Capitolo 4-"Segreti inutili."

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-Hei..-dissi prima di rendermi conto di ciò.
Entrambi spalancarono gli occhi:
-Oh cazzo!-sibilò Vic.
-Tu non hai visto niente! -aggiunse prontamente Kellin.
-Tranquilli, non dirò niente.-sorrisi, -Ma secondo me non dovreste nasconderlo..-corrugai la frote.
In quel momento diedi un senso alle poche parole sentite prima da Vic: "Mamma mia quanto è bello, senza maglietta.", sorrisi pensandoci.
-Almeno per ora non diremo niente a nessuno..-disse Vic.
-Ma di te ci fidiamo, baby.-Kel mi sollevò il mento con due dita e sorrise,-Mi..naah, ci stai molto simpatica.
-Anche voi, ma..-spostai la sua mano,- non rifarlo o la mano te la tronco.-feci un sorriso ironico.
-Uh, scusa baby..-lo fulminai con lo sguardo,-Ah, si, neanche baby giusto.-si fece serio e poi rise un poco.
-Hm.. okay.. io vado a cambiarmi, ho freddo così..-feci mezzo sorriso e mi girai verso le scale,-Ciao!-salutai con la mano.
-Zen aspetta, ceni con noi sta sera?-sentendo Vic mi girai e ricambiai i loro sorrisi.
-Hem.. se non sono di troppo okay.-feci un mezzo sorriso.
-Ma noo, non ti avremmo invitata se no..-rise Kel.
-D'accordo,-sorrisi,- a che stanza siete?- inizia a giocherellare con una fascetta sfilata della borsa.
-Numero 528, quarto piano, alle sette.-Vic sorrideva.
-Ci sarò.. a dopo!-sorrisi e mi allontanai.
"Si, perché un'ora mi basta, hai ragione Vic!"- chiusi la porta dietro di me e buttai la borsa in un angolo, sfilai le infradito e slacciai velocemente la camicia,-"Non mi chiamo ne Vic, ne Kel, ne in nessun altro modo io..io sono Zendaya, e non mi basta un'ora!"- tolsi la camicia e slacciai i pantaloncini, li sfila e buttai il tutto sul letto, andai in bagno e aprii l'acqua della doccia, controllando ogni cinque secondi se si fosse scaldata.
Dopo circa due minuti la sentii tiepida e mi tolsi velocemente l'intimo, i bracciali e gli anelli vari; poi mi fiondai sotto l'acqua e mi lavai nell'arco di cinque minuti.
"Oggi mi faccio seriamente paura, cinque minuti?"-pensando questo risi e mi avvolsi con l'accappatoio.
Dopo dieci minuti ero completamente vestita: avevo messo dei jeans grigi attillati e una maglia larga, rossa; ma non mi preoccupai della velocità, siccome dovevo ancora asciugare i capelli.
Dopo dieci minuti avevo ancora le punte bagnate fradice.
Dopo un quarto d'ora ero completamente pettinata e truccata.
Rimasi per venticinque minuti in camera a torturarmi sul mio essere, ma poi vidi l'ora e scattai fuori chiudendo la porta e mettendo la chiave nella tasca dei jeans.
Arrivai all'ascensore e lo chiamai mentre giocherellavo nervosamente con le unghie argentate.
Arrivò e salii al piano superiore, arrivai di fronte alla 528 e tirai un sospirone, poi bussai.
-Zen,-Vic sorrise caldamente aprendo la porta,-sei in perfetto orario.
-Così pare.-sorrisi ed entrai; trovai Kel che si infilava la maglia seduto su un letto matrimoniale.
-Accomodati, appena il signorino qui presente sarà pronto, scenderemo.-Vic entrò nel bagno.
La stanza profumava di colonia e i vestiti sul letto erano perfettamente ordinati.
-Prontoo.- il grido di Kel mi scosse dai miei pensieri e mi alzai di scatto.
-Perfetto signori, andiamo.-Vic aprì la porta con gesto teatrale e io uscii ridendo seguita da Kel.
Prendemmo l'ascensore e scendemmo al piano terra e andammo nella zona ristorante.
Scelsimo un tavolo leggermente distanziato dagli altri e Vic mi allontano la sedia in gesto da gentleman, poi tiro indietro quella di Kel:
-Madmoiselle..-finse un'espressione coridiale e io risi.
-Vaffanculo!-disse ridendo Kel.
Quando anche Vic si fu seduto arrivò la cameriera:
-Cosa gradite?-sorrise educatamente prendendo la penna.
-Pizza! -esclamò ridendo Kel.
-Zen per te va bene? -mi chiese Vic.
-Sisi.-sorrisi.
-Allora tre pizze..due alla diavola e una..-mi guardò.
-Una margherita, grazie.- la cameriera segnò le ordinazioni e si allontanò.

King's House Resort.-Zendaya ColemanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora