𝟐: 𝐭𝐡𝐨𝐮𝐠𝐡𝐭𝐬

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Mattheo notó che anche nel ora di cena di Demetra non c'era traccia, si guardò intorno, ma nulla, rassegnato, lasciò perdere.
La cena fu sbrigativa, ormai per loro che conoscevano bene la scuola da ormai 5 anni, si alzarono accompagnati dai prefetti che li portarono nella sala comune, ma proprio in quel momento una figura femminile, con capelli raccolti in una coda disordinata entrò in sala comune, Demetra portava un respiro affannoso, portava ancora gli abiti quotidiani, aveva una semplice gonna di tessuto di "lana" a quadretti rossi e neri, e un semplice maglioncino nero di cotone a maniche lunghe.
le lunghe gambe e magre, accompagnavano le voci delle studentesse che parlavano sussurrando di lei.

"Demetra" la voce dolce di Theodore era accompagnato da un sorriso stampato sul volto
"Scusate ragazzi, è successo un imprevisto che mi ha intrattenuto più del dovuto"

"Qualche ragazzo?" la punzecchiò Mattheo con voce profonda, che non dava a vedere il fastidio che provava.
poi di nuovo una pausa, ma cosa li stava prendendo.

Demetra non notò questa cosa, perché era il solito a fare domande del genere, non a caso erano molto simili di quanto pensasse.

"Oh si" ridacchió lei "non era solo uno"
gli altri risero, poi si sedettero sulle poltrone di pelle nera, l'atmosfera del camino caldo rendeva la cosa più che piacevole.

Mattheo preferì ignorarla, non era del umore, salutó con un semplice "buonanotte ragazzi" prima di salire verso il suo dormitorio.

"Ma che li prende?" chiese Demetra ai suoi amici, in quanto scrollarono le spalle.

"Aspetta che lo aiuti la Parkinson a riprendersi" commenta Malfoy mentre sorseggiava il suo thè caldo.

Demetra non si allungò con altre domande.
aveva già avuto una giornata difficile.
e sapeva bene sarebbe continuato fine alla fine dell'anno.

Reason, feeling, Sin \\Mattheo Riddle\\Where stories live. Discover now