LA PAURA

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Angel pov
Ma mentre pensavo a questo Husk mi prese la mano.
Io lo guardai con la coda dell occhio, ero abbastanza sorpreso dalla sua reazione.
Ma in fondo cosa potevo pensare ?
Prima mi ha detto che eravamo amici, dei semplici amici e nulla di più.
Questo mi spezzava il cuore ma infondo avevo capito che era meglio così.
Ormai era anche inutile sperarci a un futuro con lui.
Ma mi piaceva e anche tanto solo che sapevo al cento per cento che lui non li ricambiava per niente i miei sentimenti.

Husk Pov
Guardai Angel, il suo sguardo era perso nel vuoto.
Era come se fosse assente.
Anzi era assente ne ero del tutto sicuro e questo non mi faceva assicurare per niente.
Poteva essere per via di val ??
Oppure per altre stronzate che quella testa di cazzo gli aveva fatto ??

Gli provai a stringere la mano ma senza successo.

H : Angel... io, veramente non capisco perché non scappi da questa vita da infame...
An : te lo domandi davvero ?? Io ho firmato un contratto con quella testa di cazzo, ma adesso..
Lo guardai, e notai che era ritornato sulla
Vita " terrena ", ma quello che mi colpì maggiormente e che era sul punto di piangere.
An : io non ho chiesto questa vita ok ?? E adesso non so come fare per cambiare. Non so nemmeno come fare a far sì che la persona che mi piace capisce che io esisto,
Figuriamoci se riesco a scappare da questa maledizione...
H : come ti piace qualcuno ??
Non riuscivo a sentire nient'altro la mia mente si era soffermata che ad Angel gli piace qualcuno ?!
Sì non era un caso così rivoluzionario, ma adesso ero molto più curioso su di chi era questa persona, e non sapevo spiegarmi per quale strano motivo.
Forse veramente mi piace ?
No ma che sto a dire ?! Io e lui siamo l'esatto opposto, come il dolce e il salato insomma, in poche parole non stiamo per niente bene insieme.
Ma qualcosa dentro di me mi spingeva a volere saperne di più su questa faccenda.
E mille domande mi vennero in mente.
Chi era questa persona ??
O Se la conoscevo !?

Ma i miei pensieri furono interrotti da una violenta risposta

An : non sono affari tuoi...
Mi disse Angel mentre mi guardava.

Io non potei fare altro che guardarlo a sua volta, ma senza ribattere, perché non potevo,  aveva tutta la ragione dalla sua parte, e per di più, come aveva detto Angel, non erano affari miei.
E non erano affari miei ne della sua vita personale e soprattutto delle sue cose intime.

Solo che qualcosa di molto forte dentro di me voleva che lui mi  dicesse il nome, solo il nome.

Non credevo di chiedere troppo perciò non mi arresi e seguii la mia idea e sopratutto la mia voglia di scoprire chi era costui.

H: senti Angel... io ti voglio davvero aiutare e se non mi dici chi è Questa persona non saprò mai... come aiutarti.

Non era tutta una scusa.
Anzi non era per niente una scusa.
Io veramente lo volevo aiutare perché io ci tengo davvero tanto a lui, e forse anche troppo per essere solo una semplice amicizia.

An : mi rideresti in faccia se te lo dicessi..
H : beh allora fai qualcosa che me lo faccia capire.
Non volevo mollare.
Sapevo che ero quasi vicino alla vittoria.
An : non posso...
H : perché non puoi ? Cioè siamo solo io e te in questa camera puoi confidarmi tutto.
An : e questo il problema è per di più non mi voglio confidare... con te.

Queste parole mi ruppero il cuore in molteplici pezzetti.

Non poteva dirlo sul serio.
Io che ho sempre fatto di tutto per aiutarlo e adesso lui mi dice che non si vuole confidare, con me ??
No.
non lo posso accettare, ma infondo che cosa ci posso fare mica posso convincerlo a rivelarmi chi è questa misteriosa persona.

Mi alzai, ormai infranto  ed ero sul punto di uscire ma Angel mi bloccò per il braccio.

An : siediti per favore..
H : perché mi dovrei sedere ?
An : ti prego... non era mia intenzione dire quello te lo giuro è stato semplicemente un errore.
H : un errore ?? Eppure eri serio
An : te lo giuro su quello che vuoi...

Sapevo che era sincero.
Perciò gli diedi un'altra possibilità.
Mi sedei sul letto di fianco a lui e lo guardai dritto negli occhi.
Intanto lui si era incupito.

H : io non ti voglio costringere a dire qualcosa che non mi vuoi rivelare.
Questa cosa è una cosa tua personale e io la capisco, come capisco che io non sono la persona adatta a cui dirlo.. ma se vuoi che ti do una mano per favore devi fidarti di me.
An : io veramente non so proprio come dirtelo

Angel dust Pov
ero messo in una posizione alquanto spiacevole.
Non volevo dirlo ma non avevo nessun'altra scelta.
Cominciai a sudare freddo e questa cosa non mi piaceva.

Lo guardai.
Si vedeva chiaramente che era sincero e che era abbastanza infranto dal mio atteggiamento di prima.
Ma questo non mi poteva permettermi di non riuscire a dire quello che provavo per lui.
Ogni giorni si faceva sempre più grande questo amore verso i suoi confronti ma mentre l'amore cresceva anche la paura faceva la sua parte.
La paura di non essere ricambiato, la paura di non essere accettato e sopratutto la paura che non mi avrebbe più parlato.
Questa paura era talmente grande che non riuscivo a dire nessuna parola.
Nemmeno un semplice cenno come lui voleva, per fargli capire chi era questa persona così importante per me.

Volevo piangere.
La paura mi porta anche a fare delle sciocchezze come per esempio disperarmi che sicuramente non avrebbe risolto nulla.
La mia paura mi portava a urlare.
Cosa che in questo preciso momento non potevo fare.

An : la persona che mi piace e...

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