Capitolo 30 - Fuga

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*la giornata era stata pesante, tra Lucas che scappa da light, light e Alex che fan"girl"ano su quanto sia fico Lucas, io e fox che facciamo pace e mamma che torna qui ero già stanca, dopo il concerto sono proprio sfinita, alla fine ne Fox ne Lucas si sono esibiti, non sono riuscita a trovare Fox ma sono felice che alla fine nessuno dei 2 se ne vada*
Lucas! Sei sotto la doccia?
... (ho cazzo sono finalmente riuscita a parlargli!) :D
Lucas hai sentito! *entro in bagno non guardando* giuro che non guardo! Riesco finalmente a parlati! *mi rendo conto di non sentire l'acqua scorrere e guardando dentro il bagno mi rendo conto non ci sia nessuno* non è qui?... *guardo meglio la stanza e noto che diverse cose mancano*
*inizio ad avere un pessimo presentimento, vado a bussare nella stanza di fox*
*angelo apre la porta*
Angelo: desy?
Desy: *entro dentro la casa senza nemmeno chiedere permesso e vedendo che la stanza e messa a soqquadro quanto la mia, sento come una pugnalata allo stomaco*
Angelo: desy, fox non e ancora tornato, quando torna ti chiamo non preoccuparti
*annuisco sperando di star solo delirando e che semplicemente fox e Lucas sono molto disordinati, esco al aperto pensando che prendendo una boccata d'aria mi sarei ripresa, fortunatamente non ostante fosse sera si vedeva bene. era tutto illuminato dai lampioni, nemmeno uno di loro lampeggiava, mi sembrava quasi fantascienza.
mentre passavo a zigzag tra loro cercando di calmarmi. Ma passando vicino uno dei cestini della spazzatura calpesto accidentalmente dei cocci di vetro, guardo sotto le mie scarpe e sento un altra pugnalata trafiggermi, erano pezzi di vetro viola, viola come... *senza troppa esitazione frugo dentro il cestino riesumando un paio di occhiali inconfondibili... non potevo crederci... fox aveva buttato i suoi occhiali!?*
*non sapendo cosa fare corro da Alex e busso freneticamente alla sua porta con ancora gli occhiali in mano*
*lei la apre assonata e in pigiama*
Alex: Desy è tardi... Lucas non ti fa ancora dormire
Desy: peggio! Lucas e fox sono scomparsi!
Alex: scomparsi? Ma no, saranno andati a fare qualcosa altro... a quando pare i tuoi sabotaggi avevano funzionato *sbadiglia*
Desy: non li ho sabotati! Non c'ero riuscita, e sono davvero preoccupata, ho trovato questi!
*gli mostro gli occhiali*
Alex: ...quelli sono gli occhiali di Fox?
*inizio a piangere*
Alex: ...sono certa che c'è una spiegazione, probabilmente si sono rotti e li deve sostituire
Sono sicura che fox e Lucas torneranno enero domani mattina per le lezioni
*passano 3 giorni, ma di Lucas e fox nessuna traccia, i loro genitori si sono mobilitati per rintracciali e chiedono a ogni studente se li hanno visti il giorno del concerto, dove e a che ora
Spesso vengono da me e Alex come se in qualità di loro amiche fossimo obbligate a sapere quale fosse il loro piano...
Tutto quello che vorrei ora e semplicemente andare avanti, vorrei non sentirmi come se fossero morti ma il terrore di non rivederli mai più e quasi appurato nella mia mente, ogni volta che torno nella mia stanza la sento vuota, quel maledetto chitarrista che passava ore a suonare anche a tarda notte d'improvviso non lo trovavo più così fastidioso.* *mi siedo sul mio letto e guardò il suo armadio ancora aperto dalla sua fuga, non ho ancora riordinato la stanza, non ne ho avuto la forza... osservo la sua giacca nera ancora nel armadio e mi chiedo... voglio davvero passare il resto degni anni a piangermi addosso Perchè qualcuno mi ha nuovamente abbandonata? Ho vissuto anni della mia infanzia a piangere e stare zitta Perchè qualcuno che amavo era scomparso ...non questa volta, non mi lascerò che riaccada, anche a costo di fingere-*
*prendo la giacca che prima era di lucas e i suoi pantaloni, le gonne non mi sono mai davvero piaciute, la giacca era così pesante che non riuscivo a tenere il maglione in modo ordinato ma poco importa, mi guardo allo specchio vedendo in me quasi qualcosa di nuovo... come se per una volta riuscissi quasi a camminare a testa alta... prendo un paio di forbici vado in bagno. taglio i miei capelli medio lunghi in molto più corti, il taglio era impreciso ma non mi importava, volevo lasciare tutto quello che avevo vissuto prima di questo giorno come un lontano ricordo, d'ora in poi, mi sarei affezionata solo e solamente delle persone che conoscevo già, non mi sarei fidata più di nessun altro, mutismo selettivo o meno.

Arnoc 2.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora