1. Alta Marea, Come Tutto Ebbe Inizio. [ Space Valley ]

☆5; Fuori controllo - terza fase del piano.

Il biondo camminava avanti e indietro per tutto quel corridoio che si presentava davanti ai suoi occhi;
Lo sguardo dei compagni era svogliato, assente, quasi annoiati da quelle sue lamentele così continue.
Nel mentre guardava storto Il riccio che se ne stava tranquillo appoggiato alla parete del muro come se non avesse detto niente di che.
Ma Francesco non se ne capacitava, sembrava voler capire di più su tutto ciò che Nelson avesse detto.

Tant'é che si avvicinò vicino l'orecchio del ragazzo nel mentre sorseggiava una bibita
Sussurrando lentamente:
'Che poi una situazione come questa non può andare avanti così, Venceslai.'

Si fermò per poi scuotere la testa lasciandosi sfuggire una piccola risata.

'E tu, lo sai, lo sai eccome.
Quindi te lo ripeto, Che cosa intendevi quando hai detto che sia io che te, conosciamo Elizabeth?'

Il biondo lo guardava dritto negli occhi quasi intimidatorio, anche se tutto quel piano fosse stato organizzato da tutti, Francesco lo aveva preso un po' troppo seriamente, e spesso andava fuori controllo.
Nelson, dall'altra parte, sospirò profondamente massaggiandosi le tempie
Prima di rivolgere il suo sguardo ancora una volta verso l'amico.

-Quello che ho detto, e che ti ripeto.
La conosciamo tutti.
Forse il mio sbaglio è stato lasciare che le mie emozioni entrassero in gioco, ma...
È come se io la conoscessi da una vita
Ma non mi ricordo chi possa essere, non ricordo niente, ma so di conoscerla-

Francesco si lasciò andare ad una risata di pieno gusto.
Quasi soddisfatto dalle sue parole.
Si mise seduto davanti la sua scrivania cominciando a digitare qualcosa sulla tastiera del computer che aveva davanti a sé.
Il resto degli amici, si alzarono e cercarono di scoprire cosa stesse facendo.
Ma il biondo gli diede le spalle
Continuando a scrivere sul computer, aprendo una scheda di file ed informazioni.

['Elizabeth Venceslai.']

'Ovviamente la conosciamo, che stupido a non essermene reso conto prima!'

Ed ecco che Francesco iniziava ancora una volta a comportarsi in quel modo giocoso.

Beh, conosciamo Lizzie perché è semplicemente tua sorella Nelson.
Mi ero scordato che fosse stata il nostro primo soggetto per questa Missione
Forse è per questo che vorresti lasciare entrare le tue emozioni in gioco?'

Il biondo si stava divertendo a punzecchiare l'amico che aveva lo sguardo completamente rivolto verso il muro.
Così Francesco riprese a parlare.
Ancora e ancora una volta finché Nelson non avrebbe ceduto.

'Mi dispiace dirtelo ma non puoi.
Non credo neanche si ricorda che cosa sta succedendo, e poi.
Grazie a questa piccola bussola che abbiamo, possiamo usarla per cancellarle i ricordi.
Proprio come ho fatto con te, Nelson'

Il biondo prese in mano quel piccolo marchingegno e lo aprì, rivelando una luce abbastanza forte con piccole parole scritte su di essa.

'Si lo so, non è la cosa più bella da fare.
Ma un passo falso e tutto questo andrebbe a monte.
E non credo che lo vogliamo. No?'

Fu contento di quello che stava dicendo,
Di come stava prendendo in mano la situazione e di come faceva finta di niente anche se stava andando fuori controllo ancora una volta.
Non si era mai staccato dal computer, non dopo aver inserito la chiavetta per scaricare tutti i file e le informazioni che riguardavano Elizabeth.
Chissà cosa stava cercando di così importante.

Nelson era furioso con Francesco.
Lo guardò semplicemente negli occhi
Nel mentre ripensava alle ultime parole che avesse detto.
Sbatté le palpebre più e più volte con sguardo confuso non appena ripeté le stesse parole del biondo.

-cancellarle..I ricordi?
CANCELLARE I RICORDI???-

...Nelson cominciò ad urlare e alzare la voce contro all'amico che sembrò divertirsi ancora di più per questa sua reazione.

-MA CHE PROBLEMI...ma che diavolo, Francesco! Nessuno aveva mai detto di andare così fuori controllo! Questo non era PREVISTO! non puoi cancellare i ricordi a qualcuno solamente perché non stai rispecchiando il tuo ruolo in questa Missione.
Che stai mandando tutto in rovina!-

Il riccio continuò ad inveire contro al Biondo che sembrava ascoltare solo per farlo stare buono.

'Nelson, per favore smettila di Urlare.
Mi stai facendo venire mal di testa.'

Francesco rispose tranquillo ma con un tono di voce abbastanza fastidioso.
Nelson fece un sospiro profondo prima di prendere il colletto della maglia dell'amico e spingerlo contro alla parete.
Quel gesto così inaspettato,
Fece scattare in piedi anche gli altri loro compagni
Di cui, solo Nicolas cercò di fare un passo avanti.

Nelson ormai era vicinissimo al viso di Francesco ma non mollava la presa dalla sua maglietta.
Cominciò a sussurrare lentamente ma molto infastidito.

-Se non la smetti di fare come ti pare
In questo piano, vedo se riesco a cancellare tutti i tuoi ricordi.
Dopo averti buttato fuori da qui-

Il biondo sorrise a quelle parole dando una pacca sulla spalla in tutta tranquillità.

'Ti piacerebbe Nels?
Beh ma non puoi, ormai sono io a comando di questo piano.
Non te lo hanno detto?
Qualsiasi mossa, qualsiasi alternativa le sto decidendo tutte io.
Se non fosse così non saremo arrivati a questo punto non credi?
Comunque tranquillo, Per ora Elizabeth rimarrà chiusa in quella stanza ma non sarà niente di che.
Non posso lasciare che mandi a monte ogni cosa, non adesso.'

Continuò a parlare nel mentre nascose la chiavetta nella tasca dei suoi Jeans scuri.

'Hai altre domande?
Perché non ho proprio tutto questo tempo.'

Gli sorrise,
Nel mentre aprì la porta ed uscì dalla Base.

Nelson guardò I suoi compagni, prima di afferrare qualcosa dalla sua scrivania
Nel mentre corse fuori dalla porta
Seguendo Francesco.
Non poteva e non se la sentiva di lasciare correre senza aver fatto niente a riguardo.
Una volta trovatosi fuori dalla loro base D'improvviso Il riccio lo spinse all'indietro
Cosicché Il biondo perse l'equilibrio cadendo.
Nelson aveva un'espressione fredda mentre strappò dalle mani dell'amico la chiavetta contenente tutti i file e le informazioni di Elizabeth.

-Fine dei tuoi giochi, Francesco.-

Per poi andarsene via, senza voltarsi indietro verso l'amico.