2. bagno

175 4 0
                                    

Era l’una di notte, mi svegliai a causa di uno dei miei soliti incubi, una volta mi lamentavo perché non facevo sogni, ora vorrei solo non fargli, per fortuna non feci casino nel mio risveglio, almeno non avevo interrotto il sonno ai miei compagni di stanza, Ron e Neville.

Restai a guardare il soffitto per non so quanto tempo, poi decisi di andare a prendere una boccata d’aria quindi mi alzai e uscii, non sapevo bene dove andare quindi camminai a zonzo, so che era rischioso ma non credo che se qualcuno mi avesse beccato mi avrebbe detto qualcosa, vantaggi del salvatore eh? lo odiavo ma dovevo ammettere che era comodo.

Nessuno ancora mi aveva beccato, strano ma meglio così, camminai fino a che non sentii un rumore, subito tirai fuori la bacchetta, ormai era diventato come un’impulso, il che era alquanto triste.

Piano piano riuscii a capire che il rumore proveniva dal bagno de…il bagno in cui avevo….scacciai subito quel ricordo ed mi avvicinai alla porta, era come tempo prima, io fermo sulla porta e Draco Malfoy che piangeva davanti allo specchio, però stavolta non alzò lo sguardo, almeno fino a che io non lo chiamai.

-Malfoy…- dissi con una voce mista tra la confusione e la paura per il ricordo che riaffiorava nella mia mente.

Lui si girò di scatto, io avevo fatto qualche passo verso di lui, eravamo a qualche metro di distanza, ma uno di fronte all’altro, lui si girò e lo vidi tentare di fare una faccia seria e arrogante.

-pott..- si fermò, guandò in basso e la sua faccia ritornò come spaventata, vidi una lacrima che probabilmente stava provando a trattenere cadere e rigare la sua guancia per la paura, ma paura di cosa? in quel momento ero confuso, seguii il suo sguardo e notai che stava guardando la mia mano, avevo la bacchetta praticamente puntata su di lui salda sul palmo, in quel momento non sentii più nulla e la bacchetta cadde a terra.

-sc..scusa, non volevo-

-lascia stare Potter, non importa- disse lui voltandosi ancora una volta, non so perchè ma mi sentii come se dovessi dire qualcosa quindi iniziai.

-che cos’hai?-

-perchè vuoi saperlo, vuoi avere un motivo per umiliarmi per caso?- disse lui mentre si asciugava una lacrima ancora fera a metà guancia.

-no! eri tu che lo facevi cosa c’entro io adesso?-

Lo sentì emanare una risatina, non so perché ma ne fui felice, era una di quelle risatine isteriche ma vere, una di quelle fatte in un momento in cui è difficile farle uscire, una di quelle che conoscevo bene.

-beh, non posso darti torto- disse Malfoy guardando per terra.

-quindi?....perchè stai male?-

-dirtelo non cambierebbe niente-

Non potevo dargli torto, però avrei voluto saperlo, anche solo per dargli un consiglio, ma lui iniziò a camminare verso la porta, poco prima che uscii si girò, mi guardo negli occhi e disse..

-comunque, so che suona ridicolo ma grazie-

-per cosa?- gli risposi abbastanza confuso

-per avermi salvato, nella stanza delle necessità-

-ho solo ricambiato il favore, da villa Malfoy-

Lui sorrise e anch’io, poi si voltò e se ne andò.

Suonerà male ma ero felice di averlo incontrato, d'altronde era solo un ragazzo come me, al quale sono successe cose che non voleva.

Mentre pensavo questo ritornai nel dormitorio ignorando la signora grassa che mi chiedeva come stavo e allo stesso tempo mi sgridava perché ero uscito a quest'ora, entrai e andai a dormire, facendo in modo che nessuno mi sentisse.

DRARRY- Cos'è davvero l'amore?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora