𝑬𝙇𝑰𝘿𝑬

Capitolo II ~L' Alleanza~

A vedere quell'essere divino ora così vulnerabile, ad ascoltare la sua storia strappalacrime, la ragazza placa il suo atteggiamento minaccioso. Abbassa la spada adagio, e con voce calma pronuncia:

<< È davvero triste tutto questo! Dichiari di volerla salvare, ma come? Sei tu, così indebolito, capace di affrontare un nemico potente e spietato come il Demonio? Parti già sconfitto! Inoltre, dovrai prima di tutto raggiungerlo, superando chissà quali pericoli.

Va bene, supponiamo anche che tu riesca a vincere, un'impresa che a mio avviso sembra impossibile, ma concediamolo pure. Dopo, dovrai fare ritorno e non saresti piú solo a dover oltrepassare chissà quanti diabolici ostacoli; ci sará anche la tua amata da sostenere e proteggere.

È una pazzia! >>

<< Ecco perché vorrei che tu mi accompagnassi.>> pronuncia lui, sollevando la testa prontamente e guardandola serio. Poi spostando lo sguardo su Caly: << La tua bestia feroce sarà un'aggiunta preziosa alle nostre forze. Ma se decidi di non unirti alla mia lotta, nessun rancore, lo capisco benissimo! >>

<<Sei una combattente valorosa, un'abile spadaccina e, soprattutto, non conosci la paura della morte. Con te al mio fianco, le mie probabilità di successo aumentano considerevolmente.

Comprendi adesso quello che ti dicevo poc'anzi, ossia di come il bene che mi hai fatto possa essere stato in realtà il tuo male?

Oramai, che tu lo voglia o meno, sei già coinvolta in tutto questo.>>

Elide non batte ciglio di fronte a quel discorso. Dentro di sé avverte una voce insistente che la spinge ad accettare senza indugi. Tuttavia, non può fare a meno di considerare le conseguenze fatali imminenti che potrebbero derivare dal non declinare l'offerta.

Inizia a ridere istericamente, il suono riecheggia nel silenzio carico di tensione. Con un gesto fluido, ripone la spada nel fodero dietro la schiena. È in quel momento che tutto diventa chiaro: la condanna di Jari ora è diventata anche la sua.

Poi, interrompe quella risata di colpo e si rivolge daccapo a lui con risolutezza: <<Accetto! Lo faccio perché mi dai qualcosa in cui credere, un senso a questa continua sopravvivenza. Forse questa è l'occasione in cui ritroverò quella me latitante da tanto, troppo tempo.

Questo mio corpo che vedi, é solo un guscio vuoto! >>

Ella sopprime l'ombra di disagio che si era manifestata sul volto al momento di pronunciare quella frase, e con rinnovato vigore avanza di alcuni passi.

<<È giunto il momento di rendere la violenza subita!>> dichiara vendicativa stringendo i pugni.

<<Ti assicuro che ti forniremo tutto il supporto necessario, non è così, Caly?>>
Invocato in causa, l'animale si avvicina, sfiorandole il muso sulla coscia in segno di assenso.

Presa dall'impazienza, Elide chiede: <<Quale strategia adotteremo? Qual è il varco d'accesso a questo luogo funesto? >>

Con uno sguardo che comunica più di mille parole, il reietto la osserva. I suoi lineamenti tesi si distendono lentamente, trasformandosi in un'espressione di calma. Con un movimento deciso, si alza dal suo posto e afferra con una forza impressionante la colonna di tufo che giace a terra, conferendole stabilità e dignità che ritiene le spettino.

Le due grandi chiavi, completamente arrugginite e saldate insieme a formare una X, si staccano dalla loro posizione al centro della croce, anch'essa in ferro, posta su un sostegno ottagonale. Lentamente si sollevano nell'aria, dividendosi e trasformandosi in un bagliore dorato accecante.