L'indomani, il primo a svegliarsi fu Harry, che perse del tempo a guardare Sophia, ancora dormiente. Harry la trovava davvero carina, e sapeva infondo infondo che non le era indifferente, ma come aveva detto la ragazza il giorno prima, doveva prima risolvere con Ginny, poi avrebbe corteggiato la ragazza. Harry mai si era sentito cos attratto da qualcuno, eppure pensava che Ginny era la ragazza che avrebbe amato per tutta la vita, ma l'arrivo di Sophia aveva cambiato i suoi piani. Lentamente, gli accarezzò il viso "Sophia, sveglia" sussurrò e la ragazza si svegliò lentamente. Mise a fuoco la stanza e poi il corvino, a cui regalò un sorriso "Giorno Harry, abbiamo dormito sul divano?" chiese mettendosi seduta e si passò una mano nei capelli neri "Si, penso che non ci hanno svegliato, hai dormito bene?" rispose Harry sorridendo alla ragazza "Si, questo divano é comodo" rispose la ragazza prima di alzarsi e si sistemò la vestina che si era alzata durante la notte. Harry parve di vedere una Dea, era davvero bella. Si, doveva affrettarsi a risolvere con Ginny.
Poco dopo, i due vennero raggiunti dai genitori, svegli anche loro da poco. "Buongiorno ragazzi" salutò James abbracciando sia il figlio che la ragazza "Giorno" salutarono i due e poi Harry aiutò la madre con la colazione, mentre Sophia sistemava il salotto ed il divano. "Oggi andiamo al castello, Dumbledore vuole parlare con te" disse James una volta seduti al tavolo per fare colazione "Si? Va bene" rispose la ragazza prendendo un muffin "Si, vuole farti prendere lezioni con tutti i professori" aggiunse l'uomo e Sophia lo guardò "Lezioni?" chiese curiosa "Si, prima però devi comprare una bacchetta, essendo una strega con la magia che scorre dentro di te, devi imparare come gestirla e usarla. Anche se inconsciamente l'hai bloccata per così tanti anni" rispose l'uomo e Sophia fu eccitata da quella notizia, era curiosa di cosa avrebbe potuto fare con una bacchetta.
Dopo la colazione, sia Harry che Sophia andarono a prepararsi, Harry sarebbe andato alla Tana per risolvere con Ginny, mentre Sophia al castello con i genitori di Harry. Sophia indossò qualcosa di carino ma semplice e pratico:
Mise solo un filo di trucco e il suo profumo preferito, poi scese in salotto, aspettando Lily e James. "Come siamo carine" disse Harry alle sue spalle "Grazie" rispose Sophia sorridendogli "Hai proprio gusto nel vestire" aggiunse Lily e Sophia la ringraziò con un sorriso. Poi si divisero le strade, Harry si materializzò alla Tana, mentre Lily, James e Sophia al castello. Quando Sophia entrò nel castello era più rilassata, ora sapeva dove si trovava e le persone che lo abitavano. "Ma ci sono anche i fantasmi?" chiese curiosa alla coppia che annuì "Si, ma sono buoni, tipo Casper" rispose Lily e Sophia sorrise. Poi, invece di andare nell'ufficio del Preside, la portarono in quelli che dovevano essere i giardini. Lì, il vecchio uomo la stava aspettando con gli altri docenti. "Buongiorno signore" salutò facendo un inchino appena si fermò davanti al vecchio. "Buongiorno, come stai?" "Molto bene signore, grazie" rispose cordiale e poi si guardò in giro e vide una piccola fontana, era carina.
"Penso che ti abbiano detto il motivo per cui sei qui" disse prendendo parola il preside "Si, sono stata messa al corrente" "Molto bene, tra poco arriverà Ollivander, il venditore di bacchette. Come primo passo sceglierai la bacchetta adatta a te, poi a turno ti eserciterai con gli incantesimi. Penso che in tre mesi, con costanza, potresti raggiungere un buon livello. Sento che la tua magia é forte, ed é un bene" spiegò il preside e dopo poco arrivò un vecchio uomo con dietro un bagaglio a tre piani che si muoveva da solo. "Ollivander, benvenuto" salutò il vecchio preside e pochi minuti dopo Sophia stava provando diverse bacchette, ne aveva scartate cinque, ma quando provò la sesta bacchetta, sentì un formicolio per tutto il corpo e un calore avvolgerla completamente. "E' lei" disse sicura e vide gli altri annuire. Dopo che Ollivander andò via, Sophia venne avvicinata dal professor Vitious, docente di Incantesimi.
"Allora, come prima lezione, mi terrei sugli incantesimi base." iniziò a parlare e Sophia annuì "Bene, iniziamo con un semplice Expelliarmus" e passò a fargli vedere come muovere la bacchetta, poi un manichino di ferro fece capolinea, avrebbe usato quello come cavia. "Ora, mettiti in posizione, pensa solo a scagliare l'incantesimo, se non riesci la prima volta non ti abbattere. Ora vai" le disse il docente e Sophia si mise davanti al manico, alzò il braccio dove aveva la bacchetta e la puntò contro di esso "Expelliarmus" disse e una luce rossa uscì dalla punta della bacchetta e colpì il manichino che si spostò di molti metri. "Brava" dissero sia James che Lily. "Molto bene signorina. Ora passiamo al prossimo" e andò avanti così per un ora, alla fine di quella lezione aveva appreso tre incantesimi base con i complimenti dei docenti.
"Ora la professoressa McGranitt ti farà vedere alcune trasfigurazioni, sempre facili." disse il professore di Incantesimi lasciando posto alla docente di Trasfigurazione, che a differenza del professor Vitious, era più severa e seria. Con la docente imparò per l'ora successiva a trasfigurare dei piccoli oggetti in altri oggetti, e sorprendendo se stessa, riuscì al primo colpo. Che fosse davvero così portata come diceva il preside? "Perfetto, penso che tre mesi siano abbastanza. Hai le capacità" disse il preside facendole prendere una pausa, finita la pausa avrebbe imparato Difesa contro le Arti oscure, con il docente vestito di nero, che il primo giorno leggeva nella sua mente. "Ovviamente dalla figlia di Sirius cosa potevamo aspettarci, se non la bravura" disse James non finendo di complimentarsi con la ragazza. "Pensavo che fosse complicato, ma quando ero lì sapevo cosa stavo facendo, come se lo facessi da anni" spiegò prendendo un bicchiere con del succo di zucca. Finita la pausa, tornò al centro del giardino e il docente si pose accanto "La cosa fondamentale in queste lezioni é essere decisi quando si scaglia una maledizione o una contro maledizione. Iniziamo con qualcosa di facile" spiegò il docente e gli mostrò diversi incanti, che quando li provò a fare riuscirono, non subito, ma diede il suo meglio.
Gli stava piacendo stare lì, ed anche tanto.
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Io? Una strega? [Harry Potter FanFiction]
FanfictionSophia Chwe, una ragazza di diciassette anni vive in Corea del Sud con la sua famiglia adottiva. Lavoro in una piccola caffetteria al centro di Seoul, da poco vive da sola in un piccolo monolocale. Un giorno, come tanti altri, era diretta verso la...