3-Altro giro, altra corsa?

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⭐?


Neil

Le corse di venerdì non mi hanno mai allettato particolarmente, ma stasera credo che farò un'eccezione.

Potrebbe essere la mia serata, finalmente.

Oppure, sono così stupido da credere davvero di poter rivedere quella ragazza. Anche dopo il nostro ultimo incontro/scontro nel corridoio, sembra essersi volatilizzata nel nulla.

Berkeley è grande, me ne rendo conto, ma non così tanto da risucchiare le persone nei suoi sotterranei. Sempre che esistano, dei sotterranei.

Oh, non mi importa nulla delle stanze segrete dell'università, so solo che in questo momento ho bisogno di un fottuto consiglio.

Sì, proprio io ho bisogno di un consiglio.

Non posso semplicemente guardarmi allo specchio, come tutte le persone normali, e dirmi 'ehi, amico, stai proprio bene'.

No, cavolo. Il mio giudizio verso me stesso non conta, dato che è sempre negativo.

Motivo per cui mi ritrovo davanti ai miei fratelli e Ares, che chissà per quale strano motivo sono sempre nella mia stanza. Almeno hanno lasciato fuori Halley, per una buona volta, altrimenti mi sarei dovuto sorbire anche le sue domande.

"Quanto faccio pena da uno a dieci?" domando come se fosse una cosa da niente, quasi come se volessi che mi rispondessero dieci appositamente.

Fingo che non mi interessi sembrare un idiota agli occhi di quella ragazza che, probabilmente, non mi dirà mai il suo nome.

Eppure, lei sembra sapere benissimo chi sono.

Tre teste scattano nella mia direzione, analizzando attentamente i vestiti che mi sono messo addosso.

Niente di eccitante: una felpa bordeaux con cappuccio, un paio di jeans neri e un giubbotto di pelle.

Insomma, il mio intento è non sembrare un coglione, ma nemmeno uno che non sa vestirsi.

Va bene, sono ufficialmente impazzito.

"Undici." rispondono poi tutti e tre nello stesso momento.

Inaspettatamente, dentro di me monta un forte senso di inadeguatezza. Quella ragazza mi sta togliendo la ragione.

Sento come se mi avesse dimostrato di non volere le mie mani su di sé, dato che sabato scorso non mi ha nemmeno permesso di sfiorarla.

Le ragazze mi desiderano, è sempre stato così. Perché l'unica che sembra in grado di attirarmi, non sopporta le mie attenzioni?

Stasera, forse, troverò risposta a tutti i miei dubbi.

"Vaffanculo." borbotto a denti stretti, sfilandomi il giubbotto di pelle con un gesto nervoso.

Passo una mano tra i capelli umidicci, poi, con un unico e veloce gesto, mi tolgo anche la felpa.

Mi ritrovo davanti all'armadio, con la schiena tatuata e rigida rivolta ai miei fratelli e al mio amico, provando ad ignorare il fatto che sento i loro sguardi addosso.

"Volete farmi una foto?" domando con un sorrisetto incastrato tra le labbra, senza nemmeno bisogno di voltarmi.

"Perché sei così agitato? Devi vedere una ragazza?" mi provoca Ares, l'unico a poterselo permettere, e non appena mi volto mi fa l'occhiolino.

Love the way you run awayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora