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Il collo .. le spalle ...il piccolo incavo posto sul gomito, tra l'avambraccio e la spalla, che veniva toccato dalla punta delle dita...

La parte superiore delle cosce, quando erano seduti nel ristorante a dividere un piatto di pasta, oppure quella sottilissima striscia di pelle che sbucava fuori dalla camicia...proprio sopra l'anca...proprio al di sotto degli addominali alti...

Tutto...tutto ciò che del suo corpo era al di sopra della costrizione dei vestiti era stato trasformato come i tasti di un pianoforte dove le dita spesse, e particolarmente fredde, si soffermavano per pochi secondi proprio come dei leggerissimi petali di ciliegio...

Piccoli tocchi che ,leggeri come un battito di ali, gli facevano percepire continuamente che quella cosa era reale...che quella cosa stava succedendo sul serio...

Gli aveva detto che lo avrebbe toccato continuamente no?
Ed a questo Izuku era preparato..

Ma era preparato più ad un tocco violento...

Aveva immaginato che quelle grandi mani, così bianche, gli avrebbero mostrato ciò che lo aspettava ancor più delle parole o di quelle battute sussurrate nell'orecchio...

Ma quell'alpha continuava a destabilizzarlo, con quei tocchi leggeri, ed ormai aveva avuto quell'accenno di erezione nei pantaloni talmente a lungo che quasi non ci faceva più caso...

No...

Quel ragazzo era al di sopra di tutto ciò che aveva mai fatto o provato...

Quel ragazzo lo destabilizzava , di continuo, alternando parole piene di fuoco a quei tocchi leggeri come un ruscello di acqua cristallina...

Lo intimidiva con quella forza così palese, scolpita in quella carne insieme ai muscoli, e poi lo tranquillizzava con dolci sorrisi o con lo sguardo cristallino...

Si...era destabilizzato Izuku mentre ormai abituato a quei piccoli tocchi, seduti ancora al tavolo in attesa del dolce, non si rendeva neanche conto che erano seduti vicini e si tenevano ormai per mano...

Non si rese conto del braccio dell'albino posato sulla sua spalla né tantomeno delle dita che gli sfioravano la ghiandola, intonsa, continuamente...

Ma di una cosa si rese conto...e se ne rese conto molto bene....

Ogni volta...ogni singola volta che qualcuno si avvicinava a loro, che fosse un cameriere Beta o il simpatico proprietario anziano , l'odore di caffè e zenzero sembrava intensificarsi fino ad avvolgerlo in una nuvoletta invisibile di feromoni...

Lo infastidiva? Si... parecchio...

Ma sapeva fin troppo bene che era intrinseco nella natura di un Alpha, soprattutto se non accoppiato, marcare il territorio con chiunque fosse al loro fianco...

Ma anche lui era un maledetto Alpha no? E nonostante la situazione magari facesse pensare il contrario, visto quello che sarebbero arrivati a fare, quella situazione era fin troppo assurda...

E fu per questo che Izuku iniziò inconsciamente a sfidarlo...

Fu per questo che quando il dolce arrivò servito da un delizioso cameriere Omega , dagli occhi più azzurri del cielo stesso, le labbra del verdino si aprirono nel sorriso migliore che aveva e che la sua mano, liberandosi dalla stretta di quella dell'altro Alpha, si posò su quella delicata del ragazzino che sorrise dolcemente a quel minimo tocco

I:" lavori qui da molto?"

Ed eccoli lì i petali di ciliegio che il verdino tanto amava...

Quel rosa così tenue, e delicato, che sporcava a malapena una pelle altrettanto tenera e delicata...

Il ragazzino annuì arrossendo ancora di più, ma non sottraendosi a quel gesto che non era invadente, per poi sollevare gli occhi color cielo nei suoi e sorridere timidamente

X:" si signore...lavoro qui ormai da quasi due anni..."

Anche il verdino sorrise amabilmente, ignorando lo zenzero che si era fatto più prepotente al suo olfatto, spostando il busto in avanti e sbattendo le lunghe ciglia scure

I:"mmmm...sembri così giovane...quanti anni hai?"

X:" ne ho 19 signore..."

Il ragazzino venne richiamato dal proprietario, per servire delle pietanze ad altri clienti, ed Izuku sorrise tra sé e sé quando lo vide sbirciare verso di lui continuamente...

Era un Alpha no?

Era giusto che l'altro, al suo fianco, capisse che era questa la sua vera natura e che non si illudesse di riuscire a sopraffarlo con quei trucchetti da quattro soldi come il rilascio dei feromoni e quei tocchi delicati...
Ma nessuna reazione provenne dall'albino, che si limitò a mangiare la sua cheesecake con calma ed assaporandola, se non quella di staccare immediatamente le mani da sopra di lui...

Ed anche Izuku iniziò a mangiare il suo dolce, soddisfatto di questa presa di posizione, fino a ritrovarsi a pagare ognuno la propria parte e ad uscire dal ristorante avvicinandosi alle macchine

I:"bene...ti ringrazio per la bellissima serata e ti farò sapere quando sarò disponibile per uscire di nuovo ok?"

Natsuo si accese una sigaretta ai feromoni, inspirandone una lunga boccata, per poi soffiare il fumo davanti a sé creando una spessa nuvoletta grigio scuro

N:" sei sicuro di volerlo fare?"

Le mani del verdino si immobilizzarono con le chiavi della macchina ancora tra di esse, con il piccolo portachiavi fatto dalle manine di Sadiki che penzolava tra indice e medio, per poi sollevare lo sguardo e guardare in faccia quel ragazzo che lo sovrastava di almeno 20 cm

I:" di cosa stai parlando? Siamo qui per un accordo e non sono solito a lasciare le cose per...."

Tum....

La schiena di Izuku che sbatte sul muro del parcheggio, ritrovandosi incastrato tra il cemento e l'altro alpha, mentre il suo viso veniva sollevato a forza fino ad incontrare quelle scheggie di ghiaccio contenute negli occhi dell'albino

N:" non sono solito condividere ciò che è mio...che sia per pochi giorni o per molto tempo.. e se hai intenzione di andare con qualcun'altro,mentre fai questa terapia con me, hai sbagliato completamente persona.... Siamo entrambi Alpha ed entrambi abbiamo avuto precedenti rapporti sessuali con altre persone... Dobbiamo poterci fidare dell'altro non pensi?"

Izuku deglutì a vuoto, sentendo di nuovo i fortissimi feromoni dell'albino avvolgerlo completamente, e le sue iridi color del prato si spalancarono quando vide quel viso avvicinarsi al suo...

Il naso di Natsuo strusciò lentamente sulle sua guancia, sugli zigomi, sulla fronte e poi, sempre lentamente, si spostò verso le sue labbra facendo sollevare il bordo superiore e facendole schiudere come il bocciolo di una rosa

I respiri si mescolarono per qualche secondo, mentre il bacino del verdino faceva un involontario scatto in avanti, ma due mani lo tornarono a bloccare contro il muro mentre un piccolo ringhio risuonava nella notte..

N:" ti conviene non muoverti in questo momento...o potrei decidere che quella scenetta, che hai messo su con il cameriere, mi ha irritato fin troppo..."

La lingua del maggiore sfiorò l'arco di cupido delle labbra di Izuku, che iniziarono a tremare, per poi separarsi di nuovo e tornare a respirare sulla sua bocca

N:" a meno che...non è proprio ciò che vuoi...."

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