CAPITOLO 7 - AL PORTO

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Katsuki continuava a guardare l'orologio ma il tempo sembrava non scorrere mai.

Sarebbe voluto correre direttamente al porto e mettere a fuoco e fiamme ogni cosa pur di salvare il nerd ma purtroppo gli ordini imposti da Endeavor erano chiari, lui avrebbe dovuto comportarsi come se non sapessi nulla e procedere con la messinscena del cliente "voglioso".

Il nervoso si stava accumulando in maniera spropositata tanto che aveva praticamente bruciato l'intera copertura del volante a forza di torturarlo e sfogarsi su di esso con delle piccole esplosioni.

La tentazione di sfondare la porta di quel dannato locale e far esplodere tutto era davvero davvero tanta, se fosse successo qualcosa al verdino non se la sarebbe mai perdonato sopratutto perché sin da piccolo si era ripromesso di proteggerlo e tenerlo al sicuro finendo poi però per diventare lui stesso il suo aguzzino.

"Troverò un modo per farmi perdonare davvero Deku! Te ne ho fatte passare tante ma solo ora mi rendo conto di cosa tu sia veramente per me e te lo voglio dire quindi resisti ok? Io sto arrivando." Pensò dentro di sè il biondo andando a prendere il telefono del verdino. Quando vide come lo aveva registrato in rubrica sorrise, c'era un cuore con delle piccole scintille e il suo soprannome.

- Dio santo nerd...perché solo con te anche una piccola cavolata mi fa battere il cuore? -

Rimise via il telefono e cercò di rilassarsi pensando ai momenti passati con il verdino e sperava con tutto il cuore che il suo amico stesse bene.

Ormai l'orario di apertura si stava avvicinando e le mani prudevano per prendere a pugni quella faccia di merda di Tobita e il suo pupillo Kai.

Si ripromise che appena il nerd fosse al sicuro li avrebbe fatti saltare in aria tutti per quello che avevano fatto a quei ragazzi costrengendoli come animali a concedere il loro corpo.

Il suo telefono squillò e quando vide che era il bastardo a metà sbuffò, con gli anni il loro rapporto era migliorato ma non aveva mai mandato giù il legame speciale che aveva instaurato con il nerd, era diventato il suo migliore amico ma a lui qualcosa diceva che quel bicolore avesse avuto una cotta per il verdino ai tempi della scuola e il fastidio gli ritornò prepotente al solo pensiero che lo avesse anche solo abbracciato in modo amichevole.

- Cosa vuoi Bastardo. -

- Sapere dove sei Bakugo. -

- Dove vuoi che sia? Fuori dal locale in attesa che apra. -

- Non fare di testa tua ok? Segui il piano. -

- Appena esco da quel locale io vado direttamente al porto e non me ne frega un cazzo di quello che volete voi. -

- Devi aspettare noi. -

- Col cazzo! Io mi vado a riprendere il nerd. -

Ci fù un momento di silenzio dove nessuno dei due parlò. Katsuki si rese conto troppo tardi di aver espresso in parole i suoi pensieri e Shoto era troppo sconvolto per dire qualsiasi cosa.

- Mh...il grande Bakugo è in apprensione...allora ci tieni ad Izuku eh? -

Il biondo non disse nulla per un pò perché si stava immaginando il bicolore con un espressione da ebete dipinta sul viso.

- Non sono affari che ti riguardano. -

- Se si tratta del mio migliore amico sì. -

- Perché hai ancora una cotta per lui bastardo eh? -

Nuovamente silenzio.

- Se ti riferisci ai tempi della scuola non posso negare che Izuku mi attirava ma...a lui è sempre piaciuto un'altra persona. -

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