Mai più senza di te

Capitolo 5

«Oh io non voglio niente da te» mi fa un sorriso malizioso, e per poco io svengo «allora perché è tutta l'ora che cerchi di attirare la mia attenzione?» chiesi io, un po' infastidita «perché voglio sapere che cosa ti ricordi di ieri sera» per un momento mi ero spaventata. Che cosa era successo? Io non ricordavo niente. Un'espressione impaurita passa sul mio volto. Non potevo permettermi di commettere altri errori. «Che cosa ti interessa?» Domandai diffidente. «Vuoi che ti rinfreschi la memoria?» Inarca le sopracciglia. «Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda.» Lui sembrò trattenere una risata. «Comunque ieri sera hai incontrato me. E direi che abbiamo fatto un po' di cose...» non gli diedi neanche il tempo di finire la frase. «CHE CAZZO ABBIAMO FATTO IERI SERA?! PARLA BRUTTO STRONZO PUTTANIERE CHE IERI HA PREFERITO ANDARE A SCOPARE CON LA TROIA DI TURNO, INVECE CHE PARLARE CON ME!!» Urlo in preda all'ira. Praticamente tutta la classe si girò a guardarci. Pure il professore. «Signorini la in fondo, i vostri problemi personali ve li risolvete fuori da scuola, non mentre sto cercando di spiegare» ci dice in tono autoritario. «scusi prof.» rispondiamo all'unisono. si avvicinò pericolosamente al mio viso, stuzzicandomi il collo con il naso «sei gelosa, piccola?» Mi chiese con un ghigno divertito e un sorriso malizioso stampato in faccia. «No, mai.» Rispondo io, in tono apparentemente duro. Lui sembra accorgersene, infatti rimane un po' perplesso. «Questo lo vedremo» dice sfiorandomi la guancia con le sue labbra, provocandomi un brivido. In quel momento suona la campanella che avvisa della fine delle lezioni, ed io, il prima possibile, esco dalla classe di corsa, vedendo per ultima cosa il suo sguardo intenso fissarmi ardentemente, carico di desiderio.

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Corro a casa, e senza neanche salutare mia madre corro in camera mia. Sinceramente, mia madre non la vado neanche a cercare, dato che ho scoperto che ha una vita sessuale molto più attiva della mia. Con questo voglio insinuare che sono ancora vergine, e la nostra casa è diventata un bordello. una volta l'ho beccata a cavalcioni su un uomo sul tappeto del soggiorno mentre lui le toccava violentemente le tette e lei si stava facendo penetrare mentre urlava e intimava l'uomo di andare più veloce. Spero possiate capirmi se non vedo più quel tappeto con gli stessi occhi, e spero possiate capirmi anche quando vi dico che non la vado più a cercare. Chiudo la porta della mia stanza violentemente, e subito prendo le mie cuffiette e le attacco al telefono, facendo partire la musica a tutto volume. Devo fare in modo che la musica superi il volume dei pensieri. La mia mente vorticava in tutte le direzioni, ma una sola domanda mi occupava tutta la mente.
Che cosa avevo fatto ieri sera?
A quella domanda non c'era risposta. Poi è partita la mia canzone preferita, crazy in love di Beyoncé, e nella mia mente sono compassione delle immagini sfuocate, io appoggiata al muro, con Brando che mi schiacciava con il suo corpo, poi successivamente il nostro bacio, con crazy in love come sottofondo. Che cosa avevo combinato? Lacrime calde scendevano imperterrite sulle mie guance già arrossate per il freddo. avevo giurato a me stessa che dopo Tobia non mi sarei più innamorata di nessuno. Ma al cuore non si comanda. Io mi stavo perdutamente innamorando di lui.

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Brando mi sta lanciando occhiatine fugaci. Oggi devo andargli a parlare assolutamente, devo dirgli che tutta la faccenda di domenica è stata un errore. Stiamo facendo matematica, e lui è dall'altra parte della classe. Mi sta divorando con gli occhi e io mi sento in soggezione. La campanella finalmente suona, e io mi avvicino al suo banco. Lui sembra sorpreso, ma maschera la sua emozione con un grande sorriso, che io non riesco a non ricambiare. Mi tiro mentalmente uno schiaffo. Non può andare avanti così. Dopo un minuto di imbarazzo, decido di rompere il il silenzio «so che cosa abbiamo fatto la scorsa notte, ma non succederà mai più. io non cerco una relazione, e da come ti comporti con le altre ragazze intuisco che anche tu non voglia. Voglio avere con te un rapporto esclusivamente di amicizia.» lui all'inizio sembra sorpreso, poi le sue meravigliose labbra si aprono in un grande sorriso «non c'è problema, ma gli amici non si ignorano, tesoro» a quel nomignolo manca poco che io mi sciolga. «va bene, saremo i migliori amici del pianeta» dico alzando gli occhi al cielo, lui mi sorride «allora cominciamo da oggi. tra due giorni c'è la prima prova d'ingresso di matematica, e io non sono molto bravo in confronto a te, quindi ti propongo se magari...vorresti studiare con me questo pomeriggio. E non accetto un no come risposta.» mi fa l'occhiolino «va bene, casa mia o tua?» domando un po' in ansia. Non amo ospitare persone in casa mia. «Facciamo casa mia, appena finita la scuola ci andiamo con la mia moto.» Cosa?? Con la sua moto?! Cazzo mi sto sciogliendo...quanto può durare la sua gentilezza? Sono sicura che mentre lui mi sta parlando io ho gli occhi a forma di cuoricini. «va bene, nessun problema. che corso hai adesso?» domando «fisica, perché?» chiede perplesso «perché cel'ho anche io, così possiamo andare insieme» rispondo con un' alzata di spalle. Si alza dal suo banco, mi mette una mano intorno alle mie spalle, e ci incamminiamo verso l'aula. Appena usciamo dalla nostra classe e ci immettiamo in corridoio, ci arrivano occhiate prima stupite, poi colme di gelosia mista ad invidia. Tiè brutte troie, lui è mio. Ma che cavolo sto dicendo?! Avere di fianco questo bel fusto mi brucia i neuroni... chissà tenere le mani avvinghiate alla sua vita mentre andiamo in moto...

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Ecco a voi un altro capitolo! Spero che vi piaccia e che vi soddisfi. Sono molto convinta di questa storia e penso che avrà successo. aiutatemi a pubblicizzarla, io ci tengo molto.
Comunque vi consiglio vivamente di andare a leggere "dance with me" di Sophia_Blakee che è una storia veramente stupenda.
Continuerò la storia a 20 voti e 220 visualizzazioni. Informatemi di eventuali errori e commentate in tanti!!
Un bacio,
B❤️