Episodio 2

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<<Sei proprio un capoccione, ascoltami Simo per quanto ti impegni non puoi restare qui chiuso in casa per sempre, devi superarla.. Il mondo va avanti, si evolve!>>

<<Bhe magari il mondo si sbaglia, pensala così>>

Laura sbatte le buste sul tavolo della cucina

<<Stai diventando davvero insopportabile, ti senti quando parli?>>

<<Questo perché non ti stai mai zitta, se taci vedi che non divento insopportabile dici tu>>

Poggia le mani sui fianchi Laura spazientita

<<Bene, allora sai che ti dico? Che da oggi la spesa te la fai da solo!>>

<<Questo lo dici ogni giorno sorellina>>

<<Jacopo non avrebbe voluto questo e tu lo s.. >>

Lancia la chiave inglese in malo modo creando un rumore metallico sul pavimento che fa spaventare nuovamente il povero Muffin

<<Devi smetterla di usare il mio gemello contro di me! È subdolo quello che fai okay!? E poi non cambio idea, se sto qui dentro e anche e sopratutto per lui e tu che sei stata la sua ragazza storica dovresti saperlo>>

Laura tace mettendosi una mano davanti alla bocca e scoppiando a piangere

<<Vaffanculo Simone, sei un vero stronzo quando fai così!>>

Detto questo sbatte la porta alle sue spalle e se ne va

<<Bene, un po' di concentrazione finalment... cos'è questo rumore?>>

Si avvicina alla parete poggiando l'orecchio

<<Sta recitando una poesia? Ma é serio?
Secondo te questo tipo ha tutte le rotelle a posto Muf?>>

<<Miao!>>

<<Lo penso anche io, bella voce però>>

Torna al suo progetto scrivendo appunti sul suo fedele taccuino

<<Si però ora basta, quante né dovrà recitare ancora? Che palle, ora ci penso io a farlo smettere>>

Dall'altra parte  Manuel prende il suo libro di Filosofia iniziando a leggere ad alta voce le frasi dei suoi scrittori preferiti

<<Il cielo stellato sopra di noi
La legge morale dentro di no.. oh che cazzo é stato sto botto?>>

Un rumore assordante di catene e oggetti metallici si fa spazio nell'appartamento rendendolo alquanto sinistro, prende il cellulare in preda al panico

<<Sto cojone de Matteo me deve spiegà perché m'ha scelto na casa co i fantasmi, mo me sente!>>

Ma prima che possa comporre il numero un altro rumore proveniente stavolta dal soffitto inizia a riempire le quattro mura

<<Rispondi cazzo, mo se te trovo, te meno t'ó giuro
Ma ndo m'hai fatto finì stavolta?>>

Gli gioca l'occhio sull'enorme parete verde petrolio di fronte a sé

<<Ma voi vedé che..>>

Tocca il materiale grezzo e poroso al tatto

<<Ma é cartongesso>>

Appoggia l'orecchio sinistro e iniziando a sentire bussare forte si allontana scioccato

<<Oh porca troia! Nun ce resto qua dentro n' solo minuto de più!>>

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