4-I'm not a monster Tom!

296 20 0
                                    




AISHA'S P.O.V:

Nel cuore della notte sentii un forte tonfo che interruppe il mio sonno. I miei occhi si aprirono di botto, udii una risatina, e non era Courtney, nella mia stanza buia vidi un'ombra, il mio corpo iniziò a tremare e il mio cuore iniziò a battere talmente forte da sentirlo quasi fuori dalla cassa toracica, perché sapevo che quell'ombra non era di Courtney, ma avevo un brutto presentimento, e il mio sesto senso non sbaglia mai.

«Chi sei?»la mia voce era tremolante, e a mala pena si sentiva, avevo paura, ma non dovevo farmi prendere dal panico.

«Oh tesoro, non pensavo ti svegliassi, dovevo solo controllarti..»
Non riuscivo a vedere chi era, ma dalla sua voce sapevo che stava sorridendo maliziosamente..

«Tesoro sta tranquilla, non ti toccherò neanche con un dito.»disse avvicinandosi e sedendosi accanto a me. Sentii il mio corpo contorcersi, mi guardava con quegli occhi marroni che bruciavano lentamente nei miei azzurri, quasi toccandomi l'anima, ma in modo così pacato che mi faceva dimenticare quanto sia crudele. Il mio respiro diventò affannato e lui di questo ne sembrava solo compiaciuto.

Mi guardava così intensamente che sembrava che mi stesse mangiando con gli occhi, i suoi occhi erano pieni di crudeltà, tuttavia allo stesso tempo i suoi occhi parlavano, e dicevano chiaramente che non mi avrebbe mai toccata, nemmeno con un dito.

«dov'è Courtney? cosa ci fai qui? sei solo?»io dissi tutto d'un fiato.

«Aisha sta calma, so che hai tante domande, ma non posso risponderti, non voglio risponderti.»

«Dimmi almeno dov'è Courtney, lei è più importante»

«Sta parlando con mio fratello.»

Quello era tutto ciò che mi interessava, e quando me lo disse diventai di pietra, Tom era pericoloso, e Courtney da sola con lui non era una buona cosa, per niente.

Mi alzai di scatto e corsi verso la porta, facendo cadere la coperta per terra, ma Bill si alzò e mi prese per il polso, facendomi girare verso di lui, la sua presa su di me era decisa ma non a tal punto da farmi male.

«Non uscire, devi rimanere qui, non provarci nemmeno, finirai solo per farti del male.»disse con tono autoritario.


BILL'S P.O.V.:

Sapevo che in fin dei conti Tom non le avrebbe mai fatto del male, non ad Aisha, o a Courtney, ma avevo bisogno di intimidirla

«Lasciami!»sentii lei dimenarsi da sotto la mia presa, ciò provocò in me molto fastidio. La trascinai via dalla porta e la ributtai sul letto, tenendola fermai dai polsi

«Ferma o finisce male!»le urlai contro, mentre si dimenava senza alcun risultato, la sentii piagnucolare e singhiozzare, in quel momento non ero più il Bill adulto, crudele e senza cuore, ero il ragazzino dolce e gentile che piano piano hanno distrutto. I suoi capelli biondi, mi ricordavano così tanto mia madre, le lacrime che le rigavano il viso, tutti i minimi particolari che cercavo di evitare mi dipinsero a mostro.

Mi paralizzai quando la vidi in quello stato, certo, pensai che era una reazione un po' esagerata perché in fin dei conti non le stavo facendo del male, la mia presa era del tutto leggera, ma quando la vidi così, vidi subito mia madre, quindi mi fermai subito, però non le chiesi scusa, non dovevo mostrarmi vulnerabile.

«Sta ferma qui, non muoverti, o ti fai seriamente male.»La rimisi a letto, e le raccolsi la coperta che aveva fatto cadere.

«Aisha, per favore, sta ferma e non ti farai male, te lo prometto.»tuttavia il mio tono era calmo e tranquillo, ma doveva sapere che se non mi ascoltava qualcosa sarebbe successa.

«Courtney sta bene?»mi disse con voce ancora tremolante, era accovacciata nell'angolo del letto, non mi guardava in faccia, e prendeva respiri profondi, cercando di non piangere, era ovvio che volesse piangere, mi sentivo uno schifo, volevo scomparire.

«Si, lei sta bene...»mi alzai e mi posizionai davanti allo specchio, mi guardai senza proferire parola, e quando mi guardai negli occhi, vidi mio padre, l'unico uomo a cui non volevo assomigliare, l'unico mostro, perché così vuole essere chiamato.

Stavo per dire qualcosa ad Aisha, ma la porta si aprì, era Tom che mi guardò quando vide Aisha accovacciata nel letto, non riuscivo a capire cosa ci fosse nei suoi occhi, disgusto? tristezza? Non mi importava in fin dei conti, era troppo perso nei miei pensieri, e a pensare come piano piano stavo diventando come lui... come il mostro che mi ha cresciuto...

Aisha si alzò di scatto quando entrò Tom, fece alcuni passi indietro, chiaramente spaventata.

«D-dov'è Courntey?»Chiese a Tom con voce tremolante, mi stavo schiaffeggiando mentalmente per come l'avevo ridotta.

Ma Tom non rispose, la guardò con un cipiglio, sapevo che mi avrebbe fatto un sacco di domande una volta che ce ne saremmo andati.

«Dov'è la stanza di Courtney?»Chiese sempre con lo stesso cipiglio ad Aisha.

«Noi dormiamo insieme qui.. c'è solo un letto in questa stanza..»

TOM'S P.O.V.

Uscii dalla stanza per trovare Courtney dormire sul pavimento, con delicatezza la presi nelle mie braccia e la misi a letto, e la coprii con la coperta.

«Bill, andiamocene, ora.»dissi con tono autoritario a Bill per poi prenderlo dal polso e trascinarlo verso l'ascensore.

«Che cazzo hai fatto ad Aisha?!»

«Tom non ho fatto niente! Stava cercando di scappare allora l'ho fermata, ma non le ho fatto niente te lo giuro!»

«Ma hai visto come stava tremando?! Stava quasi piangendo! Sembrava un cazzo di gatto impaurito Bill!»

«HA ESAGERATO»

«NO BILL! LO SAI CHE NESSUNO REAGISCE COSI PESANTEMENTE A QUALCOSA DI PICCOLO! DIMMI CHE CAZZO LE HAI FATTO!»

«TOM, NON SONO PAPA', NON MI SAREI MAI PERMESSO DI FARLE DEL MALE!»

«ah no?! Allora che cazzo ci facevi davanti allo specchio quasi piangendo? Bill, ti conosco troppo bene..»

«Tom.. io non voglio diventare come lui...»

«Bill.. non diventerai come lui.. non sei un mostro..»

«E allora perché me ne sono sentito uno?»

«Guardami.»

Bill alzò lo sguardo e mi guardò con occhi vuoti.

«Potrai essere pericoloso quanto vuoi, potrai essere uno stronzo e anche crudele, ma non sei un mostro, non sei come papà, so che non faresti mai del male a nessuno, ma ho bisogno di sapere cosa ha causato quella reazione ad Aisha..»

«Quando stava cercando di scappare.. l'ho presa dal polso, ma giuro che non ho stretto la mia presa, è lei che ha esagerato..»

«Non pensi che ha reagito cosi per via di qualche trauma?»

«Non ne ho idea Tom, ma ho rivisto la mamma quando l'ho vista piangere...»

Io sospirai, sapevo come si sentiva, stava male, e anche io, ma anche se era mio fratello non glielo mostravo, perché non volevo che lui vedesse che mi spezzava il cuore questa situazione.

«Andiamo a casa Bill...»

END OF TOM'S P.O.V.

You can't go back-Tom KaulitzWhere stories live. Discover now