Sbatte la portiera di un taxi, si abbassa un finestrino e alcune monete passano da una dolce manina ben curata ad una rozza mano d'uomo.
-Grazie.- la voce tagliente come sempre, pervasa da una leggera superbia.
Le ruote della valigia ronzano sull'asfalto fino all'entrata del resort.
-Coleman, Zendaya Coleman.- le unghie picchiettano sul marmo, poi la mano si alza e sposta gli occhiali scuri.
-Prego,-le chiavi erano leggermente dorate, piccole e accompagante da un cartellino,-247, vuole che la accompagni?
-Non serve.-trascinai la valigia fino all'ascensore e premetti il pulsante per chiamarlo.
Vidi arrivare altra gente.
Due ragazzi coi capelli entrambi abbastanza lunghi, poi una ragazza castana con lo shatush accompagnata da una mora e apparentemente molto solare; poi entrò un ragazzo strano, sembrava freddo, ma io capii subito che in fondo non lo era.
Arrivato l'ascensore salii al 3 piano.
Entrai in stanza e posai la valigia sul letto.
-Piscina?Hm.. okay.
L'enorme piscina si vedeva dalla finestra, con decine e decine di persone che facevano il bagno.
Mi feci una doccia molto veloce e poi misi qualcosa di comodo e scesi.
-Cerca qualche stanza?-una donnetta abbastanza piena mi fissava sorridendo, evidenziando le guacie rosse, aveva un'aria infantile, ma buona.
-No, grazie. Stavo andando a fare un giro.- feci un sorriso molto forzato e le passai velocemente accanto.
Scesi e andai nella hall.
La ragazza con lo shatush sedeva su un divanetto blu di velluto.
Passai oltre, e la riconobbi.
-Danielle?-sorrisi.
-Hem.. scusa ma non ti con..Zendaya?-spalancò gli occhi e si alzò di scatto.
-Danielle!-quasi gridai.
Ci abbracciammo dopo forse un anno che non la vedevo.
-Danielle, quanto mi sei mancata.- le feci uno dei miei più caldi sorrisi e continuai-Come va a casa?
I fratelli e le sorelle?
-Benissimo Zen,-Dio, non venivo chiamata Zen da molto,-Tutti stanno bene e la vita procede benissimo..-sorrise.
La guardai sorridendo e poi mi alzai
-Dani, andiamo a prendere qualcosa?
-D'accordo Zen, il chiosco è qui vicino.
Sorrisi e ci incamminammo.
-Offro io, cosa prendi?-dissi estraendo il portafoglio.
-Hmm..una granita alla menta..tu?
-Io un caffè macchiato, grazie.-sorrisi al barman e andai verso un tavolino seguita da Dani.
-Cosa mi racconti quindi?-disse Dani caldamente.
-Ma nulla, solita vita.-sorrisi e arrivarono le ordinazioni,-Grazie.-mi rivolsi al cameriere.
Dani prese la granita e io il caffè.
-Hm..-presi un sorso- tu non dici niente?
-Io ancora niente. -sorrise e io ricambiai.
Dopo una decina di minuti ci alzammo, io pagai e tornammo nella hall.
-D'accordo Dani, ci vediamo dopo in piscina.
-Certo Zen.. a dopo! -sorrise e si allontanò.
