16. villa Malfoy

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-Ciao amici, ci vediamo! vi scriverò promesso- dissi io salutando i miei amici poco prima che si materializzassero via.

-Andiamo?- chiesi vedendo Draco fermo in mobile

-si si…sto portando Harry Potter a villa Malfoy…mio padre mi avrebbe ucciso per questo-

-Beh credo che avrebbe ucciso prima me’- scherzai io per tirarlo un pò su di morale.

Iniziammo a ridere e poco dopo Draco mi porse la sua mano così da potermi smaterializzare con lui, senza farlo aspettare la strinsi e un brivido percorse la mia schiena, era come se un’ondata di calore mi avesse percosso il corpo, forse perché stavo per incontrare la madre di Draco civilmente? beh credo proprio di si, non ci sono altre spiegazioni plausibili.

Trattenni il fiato e in un’attimo ci ritrovammo davanti all’enorme portone della villa, avevo un brutto ricordo di quella casa ma sapevo che ora la situazione era diversa.

Draco aveva ansia ma provava a nasconderla con la sua solita maschera da “sono il re del mondo” che per fortuna con me’ non indossava quasi mai.

Una volta bussato vidi Narcissa aprirci, un sorriso smagliate comparì nel volto della donna appena incrociò gli occhi del figlio.

-Hey entrate entrare forza- disse lei molto eccitata.

Una volta entrati lasciammo le valige agli elfi e io iniziai a guardarmi intorno, quella villa, una volta cupa e triste era totalmente diversa, piena di decorazioni e luci natalizie, ovviamente però teneva sempre la sua solita eleganza.

-oh Draco, come stai- chiese lei fermandosi di fronte a lui, il quale era evidentemente smarrito, non sapeva come comportarsi.

-ehm…bene madre, va tutto bene- disse tenendo la sua solita postura.

Narcissa andò verso di lui e lo abbracciò, Draco era confuso, probabilmente non credeva che quel momento fosse reale, forse si aspettava che sua madre fosse rigida come sempre, forse credeva si fosse fermata ai tempi della guerra.

Vidi Draco sciogliersi in quell'abbraccio e ricambiarlo con felicità.

-chiamami mamma ti prego- disse lei con le lacrime di felicità agli occhi, lui acconsentì con un movimento di testa e un sorriso, poi si girò e mi guardò.

-Mamma ehm, beh non serve che vi presenti giusto?-

Narcissa venne verso di me’, non sapevo bene cosa fare ma continuai a sorridere, forse era il mio modo di fare quando sono agitato.

-Buongiorno signora, sono davvero felice di conoscerla-

CAZZO HARRY CHE FAI, SONO UN COGLIONE, CHE STO DICENDO??? 

Lei però sorrise il che mi fece calmare, almeno un pochino.

-anch’io sono felice di conoscerti, quindi, tu e mio figlio siete amici eh?-

disse sempre sorridendo mentre camminava verso il salotto.

Qui vedendomi imbarazzato prese la parola Draco.

-si, abbiamo fatto amicizia a inizio anno- disse sorridendo, ero felice che lui lo fosse, sono sicuro che queste vacanze sarebbero state molto belle.

Mentre pensavo questo io e Draco ci sedemmo sul divano e Narcissa su una poltrona di fronte a noi.

-Beh e come è successo? non dico che non sia giusta la vostra amicizia, ma fino a poco fa vi odiavate, come vi siete trovati?-

Draco restò in silenzio, la storia iniziava con la punizione e probabilmente lui non sapeva se avrei voluto parlarne, quindi presi la parola io.

-Beh io il secondo giorno di scuola ho fatto a pugni con un ragazzo, solo che….non sono riuscito a trattenermi, la preside come sorta di punizione mi ha fatto stare due settimane con Draco, praticamente costretti a fare tutto insieme e in verità fin dal primo giorno siamo andati d’accordo, ho capito che non era il ragazzo arrogante che vedevo nei corridoi gli anni precedenti- dissi sorridendo.

Parlammo ancora molto in salotto, altrettanto a cena, tutto fu molto tranquillo e divertente almeno fino a che non arrivò l’ora di allenarsi col Patronus.

DRARRY- Cos'è davvero l'amore?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora