CAPITOLO 1 - CONVOCAZIONE

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È passato un anno da quando gli alunni della Yuei sono diventati dei Pro Hero.

Ognuno di loro ha intrapreso la propria carriera in modo diverso, anche se non si sono mai veramente persi di vista, essendo che di tanto in tanto fanno delle collaborazioni tra le varie agenzie.

Deku, l'hero numero uno in classifica, ha deciso di collaborare con l'agenzia di Endeavor assieme al suo migliore amico Shoto, mentre Dynamight, secondo in classifica e spirito libero, a volte collabora con le agenzie che chiedono il suo aiuto, ma per la maggior parte del tempo lavora per conto suo.

Una sera, mentre il biondo stava tranquillamente guardando la tv, gli arrivò un messaggio sul cellulare.

<< Domani mattina ore 8.00 in ufficio da me per una missione importante! Endeavor. >>

Katsuki sbuffò e lanciò il telefono sul divano. Quando Endeavor chiedeva la sua collaborazione, era per qualcosa di grosso.

- Ah che palle! Non può chiedere a qualcun'altro? -

Andò in cucina a prepararsi la cena e intanto pensava di cosa potesse mai trattarsi. In quel periodo giravano moltissime bande di villan, ma erano tutte ben sorvegliate anche dagli hero più semplici.

Decise di cucinare lo shabu shabu, piatto a base di carne di manzo tagliata a fettine e cotta brevemente nel brodo dashi insieme alle verdure. Visto che era inverno, qualcosa di caldo ci stava benissimo, anche se lui il freddo lo sopportava più che bene.

Finito di cenare e di rassettare tutto, prese in mano il telefono e mandò un messaggio a Kirishima.

<< Ohi capelli di merda! Ci sei anche tu domani dal rompi palle di Endeavor? >>

Non attese molto che gli arrivò la risposta del rosso.

<< Sera anche a te Bakubro! No, domani sono di ronda con Denki. p
Perché? >>

<< Perché mi ha convocato urgentemente alle 8.00! >>

<< Sei stato convocato solo tu? >>

<< E che ne so, lo conosci! È telegrafico quando scrive. >>

<< Vero! Ascolta, io ora vado a cena con Mina. Tienimi aggiornato ok? >>

<< Si va bene.>>

<< Ciao bakubro. >>

Il biondo spense il telefono e sospirò. Sperava solo di non dover far squadra con il bastardo a metà.

Nonostante negli anni siano riusciti a trovare un loro equilibrio per andare più o meno d'accordo, fare una missione assieme era un pò pesante.

Riaccese la tv e cominciò a fare zapping tra un canale e l'altro, ma non trovando nulla di suo gradimento, la spense.

Ormai si erano fatte le 22.30, così decise di farsi una doccia e andare a dormire, dato che l'indomani si sarebbe dovuto svegliare presto.

Anche in pieno inverno aveva preso l'abitudine di dormire solo in boxer e un lenzuolo leggero a coprirlo nell'eventualità sentisse freddo. Così non perse tempo e una volta uscito dalla doccia, si stese nel letto puntando la sveglia sul cellulare alle 7.00. Gli sarebbe bastata una colazione veloce e sarebbe stato pronto per iniziare la giornata.

La notte trascorse come tutte le altre da anno a quella parte, ovvero si svegliava spesso, ma ormai c'era abituato ai risvegli notturni, i suoi erano diventati ormai dei micro sonni intervallati tra di loro. Era da molto che non riposava come necessitava il suo corpo, ma non ci faceva nemmeno più caso. Tra le ronde notturne e gli impegni giornalieri non aveva tempo per riflettere sulle reali motivazioni.

SOTTO COPERTURADove le storie prendono vita. Scoprilo ora