VODKA

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ANGEL POV
Non ho mai visto val così arrabbiato.
Perciò mi dirisi velocemente al mio camerino senza nemmeno guardarlo in faccia.
Ero quasi sicuro che era arrabbiato con me, ma non sapevo per quale strano motivo.
Ma tanto era sempre arrabbiato con me anche se non facevo un cazzo per farmelo torcere contro.

Una volta entrato mi misi a sedere e cominciai a truccarmi.
Non volevo essere impreparato visto che già ero in un leggero ritardo sul set e val era già arrabbiato come non so cosa.
Perciò una volta che mi fui preparato mi misi a correre verso la sala ma qualcuno mi bloccò.

Era Valentino

Val : lo sai che non sopporto le persone che fanno ritardo vero Angel dust !?!
Cazzo mi ha chiamato con il nome completo e di solito lo fa quando è incazzato nero.
An : scusa, scusa non farò più ritardo e solo che ho avuto un piccolo impedimento
Val : impedimento?? Qual' è questo impedimento che hai avuto per arrivare qua in ritardo ??
An : senti Val è solo un piccolo ritardo !!
Mi tiro uno schiaffo
Val : il pubblico non aspetta l'ora di vederti e te oltre a fare ritardo dici anche che non ti importa?? Rispondi Angel dust !!
Stavo tremando dalla paura sapevo fino a quale punto sapeva spingersi.
E sicuramente non volevo arrivare a quel punto, perciò dovevo rispondere e anche in fretta.

An : non ho mai detto che non mi importa!!
Val : aaah adesso sai anche rispondere ?? Sei nei guai fino al collo ma sei fortunato che devi essere perfetto per la televisione ma appena avrai finito dovrai venire nel mio studio! Hai capito ??
An : s-si

Valentino mi lascio andare e io corsi verso il set..

Avevo paura, così tanta che alcune battute non le riuscivo a memorizzare visto che tutto quello che pensavo era a Valentino.
Cazzo se mi faceva paura.
E il grosso problema è che non potevo fare nulla, nemmeno per proteggermi e solamente per colpa di quel contratto di merda.
È solo colpa di quel contratto ??
No la colpa è mia!! Totalmente mia.

Una volta che fu finito il set come ordinato dà Val mi dirisi verso il suo studio.
Mentre camminavo avevo il cuore che andava a mille.

Raggiunsi la porta..
La apri..
È quello che vidi mi lasciò pietrificato.

Val : coraggio Angel dust!! Adesso devi affrontare quello che ti sei meritato.

Volevo piangere ma non potevo.
Volevo scappare ma non potevo.
Perciò l'unica cosa che potevo fare era entrare e affrontare la furia di val.

Entrai.

Vidi Valentino alzarsi e avvicinarsi alla porta e chiuderla a chiave.
Cazzo..
Poi mi guardo e mi spinse verso lo specchio.
Val : voglio che ti guardi mentre ti faccio a pezzi !!
Apri un cassetto e tiro fuori un cutter, io lo guardavo mentre mi prendeva il braccio.
Merda..
Val : se urli ti faccio fuori
Dopo di che mi taglio.

Dopo mezz'ora di insulti e schiaffi e tagli mi lascio andare.
Apri la porta, mi guardo e mi disse con una voce piena di schifezza.
Val : adesso vattene non voglio più vederti per oggi!!
Mi alzai e mi dirisi verso la porta.
Uscii, e tutto addolorante mi dirisi verso l'uscita del locale.

Non riuscivo a camminare mi faceva male dappertutto.
Ma riuscì lo stesso ad arrivare all Hazbin hotel.

Una volta entrato mi guardai attorno.
Vidi Husk, era sbronzo talmente sbronzo che non si riusciva a reggere i piedi.
Io non sapevo molto di lui ma ogni volta che lo vedevo qualcosa dentro di me diceva che lo voleva conoscere meglio.
Mi misi a camminare verso di lui.

Non mi importava se era sbronzo dovevo pur parlare con qualcuno e lui era una di quelle poche persone che riusciva a darmi dei buoni consigli.
( Forse ero  stupido io ) ma Anche quando era sbronzo.
Perciò senza lamentarmi troppo per il dolore mi avvicinai al banco degli alcolici.

An : ciao... mi potresti servire qualcosa di forte
H : prima devi dirmi dove sei stato per ridurti così. Sei conciato veramente male lo sai vero ??
An : lo so. Lo so benissimo
H : c'entra qualcosa Valentino ??
Guardai in basso e annui leggermente con la testa.

H : che cosa ha fatto quel figlio di merda ??
Non sapevo cosa rispondere, avevo paura della sua reazione.
Anche se non dovevo.

H : non hai voglia di parlare e ti capisco. Però  se hai bisogno di parlarne e di sfogarti sai dove trovarmi.
Lo guardai e gli feci uno dei miei sorrisi più sinceri.
Lui intanto mi stava versando dentro un bicchiere la vodka.
Non è che ne andavo matto ma mi serviva.
Perciò una volta che ebbe finito di versarmela presi il bicchiere e la buttai giù senza nemmeno assaporare il suo sapore.

Ringraziai Husk.
E me ne andai in camera mia

Huskerdust- loser baby Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora