capitolo 9

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L'aria era frizzante e luminosa mentre ci dirigevamo verso la Stamberga Strillante, con la porta di ferro arrugginita che incombeva davanti a noi come un faro di avventura. La mano di Mattheo si unì alla mia, i nostri passi furono leggeri e pieni di anticipazione. Questa data, pianificata in segreto, rappresentava una tregua dall'oscurità che gravava su di noi.
"Sei pronto per questo?" chiesi, con la voce appena al di sopra di un sussurro.
I suoi occhi incontrarono i miei, un lampo di malizia brillava nelle loro profondità. "Più pronto che mai", rispose, con un sorriso contagioso.
Entrammo e l'odore di muffa dell'edificio abbandonato lasciò il posto al calore della nostra presenza. "Spero che ti piaccia quello che ho preparato," disse Mattheo, indicando il centro della stanza dove era apparecchiato un tavolino con candele e un piatto di cibo.
"È perfetto," dissi, con il cuore gonfio di gioia. "Grazie."
Lui alzò le spalle, le sue guance arrossirono leggermente. "Sto solo cercando di rendere speciale questa serata."
Mentre mangiavamo, le risate riempivano la stanza, scacciando i fantasmi che infestavano la Stamberga Strillante
La nostra conversazione è fluita senza sforzo, condita da risate e ricordi condivisi. "Ricordi quando eravamo entrambi in punizione e hai provato a trasformare la mia penna in un serpente?" lo presi in giro, mentre mi scappava una risatina.
"Oh, è stato geniale," ribatté, con un sorrisetto all'angolo della bocca.
"Ha quasi funzionato."
Scossi la testa, fingendo disapprovazione. "Come pensavi che sarebbe stato d'aiuto?"
Lui alzò le spalle con nonchalance, i suoi occhi scintillarono. "L'elemento sorpresa, forse?"
"Sei fortunato che lo trovo affascinante," sospirai, alzando gli occhi al cielo scherzosamente. Mattheo rise, allungando la mano per scostarmi una ciocca di capelli dal viso.
Con il passare della notte, siamo passati dalle battute spensierate ad argomenti più seri. "Isabel," cominciò Mattheo esitante, il suo sguardo cercava il mio. "So che le cose sono difficili, ma voglio che tu sappia che sono qui per te, qualunque cosa accada." lo guardai dritto negli occhi, quegli occhi che ti rapiscono e lo baciai. "Ti voglio" disse , sorrisi maliziosamente e lo baciai di nuovo.
Mentre le ombre danzavano intorno a noi, il peso delle nostre emozioni premeva pesantemente sui nostri cuori. Le parole di Mattheo hanno acceso in me un desiderio, un desiderio di essere più vicino, di sentire il calore del suo corpo contro il mio.
"Anch'io ti voglio, Mattheo," sussurrai, con la voce appena udibile. I suoi occhi si spalancarono, ma annuì, l'accordo inespresso ci legava insieme.
Ci alzammo dal tavolo, muovendoci l'uno verso l'altro con passi lenti e deliberati. L'aria si fece densa di anticipazione quando i nostri corpi si scontrarono, le sue labbra si schiantarono contro le mie con un fervore che mi lasciò senza fiato. Le nostre mani vagavano, esplorando ogni centimetro di pelle esposta, i nostri respiri superficiali e affrettati.
"Isabel," gemette Mattheo, la voce carica di lussuria. " Ti amo."

"Anch'io ti amo" confessai, tracciando con la punta delle dita il contorno della sua mascella. "Ma dobbiamo stare attenti a non rischiare di essere scoperti." Lui annuì, senza mai staccare gli occhi dai miei. "Ti proteggerò, te lo prometto."
Con questa certezza, ci siamo lasciati travolgere dai nostri desideri più oscuri.
~amgolo autrice 🌺
scusate l'assenza ma ho avuto dei contrattempi e degli impegni soprattutto con la scuola, ricomincerò a scrivere presto.
VI AMOOO🌼

I hate you but I love you // mattheo riddle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora