capitolo 6

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Dopo una giornata passata a scuola decisi di fumarmi una siga, ovviamente i miei non lo sapevano, ma in realtà non era una dipendenza la mia la fumavo quando avevo voglia non sempre.

Oggi avevo deciso di fumarmela anche perché era passato mese esatto da quando i miei mi hanno abbandonato.
Decisi di mettermi un pantaloncino e un top con una felpa sopra, il mio paccato di siga e andare ad un parchetto nascosto che loro non conoscevano.
"Vanessa anche tu qui a fumare" chiese il mio amico Francesco
"Eccerto oggi è passato un mese da quando mi hanno abbandonato" dissi io in modo freddo, presi la siga, l'accesi, e me la fumai.

Appena finita la prima, continuai con le altre e ne Fumai 5 circa.
"Vanessa ora basta che ne hai fumare abbastanza" disse lui
"Sisi tranquillo questa è l'ultima" dissi io fumandone l'ultima.
"Mi raccomando tienilo nascosti sto pacchetto, prova sola a fottermene una e vedi" dissi io

Andammo in un ristorante, mi lqvai i denti presi un cicca così che sarebbe scomparso l'odore di fumo dalla mia bocca.
Mangia qualcosa li uscita, spruzzai un po'di profumo così non si sentiva più l'odore.
"Si sente che ho fumato?" Chiesi io
"No tranquilla non si sente nulla solo che hai fatto il bagno del profumo" disse lui
"Va bene d'accordo adesso che siamo arrivati a casa devo salire ciaoo" dissi io"
"Ciao alla prossima" disse lui
"Eccomi sono tornata" dissi i
"Con qui sei stata " chiese mio padre
"Con un amico" dissi io
"Che avete fatto?"
"Ha noleggiato una bici e abbiamo fatto un giretto e siamo andati in un ristorante a mangiarci qualcosina" dissi io sperando che non avrebbe più fatto nessuna domanda.
"Va bene d'accordo, sbrigati a cambiarti così ceniamo" disse lui
"Va bene" dissi io
Andai in bagno, aprii il getto d'acqua mi feci una doccia veloce, mi cambia e andai a cenare.

"A scuola come va con le altre materie?" Chiese mia madre
"Apparte che tu sei la mia professoressa quindi sai come vado a scuola, sto cercando di fare arrivare tutte le materie al 9" dissi io.
"Ah hai ragione l'avevo già dimenticato, va bene allora mi raccomando continua così eh" dissi lei
"Sisi tranquilla continuerò così" dissi io
Finimmo di cenare e mio padre mi chiese se volevo stare sulle sue gambe, io accettai mi misi subito la a cavalcioni posai la mia testa sul suo petto mentre lui mi accarezzava i capelli amavo quando lo faceva, mi faceva sentire importante.
"Ti piacciono ste coccole" chiese lui, io annui con la testa e lui disse
"Voglio sentirtelo dire"
"Le adoro"  dissi io

"Eccomi ho finito tutto per domani cerco che fare la professoressa di diverse classi non è semplice" dissi mia madre
"Menomale che non lo sono io"disse lui

"Vanessa ti trovi bene qui?" Chiese lei
"Ma certo che domande mi trovo molto bene" dissi io
"Domani dovrai venire in tribunale per accertarlo così sarai ufficialmente nostra figlia" disse lei
"Certo non c'è nessun problema dirò quello che penso" dissi io
"È cose che pensi" chiese mio padre
"Che siete 2 persone fantastiche, che sono fortunata ad avervi mi siete stati molto d'aiuto, vi voglio un sacco bene mi avete fatto imparare a cadere e a rialzarmi, ogni volta che avevo bisogno di qualcosa voi mi porgevate la mano e mi aiutavate" dissi io con la voce spezzata
"Amore ti vogliamo tanto bene anche noi, sei fantastica, abbiamo fatto la scelta giusta ad addottarti ti amiamo sei il nostro orgoglio, siamo molto fieri di te" disse mio padre

A questa parole scoppiai a piangere non le avevo mai sentire prima d'ora manco dai miei ex genitori, mi accarezzavano la schiena per calmarmi e infatti funzionò mi calmai e mi addormentai sulle sue gambe.

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