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Kacchan...ho bisogno di
aiuto...

Oddio... è un cesso?

No...in realtà credo
tutto il contrario..

Allora è stronzo?

Se solo aprisse
bocca potrei dirtelo

Stai parlando sempre
tu come al solito?

Ma se sto scrivendo
con te!

E quando mai
questo ti ha fermato
da aprire
bocca per ore?

Vaffanculo Katsuki

Uhuuu...
suscettibile nerd?
Magari una
scopata aiuta

Ripeto...questo non apre
nemmeno bocca

Beh...aprila tu no?
Magari gli serve un aiutino........

Ti ho già mandato a
quel paese?

Mmmm...
direi meno del solito...

Inizio a preoccuparmi

Perché mi hai mandato
a "quel paese" meno
volte?

No!! perché questo
se ne sta seduto come
un modello  e sta
sfogliando il menù da
10 minuti!

Modello?
Devo chiedere a Hito di
tenere la bombetta
e venire lì...

Non va bene per i tuoi
modelli... è veramente...
GROSSO!

Uhuuu nerd...
Già a questo punto?

Fanculo Kacchan

Ora ti riconosco...


N:" va un po' meglio?"

La voce del ragazzo di fronte a lui fece sobbalzare Izuku, che quasi lanciò via il cellulare scaraventandolo lontano, ed un dolce sorriso apparve sulle labbra del maggiore

N:" mi rendo perfettamente conto che la situazione sia particolarmente strana... soprattutto per te. Ma se ti può consolare anch'io non sono propriamente a mio agio con questo ed è per questo che ho chiesto a Shouto di farci incontrare in un posto all'aperto e pieno di gente..."

Gli occhi di Izuku si socchiusero, osservando il profilo della mascella dell'albino, per poi tornare con lo sguardo sul menù e scrollare le spalle

I:" in fondo non vedo cosa ci sia di così complicato... Prendilo come un incarico medico e comportati come fai di solito. Io mi adatterò di conseguenza... D'altronde sei qui per farmi un favore e sarebbe scortese, da parte mia, pretendere di rubarti più tempo di quello necessario..."

Le labbra di Natsuo rimasero serrate per qualche secondo, convincendo il minore a sollevare di nuovo lo sguardo, per poi portarsi le mani sotto il mento ed incrociarle per posarci il viso sopra

N:" non so cosa ti abbia detto Shouto ma io di solito non sono abituato a fare sesso a comando... soprattutto con un'altro Alpha... Non faccio parte del programma e mi sembrerebbe quantomeno strano alzarmi di qui ed andare in un albergo con qualcuno che non mi ha nemmeno chiesto come mi chiamo..."

I:" questo non è rilevante ai fini della terapia..."

N:" ah sì?"

La mano di Natsuo si spinse in avanti sul tavolino, scavalcando la birra ormai calda ed il menù del cibo, per sfiorare appena quella del verdino che trasalì su sé stesso tirando immediatamente indietro la mano

N:" beh...credo che questo sia rilevante ai fini del...mmmm... trattamento?"

Izuku guardò quella mano enorme ancora ferma sul tavolo, tenendosi stretta la sua che era stata a malapena sfiorata, mentre l'albino alzava l'altra mano chiamando a sé il cameriere

X:" signore?"

Il volto del maggiore si girò verso il ragazzino, con ancora gli occhiali da sole ad oscurare un pezzo del suo viso, per poi sorridere cortesemente ed allungargli una banconota

N:" sapresti dirmi il posto più romantico che ti viene in mente se pensi a questo paesino?"

Il ragazzino prese la banconota tra le mani, ringraziando cortesemente con un cenno della testa, per poi spostare lo sguardo all'orizzonte ed indicare un punto in mezzo a due colline

X:" c'è una piccola taverna poco distante da qui, a malapena una ventina di kilometri, che ha una buonissima selezione di vini e che prepara ancora piatti fatti in casa... Dal loro giardino si può vedere una visuale di tutto il paesaggio ed è un buon posto dove fermarsi a sorseggiare qualcosa e chiacchierare... Senza contare che hanno un roseto che ha vinto parecchi premi e che circonda la villa di un profumo a dir poco...paradisiaco..."

Natsuo annuì pensieroso, ringraziando il ragazzo, per poi tornare a portare l'attenzione sul verdino che era rimasto in silenzio a chiedersi cosa diamine doveva fare...

Salutato il cameriere Natsuo tornò a posare la mano sul tavolo, con il palmo rivolto verso l'alto, ed a guardare il minore da dietro le lenti scure

N:" sei più tranquillo adesso?"

Izuku annuì appena, rimanendo però comunque rigido e guardingo, per poi mettere una banconota sul tavolo ed alzarsi in piedi

I:" sé è ciò che preferisci faremo così....andiamo?"

N:" siediti..."

Gli occhi del verdino si sgranarono, a questa parola così imperativa, però le ginocchia si piegarono immediatamente rimettendosi seduto e prendendo il menù che gli veniva passato

N:" beviamo qualcosa qui prima...ti va? Così possiamo conoscerci un po' e decidere come muoverci.... "

Un'altra volta fu solo la testa di Izuku a muoversi, mimando un si, ed un'altro sorriso piegò le labbra del maggiore

N:" bene... Io mi chiamo Natsuo ..."

I:"...I-Izuku..."

N:" bene...."

Il corpo dell'albino si sporse in avanti, allungando di nuovo la mano, fino a prendere quella del verdino e sfiorare le dita con la punta delle sue

N:" bene Izuku.... d'ora in poi inizierò a toccarti il più possibile ok? Penso che entrambi abbiamo bisogno di non sentirci più a disagio con questa cosa giusto?... Dopodiché potremmo parlare un po' se ti va... Non sono abituato ad andare a letto con qualcuno che non conosco o a forzare qualcuno a venire a letto con me... Ora ci conosceremo e ci accorderemo per un periodo di...mmmm...8 settimane? Se a te sta bene ci vedremo nei weekend, o nei giorni liberi, e procederemo per gradi finché entrambi non ci sentiremo a nostro agio per passare oltre... Ti sta bene?"

Ancora una volta la testa del verdino si mosse, rispondendo al posto suo, mentre le loro mani si intrecciavano sotto lo sguardo sognante di mezzo bar...

La mano dell'albino scattò di nuovo, richiamando il giovane cameriere, per poi sorridere cortesemente e stringere la presa sulla mano ghiacciata del verdino

N:" cosa vuoi da bere?"

Ed Izuku sospirò, guardando la birra ormai sgasata, per poi indicare il menù e sollevare la testa

I:" un caffè per favore... Nero, bollente e senza zucchero..."

Il ragazzino segnò l'ordine, trattenendosi a stento dall'urlicchiare, per poi sorridere all'albino ed aspettare il suo ordine

Ed entrambi i ragazzi rimasero a bocca aperta, con la penna che quasi cadeva dalle mani del più piccolo, quando Natsuo sorrise di nuovo e si sfilò gli occhiali posandoli sul tavolo..

E piantando quegli occhi dello stesso colore del ghiaccio, in quelli sorpresi del verdino, prima di rispondere al cameriere

N:" per me una cioccolata calda per favore...."

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