Capitolo 25

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Da quando sono tornata dall'ospedale tutti mi trattano come se fossi una malata terminale, fortunatamente siamo nella pausa nazionali ed a Torino è rimasta veramente poca gente. Questo è anche il motivo per cui Enzo mi ha chiesto di vederci ora, non ha gli allenamenti dunque è più libero.
Kenan è partito con la Turchia, sono veramente orgogliosa del fatto che, anche se ha solo 18 anni, sia convocato dalla nazionale maggiore.

N.F:"Esci?" Nicolò si piazza davanti la porta, non apprezza il fatto che esco da sola e non gli ho detto che devo vedere Enzo, darebbe di matto.
Io:"Sì, vado a fare un giro in centro. Non ti preoccupare, non c'è bisogno che vieni con me e non torno tardi, tranquillo. A dopo, ti voglio bene." Non gli lascio tempo di replicare e scappo fuori prima che gli venga in mente qualche strana idea per farmi rimanere a casa. L'ultima volta mi ha convinto a fare i ravioli, questa volta ho paura.

Arrivo al cafè in cui ho appuntamento con Enzo e mi siedo aspettando il calciatore argentino.
E.B:"Ehi." Alzo lo sguardo dal telefono e vedo un sorriso tirato sul suo viso. Mi fa male pensare a dove siamo arrivati, soprattutto considerando da dove siamo partiti. Quando l'ho conosciuto, per caso a Torino insieme a Matias, non avevo idea fossero due calciatori e questo ha reso il nostro rapporto molto più stretto, loro avevano capito che a me non interessava fossero calciatori ed io stavo bene in loro compagnia. Pensare a questo, ed averlo di fronte, mi fa automaticamente scendere una lacrima solitaria sulla guancia, lui prontamente si abbassa e mi abbraccia, mi era mancato veramente tanto.
E.B:"Come stai?" Si siede di fronte a me e mi guarda dritta negli occhi.
Io:"Sto bene Enzo, non guardarmi così, sono viva e sto bene. Ma sono stanca, sono stanca di tutti questi litigi. So perfettamente che non parli più con Matias, perché? Voi due eravate inseparabili, niente e nessuno vi ha mai fatto litigare." Incrocio le braccia abbastanza arrabbiata, apprezzo il fatto che Matias sia dalla mia parte, ma non per questo deve mandare a puttane l'amicizia con Enzo.
Il cameriere che ci porta le ordinazioni strabuzza gli occhi vedendo chi siamo ed io, automaticamente, sbuffo. Fortunatamente, dopo aver chiesto una foto ad Enzo, va via.
E.B:"Vuoi sapere come sono andate le cose? Bene. Matias, Lautaro e Dean fanno bene a trattarmi male, così come fanno bene Nicolò e tutti gli altri. Ho fatto del male a te, che per loro conti più di qualsiasi altra cosa, come potrebbero non avercela con me? Ho sempre detto a Matias che ero innamorato di te e l'ho dimostrato nel modo peggiore possibile, ma la verità è questa, io ti amo Eva e vederti nelle braccia di Kenan mi ha spezzato il cuore, mi ha reso un bastardo ed ho iniziato a pensare che dovevate soffrire anche voi come sto soffrendo io, ma ho sbagliato. Tu e Kenan siete speciali, siete anime gemelle e meritate tutto ciò che di bello la vita possa offrirvi. Io e te, invece, rimarremo gli ottimi amici che siamo sempre stati ma per favore, dammi tempo, è difficile sapere che non mi amerai mai come ami Kenan." Resto pietrificata da questo discorso, tutto mi sarei aspettata, meno che questo.
Io:"Perché me lo dici solo ora? Enzo, tu lo sai quanto io ti volessi quando ero a Roma, l'hai sempre saputo! E adesso te ne esci così, perché? Se me ne avessi parlato mesi fa sarei corsa tra le tue braccia, ma io adesso amo Kenan ed è lui la persona con cui voglio stare. Mi fa male dirti cose che potrebbero farti soffrire, ma non posso mentirti, non a te. Per quanto riguarda gli altri, hanno solo bisogno di tempo per sbollire, alla fine io sto bene e non è successo niente di irreparabile, vedrai che una volta tornati dalla nazionale sarà come prima, soprattutto con Matias e Lautaro. Siete sempre stati come tre fratelli, sicuramente le cose non cambieranno ora."
E.B:"Mi mancavano le tue sfuriate, sai? Sei più piccola di molti di noi eppure potresti metterci sotto tutti quanti. E non parlo della bellezza." Ridiamo insieme come ai vecchi tempi e, alla fine, posso affermare con  certezza che Enzo mi era mancato. È sempre stato uno dei miei migliori amici e nonostante tutto ciò che è successo tra noi, sarà sempre importante per me.




























Finalmente oggi torna Kenan dalla Turchia! Non vedo l'ora di rivederlo, ci siamo sempre scritti in questi giorni e ci siamo anche videochiamati, non vedo l'ora di abbracciarlo.
N.F:"Sei tesa?"
Io:"No, solo che mi è mancato tanto in questi giorni. Tu come stai?"
N.F:"Io bene, sono tornato agli allenamenti e non vedo l'ora di tornare in campo." Anche io non vedo l'ora di vederlo di nuovo in campo. È vero che il calcio molte volte ci ha diviso, ma ora l'unica cosa che voglio è vederlo felice che rincorre un pallone.
Abbiamo deciso che andremo insieme alla trasferta di Roma contro la Lazio, così possiamo rivedere anche Dean, Matias ed Enzo, che non ho più visto dopo l'ultima uscita. Mati ed Enzo ci raggiungeranno allo stadio una volta tornati da Genova, speriamo che i giornali non creino casi inesistenti.



Dopo aver passato il pomeriggio con Nicolò a fare le pulizie e preparare la cena, finalmente sento il campanello suonare ed il mio cuore si sente subito felice.
Io:"Kenan!" Gli salto il braccio ma l'espressione sul suo viso subito fa sparire il sorriso sul mio. Che succede?
Io:"Che succede Kenan?"
K.Y:"Possiamo andare in camera tua a parlare? È importante." Annuisco e guardo Nicolò, che ha sentito la conversazione ma è più confuso di me.

Io:"Kenan, che succede?" Chiudo la porta alle mie spalle e vedo che inizia a piangere. Si è fatto male? È morto qualcuno?
Io:"Kenan mi stai spaventando, cos'è successo? Qualunque cosa sia, la superiamo, ok?" Gli prendo il viso tra le mani e lui piange ancora più forte.

K.Y:"Eva, ti ho tradita." Ed ecco che tutto il mondo mi crolla addosso. Fa questo rumore un cuore spezzato? Credo proprio di si.
Io:"È finita Kenan, esci subito da casa mia e dalla mia vita."

Piccola stella/Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora