Odessa non era riuscita a coricarsi ed era tornata in cortile. La brezza del mare le ricordava le parole di Aaron: davvero la laguna odorava di morte. Nefasti pensieri l'agitavano. Nel buio, vide un'ombra poggiata ad una colonna del cortile. Era il cuoco. L'uomo volse lo sguardo verso di lei per un solo istante.
Odessa, incuriosita, lo avvicinò.
«Non dormite?» le chiese l'uomo.
Odessa scosse la testa e fece per ritirarsi.
«Potete rimanere» sussurrò, «se vi va».
La donna non voleva restare sola con i suoi travagli. Si intrattenne, cercando di scorgere il profilo del mare all'orizzonte. Un brivido la fece tremare.
«Avete freddo?»
Il cuoco si tolse la vecchia giacca. «Posso?»Odessa annuì. Con dita delicate e sicure, gliela appoggiò sulle spalle e allacciò il primo bottone sotto il collo.
La nutrice arrossì e abbassò lo sguardo. «Forse, c'è una donna che avrebbe da dissentire...»
«No, non c'è. Non in questa vita.»
«Mi spiace. Io... »
«Morì di parto. Primo figlio. Persi tutto. Così volle il destino.»
«Ma siete ancora abbastanza giovane per riprendervi», mormorò poco convinta.
«Anche voi.»
«Io?»
«Sì.»
«Io non sono più donna da figli. Non servo a molto, oramai.»
«Io non sogno più figli. Ma vorrei una compagna fedele e sincera. Ho lavorato abbastanza da prender casa, se trovassi qualcuno che ne avesse cura.»
Odessa sorrise. Era tanto che non si sentiva così: come una sciocca fanciulla alle prime armi.
Anche Aaron sorrise. Impacciato, le prese le mani tra le proprie e le portò alle labbra. Le baciò. Vi appoggiò la guancia ruvida e chiuse gli occhi: «Prendetemi e farete di me un uomo felice, come io farò con voi. Questo vi prometto.»
Odessa ruotò i palmi e prese il suo volto tra le mani. Aaron la guardò.
Con gli occhi velati, la nutrice sussurrò commossa: «Non ho altro da darvi se non ciò che avete di fronte. Quale uomo vorrebbe una sposa avvizzita?»
Aaron le mise una mano sulle labbra. «Shhh. Non aggiungete altro. Ciò che vedo, è ciò che voglio.» Avvicinò il volto al suo.
Odessa sussurrò: «Vi ho cercato una vita intera».
«Mi avete trovato», rispose lui. Posò le proprie labbra su quelle caste di lei, che vibrarono al tocco.
Fu in quel preciso istante che furono interrotti dalle urla di una donna.
Era Riccadonna che, affacciatasi da una finestra del corridoio, li aveva visti.«Alle stalle!» gridava. «Alle stalle, vi prego. Portatela via! Il duca è impazzito!»
Aaron e Odessa si guardarono. Il terrore attraversò i loro pensieri e rammentò loro i tarocchi. Con il fiato corto, raggiunsero le stalle. Una donna era piegata sul poggiapiedi di una carrozza pronta a partire.
«O mio Dio! È Medea» sfuggì a Odessa.
Lei si voltò, con le pupille dilatate e lo sguardo annebbiato dalla debolezza.
«Vi prego, pensate al bambino...».Le ultime forze l'abbandonarono. Aaron fece appena in tempo a sorreggerla.
«Stendetela nella carrozza. Presto!» ordinò Odessa, che l'aveva vista nascere e non voleva perderla.
L'uomo obbedì e poi scese a ritroso. Ingiunse le mani mentre, vinto dai ricordi, tremava come una foglia.Odessa pose i gomiti sul ventre rigonfio e spinse verso il basso con tutta la forza della disperazione che l'attanagliava. La donna non si smosse, come fosse una bambola di pezza. Ma un vagito riempì l'aria di vita.
«Un maschio», annunciò Odessa in lacrime. Con una mano scosse la fanciulla. «Svegliatevi, piccola mia. Dovete dargli un nome!»
A Odessa parve di vedere un sorriso brillare su quelle labbra di cera.
Ma poi, ripensandoci in seguito, non ne fu più tanto sicura.
Tutto successe così in fretta. Il duca giunse correndo. Urlava contro il bambino, come fosse una sua proprietà. Aaron lo affrontò. Ma lui era forte, come solo un folle può essere. Roberto si mise dinanzi ai cavalli per spaventarli con il candeliere e dare fuoco alla carrozza. Allora il cuoco saltò a carretta e incitò le bestie, che lo travolsero nella fuga.
Il piccolo Lorenzo Minico, nato in una notte d'estate, come una stella caduta tra le braccia di Aaron e Odessa, fu il loro più grande desiderio realizzato.
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Lorenzo Di Minico
Short StoryMetà XVII° sec. d.C. Riccadonna è cresciuta, in età e bellezza. Lei e la fedele nutrice Odessa affrontano un lungo viaggio per andare a trovare Medea e il marito, l'oramai Duca Roberto Barozzi, a Venezia. L'accoglienza è piena di riguardi ma stranam...