L - Eros e Thanatos

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Pubblicato il 12/05/2024

XXIV

« Non ho niente di cui pentirmi. Sono stato costretto dalle circostanze a comportarmi in quel modo. » dissi lapidario.

« Modo? Quale modo? Est modus in rebus. E tu navighi nei bassifondi dell'anima. »

Mi staccai di qualche centimetro, ero quasi arrivato alla casa del custode, così mi diedi un tono « Maledizione! Vuoi farmi confessare? Sei una suora, non un prete! »

Con le mie parole la ferii perché si prese del tempo per rispondere e io me ne presi per allontanarmi da lei. Il suo odore assente, il profumo pungente di sapone di Marsiglia della sua lana mi dava il voltastomaco.

« Non amministro il sacramento della confessione ma sono una missionaria della carità e come tale ho fatto un voto, che rinnovo ogni singolo giorno: allevare creature orfane o la cui famiglia è troppo povera per farsene carico e renderli uomini e donne liberi dal peccato, buoni e benpensanti. Lo sai bene, la tua famiglia è un caso eccezionale, era povera di spirito non di denaro. »

« Suor Maddalena, questo non è il mio caso. » e fu lei a interrompermi e la sua voce si incrinò. C'era in lei qualcosa di diverso, riaffioravano emozioni che non avevo mai visto.

« Sì che lo è. Queste sono le conseguenze che più temeva Milady durante il tuo soggiorno qui. » scandì lentamente il suo sdegno e volli mandarla al diavolo, maledirla per aver osato parlarmi a quel modo. Aveva smesso di essere impersonale e aveva tirato in ballo anche mia madre, Milady.

« Quando gli eventi vi hanno costretto a separarvi, Milady ti scriveva ogni giorno. Si preoccupava per te e per il tuo dolore perché era stato anche il suo. Anche lei era cresciuta da sola, in una situazione ben peggiore, senza padre, madre o balie che potessero badare a lei. E nonostante tutto è diventata una donna straordinaria che ha dato alla luce tre splendidi figli. »

« È stato Sebastian a separarci. Non sono stati gli eventi, è stato lui. È sempre stato lui. »

« E con questo? » domandò lei e lì esplosi. Colpii l'albero su cui mi ero aggrappato e rimase l'impronta del mio pugno. Finalmente la mia forza stava tornando e quello stato di inefficienza sarebbe presto svanito.

« Lui non merita niente! Niente di quello che ha ricevuto dalla vita. Non meritava Anjia, Margaret o Arthur. »

« Ma non merita neanche la morte, altrimenti avresti esaudito il suo desiderio. » dal suo mantello Maddalena prese il suo libro di salmi e tra le pagine aveva incastrato le lettere del testamento di Sebastian e quelle dell'epistolario.

Sgranai gli occhi e lei proseguì malinconica parlando in italiano. Erano secoli che non la sentivo parlare in quella lingua.

« L'impertinenza è sinonimo di ottusità, la belligeranza di egoismo... dopo averti trovato in quello stato, non ho fatto altro che pensare alla tua condizione. Ma potevo farlo in modo limitato finché l'epistolario non è tornato a me. È stata Renesmee a obbligarmi a leggerlo. E così ho ricordato da dove traeva origine il mio distacco nei tuoi confronti. »

« Ho chiesto io a Sir di rafforzare le mie intenzioni di fede. » e no, non aveva usato il termine "manipolare", « Ti ho insegnato quello che avrei insegnato a mio figlio se avessi saputo parlargli. Ti ho cullato e stretto come se fossi mio. Eri poco più di un giunco ma in qualche anno hai fatto vacillare il mio credo. Prima di te la mia fede era imperitura, ma crescerti mi ha fatto cedere alla mortalità. » mi strinse le mani al petto.

Io credevo che fosse stata opera di Sebastian. Io credevo che mi volesse separare da tutti per sfruttarmi a suo piacimento...

« Nell'attimo in cui ho creduto di averti per figlio mio, ho chiesto l'aiuto di tuo padre. Gli ho chiesto di rendere meno penoso il nostro legame, alleggerendo il peso dei ricordi a cui ero più legata, attenuando il sentimento che provavo. Nei tuoi primi giorni di vita ho iniziato a pregare per te mentre dormivi e ho continuato a farlo finché sei rimasto qui. Per farti addormentare, ti leggevo le parabole che più amavi. Non conoscevo altra lingua per dirti quanto fossi importante per me, oltre a quella impartitami dalla religione. Chiudevi gli occhi quando ti dicevo che eri il sale della terra. E vittima delle mie passioni restavo a vegliare su di te in attesa di una lacrima da consolare o di un incubo a cui rimediare. »

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