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Ma perché loro sì e io no?
Sono anni che Clarissa cerca una risposta ma l'unica cosa che trova sono altri motivi per cui lei è diversa. Lei non è la classica ragazza che sta zitta o parla nei momenti giusti, no, lei sta zitta in tutti i momenti, e se prova a parlare escono delle parole mischiate, balbettii. In un mondo in bianco e nero lei sarebbe rossa. Clarissa è l'eccezione anche nel nostro mondo a colori. Ha sempre voluto essere una ragazza tranquilla ma il suo passato non glielo permetteva mai, appena si esponeva un po' aveva un'immagine bianca che le offuscava gli occhi, un flash ecco, e un istante dopo si ricorda di cosa è successo quando ha provato a esporsi l'ultima volta, è lì che Clarissa si blocca. Prova ad aprire la bocca, ma caccia solo un suono strozzato, come se si stesse strangolando solamente pensando a quelle cose. Ed è così che nascono tutti i suoi problemi, avendo paura. Ha paura a fare amicizia, a fare sport, a camminare sola, ha paura di tutto. Le uniche amicizie che ha sono quelle d'infanzia, si fida ciecamente di loro, ma ha paura a rivelare cosa le passa per la testa. La prenderanno per pazza, si allontaneranno e conoscendosi non riuscirà a fare nuove amicizie, rimarrà sola contro le sue paure.
Vedete, Clarissa sarebbe anche una ragazza "normale" se non fosse per la sua costante paura di fallire. Così si definisce lei: non normale, ma non sa che la normalità non esiste, il fatto è che ognuno è diverso e se non c'è questa diversità il mondo crolla. Immaginatevi un mondo di soli cuochi, come faremmo senza i muratori o senza musicisti o tantissimi altri? Non siete diversi siete originali.

PAURADove le storie prendono vita. Scoprilo ora