Capitolo 4

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REBECCA'S POV
Non sto letteralmente capendo più un cazzo. Davanti a me, che mi stava baciando, c'è Brando, il mio nuovo compagno di scuola, conosciuto solo oggi. niente da dire che mi sento un po' confusa. Nonostante la sbornia, e tutto l'alcol che mi scorreva nelle vene, riuscii a respingerlo. Eravamo tutti e due affannati, con la faccia tutta rossa, i capelli scompigliati per il contatto appena avuto. Biascicai un «devo andare» e barcollando tornai al caos della festa per riprendermi la mia migliore amica e tornarmene a casa.

BRANDO'S POV
Questo rifiuto non me lo aspettavo. Senza perdere altro tempo, la raggiunsi e la presi per un braccio, trascinandola fino alla mia macchina. La porto a casa sua, ma appena arrivati vedo che si è addormentata. "Che dolce, ti sei proprio innamorato..." Dice la mia vocina, che ovviamente compare sempre nei momenti peggiori. La prendo in braccio, portandola nella sua stanza al piano di sopra. A malincuore, la Poggio sul letto ed esco dalla stanza. Questa ragazza mi farà impazzire. No, non posso innamorarmi e poi cascarci di nuovo. Io non mi innamorerò mai. Amore è distruzione. Il sesso fa solo bene. Nessuno riuscirà a cambiarmi.
Esco silenziosamente da casa sua, tornando alla macchina. Passo davanti a due ragazze con un vestitino molto succinto, non so se si può veramente considerarlo un vestito. Mi avvicino e le saluto, le porto in un vicoletto buio, senza uscita. una la sbatto al muro, baciandola violentemente. L'altra sta ardendo dall'eccitazione, si capisce a un chilometro. Mentre bacio una, tocco parti bollenti all'altra, facendola godere. Le alzo il vestitino, facendola mettere con le gambe legate intorno alla mia vita, mentre lei mi slaccia i pantaloni. con una spinta fortissima, entro in lei, facendola sussultare dal dolore, ma che non vince sul piacere, quindi mi chiede disperatamente di spingere più forte. Le allargo di più le gambe, spingendo più in profondità. Le vengo dentro, e passo alla seconda preda di questa sera. Lei preferisce partire con il sesso orale, quindi me lo prende in bocca aumentando la velocità secondo mia richiesta. Non sopportando l'attesa, la faccio accucciare, penetrandola da dietro. In questo momento riesco solo a pensare a Rebecca, alle sue labbra carnose, guance rosee, corporatura perfetta... non a questa cagna in calore sotto di me. Appena lei viene, mi tolgo. Con la seconda non sono neanche riuscito a venire... questa ragazza mi distrugge.

REBECCA'S POV
Vengo svegliata da quell'odiosa sveglia sul mio IPhone, e per poco non lo faccio cadere giù dal comodino. ho un mal di testa tremendo, il solito post-sbornia che ti distrugge. Era lunedì mattina, e mi aspettavano cinque ore di studio intenso. Mi alzo di malavoglia dal mio adorato letto, e mi dirigo verso il bagno. mi trucco leggermente gli occhi con una matita nera e metto un po' di lucidalabbra rosso. Non essere popolari e troie non significa essere secchione e mal curate. Sono sempre molto attenta al mio look, anche se preferisco di solito non truccarmi, ma in qualche modo le occhiaie devo coprirle. Comunque sono fiera di essere curata. Saluto mamma con un bacio sulla guancia ed esco di casa, avviandomi alla fermata dell'autobus. Adesso che ci penso, non ricordo molto della serata precedente, solo un'eccessiva quantità di alcol, e poi niente. Buio totale. Spero solo di non aver fatto una minchiata. Metto nelle orecchie le cuffiette per ascoltare la musica, e faccio partire la mia playlist con le mie canzoni preferite. La musica ha un ruolo molto importante nella mia vita. Se non ci fosse lei, con delle canzoni stupende adatte ad ogni occasione, non so come riuscirei a cavarmela. Arrivo a scuola con cinque minuti di anticipo. Mi sa che sto cambiando, ed in meglio. Trovo la mia migliore amica che mi aspetta davanti al cancello principale, stranamente da sola. Sfodero il mio sorriso più finto, cercando di non far vedere l'emicrania. La vado vicino, l'abbraccio, e la saluto. «Come va?» Mi chiede lei, con un espressione perplessa. «Alla grande» mento, «e tu?» Non gliel'avessi mai chiesto. Scoppia in un pianto liberatorio, quelli che sa di poter fare solo con me. «Raccontami tutto, se ti va» le sussurro dolcemente all'orecchio, facendo su e giù con le mani sulla sua schiena, scossa dai singhiozzi. «M...Marco...mi ha tradito. E...e quindi io l'ho mollato. lui ha cercato di spiegarmi, dicendo che era sbronzo e non si ricorda neanche il suo nome, e che ama me, ma...io non cel'ho fatta comunque. sono a pezzi. io lo amo ancora, e anche tanto.» dice tristemente «Ascoltami tesoro, io ti consiglio di perdonarlo. Si è comportato da stronzo, e anche tanto, ma io non voglio vederti soffrire. E scommetto che sta soffrendo anche lui.» lei si scioglie dall'abbraccio per guardarmi negli occhi. I suoi sono tutti rossi per il pianto. «Tu pensi che sarà così?» dice con una leggera sfumatura di dubbio nella voce. «Ne sono sicura. Su, adesso vai da lui, e perdonalo» Mi da un ultimo bacio sulla guancia, e poi corre dentro la scuola, guadagnandosi le imprecazioni di qualche studente. Mi avvio anche io verso la mia classe, ma prima controllo l'ora. 8.15. Cavolo!!!
Ma io non ero arrivata puntuale?! Okay, ritiro subito quello che ho detto prima. a quanto pare, si può arrivare in ritardo pur essendo in anticipo. Busso alla porta, timidamente. Entro, e il professore di latino mi richiama «signorina Ross, iniziamo bene con il secondo giorno di scuola, si guadagna un bel viaggetto dal preside, la prossima volta che arriva in ritardo. si vada a sedere.» A testa bassa, cercando di camuffare il rossore sulle mie guance, mi dirigo al mio posto, quasi dimenticandomi che al mio fianco c'è Brando. Mi saluta con un sorriso da sciogliersi sul posto, ma mi giro dall'altro lato, facendo finta di non vedere. Per tutta la lezione cerco di seguire ma senza successo, perché lui continuava a lanciarmi occhiatine e stuzzicarmi punzecchiandomi il fianco con il gomito. Dopo mezz'ora, mi giro, e gli chiedo con fare seccato «cosa vuoi?» Un lampo di stupore passa nel suo sguardo, ma poi torna con la solita espressione, ovvero quel sorrisino divertito che io odio tanto.
"No che non lo odi." Mi suggerisce il mio subconscio. Lo zittisco subito. Non posso innamorarmi, non di nuovo.

Eccomi di nuovo qui!! Con un altro capitolo, come promesso. Fatemi sapere se ci sono errori o imperfezioni. Come sempre tanti commenti e voti!
Vi voglio bene,
Babi❤️

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