Zelia
Era il mio ventiduesimo compleanno, ero eccitatissima, finalmente sarei stata libera di andare al college, come mi avevano promesso i miei genitori, mi ero già iscritta e avevo deciso di frequentare un college a New York, come potevo decidere diversamente? Quella città era il sogno di chiunque!
Ero cresciuta in una casa isolata da tutto il resto del mondo, nel profondo dell'Alaska, non fraintendetemi, amavo la natura, ero cresciuta li, ma in fondo non avevo mai visto un altro essere umano, ad eccezione dei miei genitori, non ero nemmeno mai andata a scuola, i miei mi avevano istruita a casa.
Mi avevano sempre detto che il mondo esterno era un posto pericoloso, che i nostri ideali venivano messi continuamente in discussione e che sarei stata come un agnellino tra i lupi feroci, però avevano giurato di permettermi di andarmene una volta raggiunta quest'età, d'altronde sapevano benissimo che non potevano tenermi reclusa qui in eterno.
Conoscevo il mondo esterno solo grazie ai libri che avevamo a casa che però erano vecchiotti, di una cinquantina d'anni, risalivano ancora a quando i miei si erano sposati, non vedevo l'ora di vedere come fosse diventato il mondo.
Uscii dalla mia camera vestita di tutto punto, avevo già spedito la maggior parte delle mie cose, così avevo con me solo una piccola valigia. Quando arrivai di sotto vidi mia madre e mio padre pronti per partire, ma non erano tranquilli, era evidente. mi sorrisero cercando di nascondere la loro ansia, ma non ci credevo, per nulla, non erano bravi a mentire.
Due ore dopo eravamo all'aeroporto, ero nervosa ma anche eccitata, mentre aspettavamo l'aereo iniziai a sentirmi fuori posto, intorno a me le altre femmine erano vestite in modo diverso, io indossavo un vestito semplice, al ginocchio, delle scarpe da tennis e un cardigan, essendo estate era sufficiente pure così a nord, almeno per me che c'ero abituata, i miei genitori non si guardavano in giro.
Quando arrivò il momento dell'imbarco mi abbracciarono e mio padre mi guardò negli occhi "mi raccomando, ricordati tutto ciò che ti abbiamo insegnato, non unirti agli altri solo per fare gregge" si raccomandò. Annuii e mi diressi al gate. Sull'aereo mi accomodai al mio posto, poi arrivò un uomo, non so di quanti anni che si sedette accanto a me, gli feci un leggero sorriso prima di mettermi a leggere, ma il suo sguardo rimase su di me.
Lo guardai anche io "scusi, ha bisogno di qualcosa?" gli chiesi educatamente, lo sguardo che mi lanciò era davvero strano "be' bellezza, pensavo che sei davvero sexy, ti va di far passare il tempo divertendoci un po'?" ero confusa "come scusi? aveva in mente dei giochi da tavolo? Oppure guardare un film? Non capisco" sentii la sua mano accarezzarmi la coscia "oh dai, non fare la finta tonta, sai bene di che giochi sto parlando" gliel'allontanai gentilmente "signore, la prego di evitare questi contatti inappropriati con me, grazie" lo ammonii tornando al mio libro. Per fortuna capì l'antifona e mi lasciò in pace per il resto del viaggio.
Xander
Sbuffai quando arrivò la mattina, era stato tutto troppo veloce, accarezzai il corpo della donna accanto a me "ehi, Layla, muoviti, devo andare a lezione" l'avvertii, mugolò svogliata, poi si alzò scoprendo il suo copro perfettamente sexy e completamente nudo, si strusciò sul mio corpo "ti faccio compagnia nella doccia Signore?" mi chiese, scossi la testa "no, sono già in ritardo, vestiti in fretta, ti lascio a casa prima di andare all'università" l'avvertii andandomene.
Avevo cinquant'anni, non avevo mai conosciuto un mondo diverso da questo, ma i miei nonni a volte parlavano di quanto fosse diventato depravato il mondo, anche nei confronti dei miei genitori. Erano stati una delle ultime coppie a sposarsi e a decidere di rimanere monogame, ma c'era ben poco che non facessero assieme o con i loro amici, io ero cresciuto in quel modo. Il sesso non era più un tabù, in nessun luogo era proibito e nessuno era esentato, non esisteva nemmeno più il concetto d'incesto, solo che era proibito avere dei figli assieme ai parenti per via delle possibili conseguenze, ma solo quello.
Eppure ero stanco, tutte le ragazze del mondo iniziavano ad avere rapporti appena avevano voglia, cioè intorno ai dodici o tredici anni, tutte erano come gatte in calore, pronte a farlo con chiunque in qualunque situazione ed io mi annoiavo. Quando i nonni mi parlavano dei loro tempi, in cui c'era una morale molto più rigida, esistevano ancora ragazze dolci e inibite, mi piaceva molto. L'idea di avere una ragazza che l'avesse fatto e lo facesse solo con me, che diventava desiderosa solo con me e non con altri uomini mi faceva impazzire.
Inoltre non avevo mai provato un legame vero e duraturo, mi sarebbe piaciuto vedere cosa significasse avere a letto sempre la stessa persona, era una sensazione che noi, che eravamo nati negli ultimi cinquant'anni non conoscevamo, era raro che anche i nostri genitori lo facessero.
Il mondo era diventato così un po' per il progredire dei tempi, un po' perché tutti i capi mondiali erano stanchi di tutte le tragedie per i divorzi e anche del grande numero di suicidi o altri tipi di crimini legati alla gelosia o ai tradimenti che erano diventati sempre più frequenti, quasi una norma, così erano iniziate delle operazioni per convertire la popolazione, soprattutto femminile, da monogama a poligama.
Era stato vietato qualunque tipo di matrimonio, fidanzamento o cose legate ai sentimenti e vennero stabilite delle regole che prevedevano che i bambini vivessero con la madre, ma che potevano vedere il padre quando si desiderava, era diventata la procedura normale. Però ovviamente le sanzioni per qualunque pratica sessuale non consenziente erano molto aumentate e diventate decisamente più fisiche, per i casi di stupro vero e proprio si veniva direttamente evirati.
Come professore dell'università avevo stabilito una mia regola personale per non complicare le cose, cioè mai andare a letto con le studentesse, anche se ci provavano molto. Non era nemmeno più proibito secondo le regole dell'istituto perché le valutazioni erano affidate a due docenti alla pari, un uomo ed una donna, quindi era impossibile che uno studente riuscisse a comprarsi dei voti migliori. Io comunque avevo deciso di evitare, anche perché non credevo che passare tutta la lezione con un'erezione fosse tanto comodo
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FUTURO
Science FictionNel 2100 il mondo è molto cambiato. La monogamia, l'amore, le relazioni non esistono più. Nessuno ha una famiglia con genitori sposati, nessuno convive solo con persone del suo stesso sangue. Gli unici rapporti duraturi sono quelli basati sul BDSM Z...