Vulnerabilità

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Manuel aveva escogitato un piano astuto, avrebbe fatto ingelosire Simone con Nina, avrebbe usato la sua skill più accalappia gente, la chitarra.

Nina era già caduta nel suo piano, bastava una menzione di passare del tempo insieme ed era già ai suoi piedi.

L'aveva portata nella sua stanza per serenarla, casualmente lui sapeva che simone stava tornando dal suo falò, falò straordinario quasi troppo presto dopo la festa.

Stava dedicando una canzone a caso a Nina prima di notare la figura di Simone illuminata dalla luna e delle lacrime rigargli le guance.

Lasciò Nina e la sua macchina fotografica e corse dietro il ragazzo.

"Simò- oh Simò" lo stava rincorrendo e il ragazzo non pensava ad altro che a ciò che aveva appena visto, la scenata di Mimmo e il bacio dato a Diego, il nuovo tentatore.

Lo aveva rifatto, aveva di nuovo baciato qualcuno dopo essersi arrabbiato con Simone, lo faceva sempre ma Simone era troppo bravo e troppo innamorato per non perdonarlo.

Manuel afferrò il braccio di Simone:

"OH SIMO eddaje, che te successo mo" Manuel esclamò fra gli affanni.

"Che m'è successo? M'ha fatto le corna, perchè t'ho toccato la mano, perchè secondo lui ogni uomo che sta di fianco a me è per fargli le corna, e l'ho perdonato, l'ho sempre perdonato ma ora basta. basta. sono stanco...."

La valvola di sfogo era ormai andata, i sentimenti di Simone erano un fiume in piena e Manuel era l'unico a esserne testimone.

Così Manuel lo abbracciò e si per quanto Simone si ribellò all'inizio poi si lasciò andare.

Un pianto liberatorio.

"Sfogati simò, io sto qui"

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