capitolo 1

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Mi presento sono Vanessa ho 17 anni e frequento le superiori faccio economia e diciamo che mi piace molto come materia.
Sono alta ho un fisico normale capelli ricci e niente spero di starvi simpatica.

Di nuovo scuola oggi, che palle, mi alzai decisi di vestirmi con dei panta neri e una maglia bianca e una felpa nera uscita di casa senza aver fatto colazione, mi incontro con le mie amiche e così andiamo a scuola.
Oggi avrei avuto una verifica di italiano, arrivati all'ora tanto attesa cominciai a scrivere nella verifica ma dato che il tempo era poco dovevo andare con il prof nella sua prossima lezione. Appena fini tutta la verifica me ne tornai in classe solo che avevo un po' di mal di pancia ma decisi di resistere anche perché mancava poco alla fine delle lezioni e decisi di andare in bagno che magari dovevo solo cagare.

Nell'ora di economia ci aveva dati degli esercizi da fare e cercai di farli tutti solo che palese erano tutti sbagliati dato che non ero nemmeno concentrata. Andai in bagno, dato che il mal di pancia non voleva saperne di andarsene, bevvi un po' d'acqua mi sedetti e poi decisi di  tornai in classe. Dopo qualche minuto avevo la sensazione di vomitare infatti mi alzai e corsi in bagno a vomitare, appena terminai mi sciacquai la bocca.

La prof mi stava aspettando davanti al bagno dato che non poteva entrare all'interno.
"Vanessa stai bene" mi chiese lei, io annui con la testa appena cercai di camminare mi arrivo una fitta alla pancia che mi fece piegare in due.
Decise di aiutarmi e di portarmi in infermeria. Mi fece sdraiare e mi addormentai, dopo mezz'ora arrivo qualcuno che mi sveglio, era il bidello, che mi diceva che stava per suonare e che dovevo uscire dalla stanza. Tornai in classe la prof mi chiese se stavo bene io li dissi di si.

Preparai lo zaino e con le mie amiche tornai a casa. Arrivata a casa pranzai e decisi di rilassarmi dormendo un po'. Mi svegliai alle 23 cenai con un tost tornai in camera decisi di sistemare lo zaino e preparare i vestiti del giorno dopo.

Il giorno successivo mi alzai alle 6 mi vestii con una gonna e una felpa. Mi incontrai con le mie amiche e andammo a scuola alla prima due ore avrei avuto informatica poi un ora di religione 2 ore di italiano e 2 ore di economia.
In questi giorni mi sentivo un po' giù di morale per diversi problemi a casa però dai si va avanti.

Nelle prime due ore le passai a creare siti (questa materia mi piaceva molto e sapevo che in futuro avrei fatto qualcosa legato a questo). Poi nell'ora di religione decisi di prendere una cioccolata calda e andare in cortile così da prendermi un po' d'aria fresca. Tornai in classe affrontammo 2 ore di italiano che passavano lentissimamente poi ci furono 2 ore di economia, per quello che è successo ieri la prof mi chiese se stessi bene o no, però io annui con la testa. Nella lezione stavamo facendo il bilancio e ad un tratto mi arrivò un messaggio.

Mamiii❤️❤️
Vanessa oggi non tornare a casa non meriti di stare lì, le valigie sono davanti al portone se vuoi vieni a prenderle se non vuoi cazzo tuoi.

Al messaggio dire che sono rimasta sconvolta e dire poco, avevo la testa pesante mi alzai e  la sedia sbatte per terra, tutti si girano verso la mia parte e decisi di scappare e mentre stavo chiudendo la porta per sbaglio la feci sbattere e mentre stavo andando in bagno la prof esce dall'aula e inizio a chimarmi io continuai a camminare ignorandola nel mentre stava passando il prof di italiano mi fermo dal braccio dicendomi che la prof mi stava chiamando; ci raggiunse la prof di economia e mi chiese che cosa era successo io non riuscivo a parlare perfino respirare stava diventando difficile in pratica stavo avendo un attacco di panico.

"Vanessa guardami è tutto ok" mi diceva la prof mi mise 2 dita sotto il mento così da incrociare lo sguardo e  continuo dicendo di inspirare e respirare, Inspirare e respirare con calma.
Il respiro tornò a essere regolato, ora come ora avevo bisogno di un abbraccio o una casa( la mia ironia non finisce mai).
"Ora mi dici cosa è successo Vanessa non ti ho mai visto così che ne dici se ci andiamo a sedere nelle panchine e mi racconti cosa è successo"
"No sto bene torniamo a fare lezione" dissi io
"No Vanessa ora mi racconti cosa succede oppure dico quello che sta capitando alla preside" a quelle parole avevo un po' di paura ma  tanto primo o poi avrei dovuto raccontarli quello che sarebbe successo e magari mi avrebbe pure aiutato. "Va bene li dirò tutto" dissi io
" Prima devo mandare un supplente in classe così che i tuoi compagni non fanno casino infrattenpo ti accompagna il prof nelle panchine se sempre vuoi che ascolti la vicenda" mi disse lei con un tono calmo
" Va bene non c'è nessun problema mi accompagna lui" risposi quasi sussurrando.

Il prof mi accompagnò e ci sedemmo nelle panchine. Erano passati 5 minuti e vedemmo la figura della prof arrivata era una bella donna con le forme al suo posto ed era pure bassa qualsiasi uomo la vorrebbe.
"Vuoi iniziare a raccontare" mi chiese appena si sedette al mio fianco con un tono dolce.

Feci vedere il messaggio che era arrivato da mia madre loro erano rimasti abbastanza scioccati il prof di italiano disse che magari volevano farti uno scherzo e di provare a chiamarli i tuoi genitori.
Io risposi dicendo "Non ci avevo pensato ora provo a chiamarli" dopo diversi squilli rispose io mi alzai e le disse

inizio  telefonata
Vanessa: Mamma il messaggio che mi hai mandato era uno scherzo vero?
Mamma: No non lo era non ti abbiamo mai voluto sei solo un fottuto errore nato per sbaglio.
Vanessa: Come puoi fare questo a tua figlia?
Mamma: posso eccome proprio come ti ho messo al mondo ti posso togliere la vita
Vanessa: mamma basta! Mi stai facendo male!
Mamma: non me ne frega un accidenti ora non provare più a chiamarmi che stai tranquilla che non ti risponderò mai più.
Fine telefonata

Aveva riattaccato la chiamata i professori avevano sentito tutto io rimasi un po' scioccata ma da una parte me l'aspettavo che non era uno scherzo
La prof prese parola "Vanessa mi dispiace quello che è successo ora ce ne occuperemo noi stai tranquilla non dormirai per trada se hai bisogno di parlare con qualcuno c'è lo sportello dello psicologo" io la ringraziai e lei decise di abbracciarmi era un amore troppo carina.

QUI È GIUNTO IL TERMINE DELLA FINE DEL PRIMO CAPITOLO SPERO CHE LO APPREZZERETE E NIENTE VI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO. ❤️❤️

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