𝐗𝐕𝐈𝐈𝐈. 𝐬𝐞𝐭𝐞

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<sei mio e solo mio.>
<sei mia e solo mia.> sussurra kacchan.
<per sempre...> diciamo insieme, mentre ci addormentiamo avvolti quell'abbraccio stretto e scomposto.

apro gli occhi, mentre percepisco le braccia di kacchan serrate attorno alla mia vita. guardo l'orologio: sono ancora le 4.40 del mattino. kacchan dorme: mi giro così da poter vedere il suo volto. è così tranquillo e rilassato che vorrei poterlo riempire di caldi baci. ho un'irrefrenabile voglia di restare per sempre così, senza nessun compagno che fa casino, o senza nessuno che ride. per immortalare un momento del genere potrei fare di tutto. afferro il cellulare e gli scatto una foto, impostandola per sfondo. così lo avrò sempre per me. mi arriva un sms da federica:
"ma dove cazzo sei?"
"secondo te?"
"ah. scusami, ti lascio fare XD "
"ma vaffanculo :/ "
<hmm...> mugugna kacchan, aprendo appena gli occhi. <spegni il telefono e vieni qui.> io lo ascolto, accoccolandomi al suo petto. apro spotify e faccio partire una canzone a basso volume. appena kacchan la sente, mi chiede, ironico: <fan di mitski, eh?> annuisco leggermente, mentre arriva la parte che preferisco.
<moon, tell me if i could send up my heart to you? so when i die which i must do, could it shine down here with you?> kacchan ha la voce roca e bassa, ma nonostante ciò mi sembra che stia continuando con me.
<cause my love is mine all mine, i love mine mine mine... nothing in the world belongs to me, but my love mine all mine all mine...>
<preferisco i wanna be yours sinceramente...> afferma kacchan appena la dolce melodia finisce. <anche io...> mugugno, sentendo che il sonno non arriva.
<sai, io non so se sarei ancora qui se non ti avessi sognato.> le parole mi escono dalla bocca a fiumi, senza volerlo. <io...tu come hai fatto a scoprire della mia esistenza? e continuerò a chiedertelo fino a quando non avrò una vera risposta. tu-> prima che io possa continuare, kacchan mi afferra il viso con entrambe le mani portandolo al suo, mentre mi stampa baci dappertutto.
appena si allontana da me, mi sento dolcemente stordita. <tch, ora ti spiego...>
<inizialmente ho scoperto come sognarti quasi per caso. stavo leggendo un libro preso a casaccio dalla libreria, alla cui fine vi erano delle pagine che parlavano di queste connessioni "extra-universarie". da allora, senza nemmeno farlo apposta, la notte ti sognavo senza poter interagire, come se stessi vedendo il film della tua vita. e allora in me... è scattato qualcosa, che mi ha indotto a volerti vedere. fu allora che decisi che volevo incontrarti... in sogno.>
<quindi è nato tutto per caso?>
<secondo me no. doveva accadere. se no non saremmo qui ora, non pensi?> afferma con voce magnetica. annuisco, strofinando il viso contro la sua spalla.
<sei strano quando non fai l'antipatico...> mugugno socchiudendo gli occhi.
<tch.> ridacchio leggermente. <eccolo...>
sento qualcuno che bussa alla porta.
<bakubro! non mi viene sonno!>
oh, cristo...
<che cazzo vuoi alle 4.00 del mattino capelli di merda?!> impreca lui. <fammi entrareee!> continua kirishima, tirando leggeri pugni alla porta. kacchan tira via le coperte, aprendo la porta a kiri.
<ooh, ciao giulia! che ci fai qui?> dice con aria fintamente innocente. kacchan mi guarda facendomi cenno di non rispondergli. <che c'é, ejirou?> dice con voce apparentemente calma. <ascolta... ho bisogno del tuo aiuto.> continua kiri con la sua voce perennemente dolce. kacchan lo guarda aggrottando le sopracciglia. passano dei minuti ma kirishima non parla continuando a guardare kacchan: sembra bloccato.
<quindi?!> alza la voce kacchan, mentre delle scintille incandescenti iniziano a volare per la stanza.
<stavo aspettando il momento giusto!> kirishima alza le mani in segno di resa, mentre lui e kacchan iniziano a scherzare sul nome di kaminari.
<che cazzo di nome è denki?> ride kacchan. <dai... è il mio migliore amico, devo darmi una calmata.>

passano svariati minuti, e kacchan si comporta in modo estroverso, anche se sono letteralmente seduta in un angolino del letto mentre aspetto che lui si accorga che ci sono ancora.
<alla fine, quale era la cosa importante?> sorride kacchan.
<era solo una scusa per venire qui...> kirishima sa che ha sbagliato, e proprio per questo saluta kacchan ed esce dalla stanza prima che lui possa farlo esplodere.
<quel coglione... io prima o poi lo uccido!> continua ad imprecare lui.
<oi...> kacchan si avvicina pericolosamente al mio viso, mostrandomi un sorriso e delle sopracciglia biondo cenere rilassate. mi scosta una ciocca scura dal volto, nascondendomela dietro l'orecchio sinistro. <scusami se non ti ho calcolata per niente...> preme le sue labbra contro le mie, facendomi venire un'immensa sete.
lo sapevo che prima o poi questa voglia sarebbe aumentata, fino ad evolversi in qualcosa di incontrollabilmente desiderabile.
conoscendo me stessa, so benissimo che prima o poi questa voglia verrà soddisfatta.
ho perso la testa. non so dove. ho perso anche il cuore. anzi, non l'ho perso. l'ho donato alla persona che amo, che lo conserva e lo custodisce come in uno scrigno.
sono tanto felice di averti donato il mio cuore, katsuki.
le parole di kacchan mi risvegliano dai miei pensieri.
<hai sonno?> annuisco, senza rispondere, incantata dai suoi ipnotici occhi cremisi. kacchan si rimette a letto, invitandomi a sdraiarmi accanto a lui.
<perché doveva accadere a me, di innamorarmi così?> sussurra kacchan, avvolgendomi le spalle con le braccia.

~ kacchan pov ~
sete.
che cazzo di sete.
la prossima volta che mi prendo una cotta così mi butto sotto un treno.
anche se non ci sarà una prossima volta.
sto bene così.
non rompetemi i coglioni.

~ giulia pov ~
sono passate ben due settimane dal 2 aprile, due settimane piene d'ansia, di tensione... e piene di baci.
stanotte kacchan è venuto di nuovo a dormire da me, e kirishima come al solito ci segue come un cagnolino, vuole sapere ogni cosa.
la notte passa in un men che non si dica, e subito il cielo si tinge di azzurro. oggi è martedì, e ci toccano gli allenamenti con il professor aizawa.
kacchan sta ancora dormendo, mentre io mi sono svegliata poco fa e devo sorbirmi i lamenti di eijirou per evitare di fargli esplodere la faccia.
ci avviamo verso la UA, mentre kirishima tartassa kacchan di domande sul perché lui fosse in camera mia ieri notte.
<perché ne avevo voglia.> risponde secco kacchan, continuando ad ignorare le sue continue congratulazioni. io mi godo la scena, sbuffando soddisfatta.
prima o poi giuro che smetterò di tagliarmi, perché quello che mi è stato donato è un bene che non potrò mai restituire. qualunque cosa mi abbia portato qui, la ringrazio.
dopo anni passati in preda alla depressione, sono finalmente felice.

~ about me ~
ringrazio le persone che hanno votato la mia storia e quelle che la stanno leggendo... abbiamo sorpassato il centinaio di letture, mi viene da piangere. ♡

𝐖anna 𝐁e 𝐘ours | 𝘬. 𝘣𝘢𝘬𝘶𝘨𝘰Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora