Capitolo 5

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L'essere passata dal lavorare in un bar e guadagnare il necessario per arrivare a fine mese all'essere rapita da un'organizzazione criminale e "vivere" nella stessa casa di uno di loro era...traumatizzante. Troppi cambiamenti in un lampo.
Certo, non potevo lamentarmi, perche dopotutto Rindou non era uno psicopatico stupratore, anzi, non mi aveva mai toccata da quando ero a casa sua, mai insultata e mai picchiata. Le uniche cose che faceva per irritarmi erano chiamarmi "ragazzina" e continuare a farmi i complimenti per i miei occhi eterocromi.
Mi facevano schifo, erano il motivo della mia pessima infanzia, anche mio padre mi diceva che non erano belli, che io non ero bella perchè somigliavo troppo a mia madre, ed ero arrivata a tal punto da crederci alle sue parole.

Ma se per lui mia mamma non era bella...perchè sposarla e ingravidarla? Perchè mettere al mondo me?

Non avevo mai parlato a nessuno delle mie insicurezze, neanche a Kaede, perchè sapevo benissimo che non sarebbe importato a nessuno, nemmeno a lei.

A proposito di Kaede....

Chissà che cosa stava facendo, se mi stava cercando, se era disperata o semplicemente triste.
Era l'unica mia amica e ci tenevo a lei, speravo soltanto che non ficcasse il naso negli affari della Bonten, perchè sapevo che avrebbero potuta ucciderla, e non volevo ciò.
Rindou non mi parlava mai dell'organizzazione, erano molto riservati nei loro affari, neanche gli ostaggi sapevano qualcosa su cosa facevano o cosa non facevano, anche se ci si poteva fare alcune idee.
Per esempio traffico di droga, esseri umani per venderli e fare soldi nel modo più orribile e...semplice, perchè si, era molto facile costringere persone ad avere rapporti sessuali in cambio di soldi, o almeno per loro.

Che venissero a lavare i piatti, i pavimenti e altro con me nel bar, quello è spaccarsi la schiena e non guadagnare un cazzo

Certo, non stavo dicendo che il loro lavoro non fosse pericoloso, anzi, molto probabilmente rischiavano di essere uccisi o scoperti dalla polizia ogni giorno.

All'improvviso qualcuno schioccò due dita davanti al mio viso, come a volermi svegliare. Guardai Rindou perplessa.

"Stavi dormendo a occhi aperti, credevo di doverti dare una sberla per farti ritornare con i piedi per terra" disse lui mentre si beveva del whiskey insieme a suo fratello Ran e gli altri membri della Bonten, mancava solo il loro capo.

Mi accorsi solo dopo qualche minuto che Sanzu mi stava fissando, non era uno sguardo perverso ma neanche gentile, insomma non mi sembrava un tipo apposto. Notai solo dopo che aveva una pillola gialla e rossa sulla lingua, non si era minimamente preoccupato di sbandierarla davanti a me, ci stava giocherellando con la lingua e i denti.

Sarai anche sexy così ma non attacchi con me

Si lasciò sfuggire una piccola risatina quando si accorse che lo stavo guardando a mia volta, speravo solo che non avesse capito chissà cosa.
Volevo comprendere che cosa cazzo fosse quella pillola perchè non l'avevo mai vista finchè non mi si accese la lampadina.

Razza di drogato

Non sopportavo più quel suo sguardo.

Smettila

Non capivo perchè fossi lì e non nella stanza che mi aveva dato Rindou per dormire.

"Che succede fiorellino? Non sei felice di essere qua con noi?" chiese Ran, il fratello maggiore di Rindou, bello e dannato quanto bastardo.
Odiavo tutti loro, compreso Rindou, mi stavano usando per loro scopi contro mio padre, e quello stronzo osava chiedermi se ero felice di essere con loro?

Era proprio una bella presa per il culo.

"Il gatto ti ha mangiato la lingua, fiorellino?" insiste il figlio di puttana

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 18 ⏰

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