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Finalmente il gran giorno è arrivato...Nobara e il mio ex si sposano.

Nobara ha insistito a tutti i costi che io fossi la sua damigella...ho dovuto accettare quindi ora sono qui, con uno smoking rosa e un mazzo di fiori in mano per la sposa.

Sono completamente nel mio mondo fino a quando non mi accorgo che il testimone dello sposo è arrivato, alzo la testa...

<<Sukuna?>>

Il ragazzo mi guarda con fare preoccupato

<<sei il testimone di Yuji?>>
<<si...>>

Vediamo arrivare lo sposo, col suo bellissimo smoking nero e bianco, sale sull'altare salutando me e poi Sukuna...

<<grazie fratellone per essere venuto oggi>>

Suo fratello? SUKUNA È IL FRATELLO DI YUJI!

<<di nulla, te lo avevo promesso alla fine>>

Sukuna mi guarda e io lo fulmino con lo sguardo...mi ha preso in giro?!

Vedo Sukuna mimare un "ti spiego dopo", ma io gli mimo un "non me ne frega nulla bugiardo!"

La cerimonia inizia, il mio sguardo si sposta dalla sposa allo sposo e dallo sposo al suo testimone e si ripeteva.
Gli avevo detto tutto e lui mi aveva mentito. Stringo il mazzo di fiori che avevo in mano cercando di non distruggerli.

Siamo allo scambio degli anelli quando vedo Yuji fissarmi ed io gli faccio un sorriso, uno di quelli che ti dicono "non preoccuparti, va avanti e sposati".

<<vi dichiaro marito e moglie. Potete baciare la sposa>> le ultime parole del prete prima di vedere i due sposi scambiarsi un lungo bacio.
Nobara mi chiede il mazzo e io glielo passo, lei si gira aspettando che tutti gli invitati fossero dieteo di lei, io ero in un angolino della chiesa aspettando che qualcuno prendesse il bouquet.

<<anzi no! Lo lancerò al banchetto>> dice la sposa sorridendo mentre gli invitati, specialmente le ragazze fidanzate, urlano un "ma noooooo" in sottofondo.

Nobara e Yuji si fanno strada verso il ristorante e così come gli altri, mentre io vengo fermato da Sukuna per il polso.

<<aspetta Megumi!>>

Mi giro a guardarlo con faccia neutra, non volevo nemmeno ascoltarlo, ma qualcosa dentro di me diceva che dovevo ascoltarlo e fargli spiegare questo accaduto.

<<non sapevo tu parlassi di Yuji>>
<<io non sapevo nemmeno Yuji fosse tuo fratello>>

La mia faccia neutra non fa scorgere nulla, nessuna emozione.

<<davvero?>>
<<mi diceva che aveva un fratello, ma che non lo calcolava minimamente, che non era mai a casa e che quando lo chiamava non rispondeva mai al telefono. In parole povere non lo definiva un fratello>>

Vedevo, nel viso di Sukuna, che qualcosa non andava...mi sentivo in colpa per quello appena detto

<<mi disp->>
<<non devi scusarti. È vero, non ci sono mai a casa peer vari motivi con mio padre, ma per il resto ti ha mentito...sono io a cercarlo ed era lui a non rispondere e a non calcolarmi, ma ci ho fatto l'abitudine>>

Vedevo dai suoi occhi che quello che diceva era vero, quindi alla fine Yuji ha mentito a due persone non solo ad una...

Prendo le mani a Sukuna, gli sorrido, uno dinquelli che non facevo da anni...

<<va tutto bene>>

Lo abbraccio e non solo perché ne aveva bisogno, ma anche perché sentivo il bisogno di abbracciarlo, di stringere le mie esili braccia contro le sue forzute e di mettere la mia testa contro quel suo grande e spazioso petto.

Sento Sukuna ricambiare il mio abbraccio per circa qualche minuto fino a quando non ci rendiamo contro che noi dovremmo essere al ristorante.

<<hai la macchina?>>

Chiedo a Sukuna

<<si perché?>>
<<posso salire con te? La mia ce l'ha mio fratello>>

Guardo Sukuna sperando mi dica di si...

<<certo, sali, ma ad una condizione>>
<<quale?>>

Chuedo confuso

<<io>>

Si autoindica

<<te>>

Mi indica

<<uscita insieme...stasera>>

Dice alla fine...

Okay, non me lo aspettavo, ma accetto volentieri la sua offerta.

<<va bene>>

Sukuna mi sorride e mi guarda negli occhi.

<<salta su dolcezza>>

Dice facendomi l'occhiolino, io arrossisco di burtto, lui ride per il mio rossore.

<<z-zitto...>>
Dico salendo nell'auto, la sua Mustang Camaro nera e allacciandomi la cintura.

Sukuna parte verso il ristorante e dursnte il tragitto mi prende la mano nella sua, tenendola stretta persino quando deve cambiare marcia. Il mio rossore non aiuta e per non farmi vedere mi giro verso il finestrino con il gomito della mano libera appoggiata allo sportello e la mano sopra la mia bocca.

Sapevo che sukuna mi stava vedendo e sentivo il suo ghigno addosso a me...lo sapevo perché quel finestrino era diventato uno specchio...quindi sapeva anche del mio rossore che aumentava ad ogni sua stretta.

Il mio cuore non ne potè più...voleva rimanere così per sempre...

Be Mine! //SukuFushiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora