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-cammei vaticani-

''scelgo lei '' quelle due semplici parole mi fecero accapponare la pelle mentre un brivido freddo mi saliva lungo la spina dorsale. Forse perché ero stato preso alla sprovvista -cosa che non capita mai- o forse perché semplicemente mi aspettavo che John, il mio aiutante, il mio blogger, il mio coinquilino, il mio migliore e unico amico scegliesse me. Ma non lo aveva fatto, aveva scelto lei. Nel comprendere quelle parole, quelle due semplici parole, dentro di me qualcosa che non pensavo di avere prima dell'incontro con John si spezzo, ed è facile immaginare di cosa io stia parlando. Avrei voluto urlare, avrei voluto urlargli che era uno stronzo e che non mi meritavo questa fine, non da lui. Sapevo benissimo di tutto il male che aveva provato a causa mia e che tantissime altre persone avevano provato, ma lui sapeva perché lo avevo fatto, lui sapeva eppure aveva scelto lei. So che molte persone mi odiano per validi motivi, e che molto probabilmente invece me lo merito, di morire. E che di solito sono io lo stronzo; lo sono con tutti ma non con John. Non con lui. Se fosse stata un'altra persona al posto suo a non scegliere me, me ne sarei fatto una ragione. Ma lui non poteva farlo.. Non poteva davvero preferirla a me. L'uomo alle mie spalle lasciò andare Mary con uno spintone, come immaginavo lei era salva, e a me spettava la morte. La bionda corse da John e lo strinse mentre gli occhi di lui incontrarono i miei. In ginocchio con una pistola puntata alla tempia lo guardavo, con la consapevolezza che per me sarebbe finita. ''hai fatto la tua scelta caro John.. ti concedo un addio al tuo caro amichetto'' John fece un piccolo passo avanti ma si fermò non appena l'uomo gli disse di farlo, vedevo i suoi occhi bagnati di lacrime che poi ricadevano nelle guance, stesse lacrime che bagnavano anche le mie; non so perché stessi piangendo, era una reazione che non riuscivo a fermare. ''Sherlock.. io..mi dispiace tanto'' e lo sentivo, sentivo che quel che diceva era veritiero, leggevo nei suoi occhi un dolore, un dolore che sapevo per certo era collegato a quello che stava per succedermi, ancora una volta tutto quel dolore causato da me, e questo mi stava uccidendo più di quanto una pallottola in testa avrebbe mai potuto fare; ma un lato del mio cuore non voleva accettare quelle scuse, non voleva accettare che lui avesse scelto lei invece che me. ''ultime parole?'' disse quella voce rauca mentre spingeva la canna della pistola nella mia tempia, non so se era per me o per John o per chiunque altro ma in me scattò un senso di sopravvivenza che mai avevo provato così forte, guardai dritto negli occhi del mio amico e dissi con la voce che stranamente mi tremava, non mi era mai successo.. ''cammei vaticani'' non appena feci uscire quelle parole dalla bocca mi alzai girando di qualche grado mentre prendevo la pistola dalla mano dell'uomo, John al mio fianco faceva lo stesso con l'altra, diedi un colpo forte alla nuca dell'uomo facendogli perdere i sensi e cadere distrattamente a terra ma prima che riuscissi a farlo ci fu un rumore sordo, uno sparo.

''I promise i'll be there with you..''Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora