccuparmi rassicurandomi.

Io non mi sentivo per nulla a mio agio,sentivo un brivido di fastidio percorrermi la schiena. Mi sentivo messo a nudo davanti ai suoi occhi.

Ma lui non lo riusciva a capire,e continuava a farlo contro il mio volere. Kit lo prenderebbe a schiaffi se lo saprebbe.

Joe basta pensarci,Kit è un capitolo chiuso.

Man mano che i giorni trascorrevano lenti e monotoni,tra un ciak e l'altro avevo trovato il modo di allontanare Jackson da me. E sembra che abbia vinto io.

In quei giorni,in poco a poco mi stavo rifugiando nel mio stesso dolore,in cui stavo bene se stavo male,Tobie era una tra le poche persone ad essere veramente presente per me,e cercava di chiamarmi il più spesso possibile. Anche se non ci potevamo vedere in quei giorni in cui non avevo bisogno altro che dare un abbraccio al mio migliore amico.