Capitolo 4

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Il lume della ragione oramai era andato a farsi totalmente fottere... in ogni senso.

Forse ebbe un attimo di lucidità, mentre affondava con violenza le dita dentro quelle carni, continuando a leccare e succhiare il membro dell'Omega di fronte al suo viso...

Quell'attimo di lucidità che però non lo fece pentire di quella scelta... no, nemmeno per un attimo. Le stoccate secche del suo bacino non diminuivano, mentre le dita si spingevano sempre più in profondità, con decisione tale da farsi sentire ogni cosa contrarsi dentro al corpo del biondo...

Ma era in paradiso.

Perché, mentre lo preparava con decisione e quasi rabbia, rabbia dovuta al fatto che comunque non poteva prenderlo e sfondarlo come avrebbe voluto, ma doveva almeno abituarlo per non fargli male, il suo cazzo si stava scopando comunque la bocca di Katsuki.

E vedeva le stelle...

Messo con la testa al di fuori del letto, bocca spalancata ed ingresso perfettamente diretto alla sua gola.... Ma quali stelle, vedeva tutti i pianeti ed ogni Divinità di qualsiasi tipo di religione.

E cosa gli stava piacendo più di ogni altra cosa? Sentire i gemiti del suo Omega soffocati dal suo pene, e percepire l'umidità della sua saliva, la gola che lo stringeva, le unghie dell'altro che affondavano dolorosamente nella sua carne quando osava troppo in profondità lasciandolo senza fiato... ma poi ricominciava, creando un vortice di delirio dentro alle sue ossa e nel suo cervello.

Un paradiso peccaminoso... forse l'inferno? La lussuria pura...

Girò il polso con precisione, arricciando le tre dita dentro di lui con forza, per poi spingerle in quel punto tanto unico e delicato che ormai conosceva a memoria.

Lo sentì contrarsi, mentre spinse il bacino in alto e le gambe si irrigidivano a quel misero sfioramento, e poi continuò, andando direttamente a colpire quella zona, ascoltando quel farfugliare occupato dalla sua erezione e i fianchi dell'altro che tentavano di liberarsi da quel blocco...

Ma quanta saliva, quanti liquidi che continuavano a scendere... ed Izuku godeva, con la vista annebbiata ed il bacino che continuava ad affondare in maniera sconnessa.

Era tutto così sporco, totalmente umido di ogni cosa... e lo bloccò al materasso da ogni lato...
Inglobando nuovamente l'erezione che esplose nell'orgasmo, affondando fino al palmo con le dita tra quelle natiche che si strinsero risucchiandolo quasi, e percependo le ginocchia tremare nell'ultimo affondo dato in quella bocca, sentendo un colpo di tosse che lo percosse da lenti brividi freddi... e poi il primo orgasmo arrivò anche per lui... sfilandosi da quella bocca, sentendo come prima cosa un'imprecazione che lo fece sorridere nell'affanno.

"Tu... bastardo figlio di puttana... mi vuoi ammazzare?! - Un colpo allo stomaco lo fece sollevare di botto, facendolo ridere appena vide il viso devastato di Katsuki che si raddrizzò, mentre le dita si massaggiavano la mandibola - La prossima volta te lo stacco a morsi, è una cazzo di promessa...". Ringhiava al limite della ferocia, mentre, comunque confuso da quell'orgasmo estremo appena esploso, se ne stava seduto sul letto... totalmente lercio sul viso.

Rivoli di sperma bianchi scappati dalla sua bocca macchiavano il suo viso arrossato, probabilmente anche per la mancanza di ossigeno, e saliva imbrattava quasi totalmente ogni cosa, arrivando addirittura al collo...

Ma era un'immagine talmente porca, che Izuku ne venne attratto, anche perché la lucidità non era ancora tornata, e il suo membro era già di nuovo eretto e pulsante, congestionato sulla punta e con qualche residuo orgasmico.

Si avvicinò all'Omega che tentò di scacciarlo con le braccia prive di forza, mordendo l'aria a vuoto e facendo risuonare lo schiocco dei denti, che attirò ancora di più il verdino, portandolo ad avvolgere le braccia attorno alle sue spalle ricurve, ed il naso andò a strofinarsi sulla ghiandola recisa tempo addietro, che poi venne leccata lentamente facendo salire la pelle d'oca su tutto il corpo di Katsuki.

"Non ti farai perdonare così...". Ringhiò visibilmente divertito, sapendo molto bene che la sua mente era totalmente priva di ogni tipo di ragione. Quello era l'Alpha che si muoveva, non Izuku, era la bestia selvaggia che risiedeva dentro il suo sangue, solamente per piccoli attimi concedeva il controllo, ma poi tornava con la sua dominanza e la sua forza...

E se ne accorse anche perché lo percepì sulla sua schiena, duro e rigido, umido di ogni tipo di liquido... e sentiva come il bacino del verdino avesse iniziato a muoversi, masturbandosi direttamente sulla sua schiena, rimanendo avvinghiato a lui come un odioso Koala.

"Deku, ma che cazzo...! Porco bastardo! - Sbraitò, provando a liberarsi da quella presa che l'altro stava facendo su di lui, mentre sentiva il suo cazzo decisamente pronto e grosso strusciarsi su di lui come se fosse la cosa più normale - Non ti può scopare ogni cosa di me!".

Tentò di morderlo, affondando i canini nel braccio del verdino, sentendo il sangue bagnare le sue labbra, ma non servì a molto... perché la sua mandibola si aprì in un grido muto e gli occhi si ribaltarono, quando le zanne dell'altro recisero nuovamente la ghiandola, sprigionando l'esplosione di aromi che sembrarono rincontrarsi, rafforzando il legame e dando vita a quell'odore così fuori controllo...

Uggiolò, facendosi schiacciare da Izuku al letto, con il suo petto ben premuto alla sua schiena, ed il bacino venne sollevato, facendogli arcuare la schiena in quel modo che faceva tanto impazzire l'Alpha. Esposto a lui, con le natiche tirate ed aperte, e le ginocchia spalancate per tenersi sollevato... e la sua apertura lì, che si contraeva in attesa di lui, del suo pene che continuava a strusciarsi in quella maniera animale su quella cute sudata ed umida...

Ed i liquidi lubrificanti sgorgavano come fiumi, mentre le mani del verdino lo percorrevano, stringendo con decisione il suo costato e toccando ogni cosa di lui, sporgendosi in avanti e tenendosi ancorato, con le mani sui suoi pettorali gonfi ed i capezzoli turgidi che, ad ogni tocco di polpastrello, davano scosse elettriche a tutto il suo corpo...

"Sei un fottuto animale, lo sai, ah?". Il viso di Katsuki si voltò, per poterlo guardare con la coda dell'occhio e godersi quella visuale di una vera bestia... le zanne esposte, la bava che scivolava giù...
Gli occhi rabbuiati, di quel verde tanto buono era rimasto il nulla totale.

Vedeva solamente lo sguardo di un predatore... pazzo, fuori controllo... ma era suo.

E non lo avrebbe lasciato andare.

Mai.

E continuò a pensare a quanto fosse fottutamente suo anche quando lo impalò con il suo membro, entrando con una stoccata unica e feroce, dandogli una sensazione talmente fuori controllo che gli sembrò di essere perforato.

Sentiva ogni cosa bruciare, e l'urlo che cacciò fuori ne fu la prova, ma quello era il fuoco della loro passione, e cazzo... niente sarebbe riuscito a spegnerlo, fumentato da quelle labbra voraci che andarono a cercare le sue, girandogli il viso e diventando due corpi totalmente fusi.

 niente sarebbe riuscito a spegnerlo, fumentato da quelle labbra voraci che andarono a cercare le sue, girandogli il viso e diventando due corpi totalmente fusi

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