mondiali

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sono prevedibile? probabile. vi lascio una stupidaggine che ho scritto solamente per parlare dei mondiali (e perchè mi mancano i simone e manuel di quarto tempo).
questo è per alessia che voleva sapere come stessero.
bacetti.
cinzia


Sono passati trent'anni dall'ultimo mondiale in Italia, i tifosi fremono e la squadra pure. Dopo anni di sacrifici, impegno e sudore, i giocatori sono pronti per dimostrare al pubblico di casa che valgono. La città è decorata da bandiere tricolori, in ogni angolo c'è un cartellone con la mascotte che invita tutti a sostenere la squadra, le persone sono sempre di più e da ogni parte d'Italia e del mondo.
L'atmosfera è pazzesca, la città è in festa e fuori dalla Sparkasse Arena c'è la FanZone con un sacco di attrazioni e musica dal mattino alla sera.

Manuel è teso, negli ultimi giorni è anche particolarmente silenzioso infatti Simone non insiste e non lo disturba, sa che ha bisogno di concentrazione.

Arrivano entrambi allo stadio, il capitano si dirige negli spogliatoi e il fidanzato inizia subito a preparare ciò che gli servirà durante la partita.
Indossa il pass al collo per accedere a bordo pista e sistema con cura le macchine fotografiche, il mac e l'Iphone. Lo stadio lo conosce bene, da quando la sua vita e quella di Manuel si sono incrociate, è diventata la sua seconda casa, però in occasione dei mondiali, il palazzetto, si è fatto ancora più bello se possibile, e non vede l'ora di vederlo gremito di gente.

A bordo campo le squadre iniziano il loro riscaldamento a secco, Simone ne approfitta per fare qualche scatto da postare sui social, mentirebbe se dicesse che non ha un soggetto preferito da immortalare, ma deve dare il giusto spazio a tutti.
Prima che ritornino nello spogliatoio però, Manuel si avvicina al fidanzato «M'o dai un bacio portafortuna?» Simone ridacchia, poggia la macchina fotografica accanto a lui e posando le mani sulle guance altrui gli lascia un bacio sulle labbra «buona fortuna, amore».

Per Manuel e i suoi compagni la tensione è alle stelle, per la prima volta avranno parenti e amici a sostenerli sugli spalti ad un mondiale e la paura di fare brutta figura è davvero tanta. Si sono allenati al meglio, hanno cercato di dare il massimo negli ultimi allenamenti ed ora non gli resta che scendere in campo.

Gli spalti si stanno riempiendo quando scendono sul ghiaccio per il riscaldamento pre partita, le bandiere tricolori sono in ogni parte, gente con striscioni, il viso pitturato, trombette, tamburi. È tutto pronto per fare casino, come se fosse una grande festa, nello stadio risuona la musica mixata dal DJ e tutti si preparano al fischio d'inizio.

Una volta terminato il riscaldamento e sistemato il ghiaccio, le squadre entrano, quando è il momento dell'Italia si solleva un boato incredibile, Manuel sente il cuore scoppiare, è felice. Le squadre si salutano sollevando la stecca verso l'alto, poi ognuna si raduna attorno alla propria porta per l'urlo d'incitamento.

Manuel ne approfitta, in quanto capitano, per prendere la parola
«Giochiamo in casa, siamo a casa nostra, abbiamo il vantaggio del pubblico a nostro favore, vi dico solo: diamo il massimo e godiamocela!» al termine tutti urlano il loro motto e si sistemano per l'inizio della partita.

Manuel si posiziona a centro campo per l'ingaggio di inizio, nel palazzetto cade un silenzio inusuale e dopo il fischio dell'arbitro inizia ufficialmente la partita e il mondiale sul territorio casalingo.

Simone finalmente può rilasciare la tensione, continua a lavorare scattando e filmando attimi di questa incredibile partita, tutti sanno che non è una partita facile, ma lo spettacolo è assicurato.

Durante i powerbreak il corvino cerca di intercettare lo sguardo del fidanzato, non sempre ci riesce, ma quando ce la fa gli fa un occhiolino che scatena il sorriso dell'altro. È un po' il loro modo di comunicare in queste situazioni.

Alla fine del terzo tempo il punteggio è sul 2-2, ma la partita non può terminare in parità perciò si proseguirà all'overtime.

Prima di iniziare il tempo supplementare, però, le squadre hanno un momento di pausa, e mentre il pubblico si diverte con la KissCam, loro si siedono in panchina ascoltando le direttive del coach.
Simone non perde tempo e scatta incessantemente ogni espressione dei giocatori: chi beve, chi si asciuga il viso con l'asciugamano e chi... gli fa un occhiolino, ovviamente il protagonista è il suo fidanzato che lo fa ridere di gusto.

Inizia l'overtime, in campo ci sono solamente tre giocatori per ogni squadra più il portiere, l'arbitro fischia e la tensione sale, a nessuno piace il tempo supplementare perchè chi fa goal vince e finisce la partita, nessuna occasione di recuperare.

Manuel prende il disco a centrocampo, avanza leggermente e lo passa a Luca, si posiziona davanti alla porta e dopo aver ricevuto nuovamente il disco, tira. GOAL!

La prima partita del mondiale è vinta, lo stadio esplode in un boato, i giocatori si riversano in pista per festeggiare e Simone dopo un attimo di euforia riprende il suo lavoro scattando e filmando questi momenti.
Non riesce a trattenere la gioia, infatti abbandona la macchina fotografica sul tavolino con il resto dell'attrezzatura e si affaccia in pista.

Mentre tutti sono impegnati a festeggiare, le squadre si sistemano una di fronte all'altra, prima dell'inno premieranno il miglior giocatore di ogni squadra.

«Per l'Italia non possiamo non premiare colui che ci ha portato alla prima vittoria del mondiale in casa: Manuel Ferro!» il pubblico urla e Simone si sente così fiero del suo fidanzato, lo guarda ritirare il premio e si emoziona quando il ragazzo lo solleva in direzione della sua famiglia. Manuel ringrazia e saluta, poi porta l'oggetto al sicuro in panchina dove Simone lo sta aspettando. Si scambiano un sorriso veloce che però a loro basta per sentire le farfalle nello stomaco, poi Manuel torna dai compagni e finalmente nello stadio risuona l'inno italiano.

Il capitano si guarda intorno e vede tutti cantare a squarciagola con la mano sul cuore, gli viene la pelle d'oca, per lui quel momento è sempre emozionante.

Dopo i saluti al pubblico, è il momento per Manuel delle interviste, infatti si dirige verso i giornalisti che lo stanno aspettando.

«Come ti senti Manuel, sei felice?»
«Molto, è molto emozionante»
«Cosa c'è di diverso questa volta?»
«Eh, giocare davanti al proprio pubblico è la cosa più bella del mondo, ti da una forte carica» «Hai segnato il gol della vittoria, a chi lo dedichi?»
«A nessuno in particolare, sono contento però che la mia famiglia fosse sugli spalti a sostenermi, quindi sì, potrei dedicarlo a loro che non mi hanno mai impedito di credere in questo sogno»

Manuel congeda i giornalisti e finalmente riesce ad infilarsi nel tunnel che porta agli spogliatoi, ma si sente afferrare un braccio e tirare verso una porta
«Ma che-»
«Zitto»
«Simò? Che facciamo nel magazzino?»
«Posso congratularmi con te?» il capitano ridacchia
«Lo potevi fà pure fuori»
«Non m'andava»
«Vabbè, quindi?»
«Sei stato bravissimo» Simone non si dilunga più di tanto e provvede subito a baciare il suo fidanzato che non aspettava altro.

«Comunque puzzi»
«Eh amore mio, ho appena giocato tre tempi più uno, non posso profumà de lavanda» i due ridono, questo non cambierà mai tra loro. La costante voglia di ridere insieme ed essere amici prima che amanti è la forza del loro rapporto.

«Vai a lavarti, io sistemo le mie cose e ti aspetto all'uscita» «Va bene, che facciamo stasera?»
«Pizza e film?»
«Pizza e film.»

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 09 ⏰

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