Anche Quest' Estate?

7 Too sweet 4 me

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"che noooia"
"Cosa vuoi fare?"
"Una bella sigaretta.. peccato che ho dovuto buttare il pacchetto"
"Ci sono cose migliori che puoi fare"
"Ossia?"
....
"No, non risponde"
"Perché no?"
"Perché io tuo sorrisetto malizioso parla di suo"
Ci sediamo sul divano l'uno accanto all' altro, appoggio la testa sulla sua spalla e guardo la TV spenta.
Mi alza il mento e mi gira la testa verso di lui, mi guarda negli occhi intensamente. Mi alza dai fianchi e mi mette sulle sue cosce, petto contro petto, mi accarezza i fianchi e mi bacia le guance.
"Che fai?"
"Mi faccio perdonare"
Mi dà baci leggeri e morbidi sulle guance e sulle labbra.
Che dolce..anche troppo
Gli sposto il viso
"Così dolce?"
"Non posso esserlo?"
"Mh.."
Lo guardo dagli occhi e gli appoggio una mano sul collo
"Sei troppo dolce per me"
Mi siedo più vicino e lo bacio sulle labbra, lui ricambia senza esitare e mi stringe i fianchi, porto l'altra mano sulla sua guancia mentre lui inizia ad accarezzarmi i capelli.
Senza staccarsi si alza con me in braccio e va nella sua stanza, chiude la porta e mi butta sul letto.
"Che fai?"
"Mi hai detto che sono troppo dolce per te, qui adesso mi diverto un po' "
Si riattacca con più foga, preso dal momento gli sbottono la camicia e gli tocco il petto, lui la toglie e la butta da qualche parte insieme alla mia maglietta.
Continuiamo a spogliarci a vicenda, a toccarci e a baciarci, mi riempie il petto di succhiotti mentre io gli tiro leggermente i capelli. Gemo a ogni morso sul petto.
dio quanto mi è mancata questa sensazione.
Nel giro di qualche minuto lo stavamo facendo, come avevamo sempre fatto, io che mi reggo su di lui mentre mi apre le gambe, i nostri respiri sincronizzati sulla pelle dell'altro, le nostre mani che esploravano i nostri corpi, la sensazione di piacere che provavamo accompagnata dalla nostalgia dei nostri corpi che non si staccano nemmeno per un secondo
"Elio" lo chiamavo
"Alex" mi chiamava
Sentirlo chiamarmi con il suo nome mi faceva impazzire, lo stesso valeva per lui che non molla i miei fianchi nemmeno per un secondo e le sue labbra mi torturavano il petto.
Ogni secondo che passa il piacere aumenta esponenzialmente, ansimiamo e gemiamo senza ritegno, chissà se ci sentono, ma non importa, ora siamo solo noi due.
Quando aumenta il ritmo gli tiro i capelli per fargli capire il mio limite che lui percepisce come un input per essere ancora più aggressivo e veloce.
Non trattengo neanche un verso, inarco la schiena e butto la testa verso dietro urlando finendo insieme.
Siamo esausti, era da mesi che lo desideravo, che desideravo lui e che lui desiderava me.
Si sdraia accanto a me coprendomi con il lenzuolo, mette un braccio sotto di me e mi tira verso di lui baciandomi il viso sfinito.
"Ne è passato di tempo.."
"Poco più di un anno"
"Hai contato i giorni?"
"N-no"
Ridacchia e con un bacio gli tolgo quel ghigno dal viso.
"Ora posso essere dolce?"
"Si"
Sorrido e mi lascio accarezzare la guancia
"Se qualcuno entra e ci vede così che facciamo?”
"La porta è chiusa"
"Pure quella per il bagno?"
Si alza e la chiude
"Adesso si"
Ridacchio
"Passami i fazzoletti che pulisco"
"Mhhh dopo" si sdraia nuovamente tirandomi a se e coprendo entrambi con il lenzuolo
"Dopo ci laviamo, ora riposiamo un po' e poi facciamo quello che vuoi tu"
"Va bene"
Sembra il paradiso, anche se questa sensazione durerà per pochi giorni..
Ci addormentiamo abbracciati sul letto per un oretta buona, poi ci laviamo per bene e sistemiamo la stanza, facciamo finta che non sia successo nulla cercando di nascondere tutti i segni che vi siamo fatti a vicenda sul petto.
"Se li vedono ci diciamo che sono state le sanguisughe"
"Credi che ci crederanno?"
"L'anno scorso Chiara ci ha creduto"
"Chiara è Chiara"
"Povera"
"È vero, però le voglio bene"
"Andiamo a mangiare? In paese?”
"Non ho le forze per scendere in paese in bici"
"Mh, allora ci mettiamo a mangiare in giardino"
"Faccio delle bruschette"
"Portiamo anche le fragole e la chitarra"
"Chitarra?”
"Si così suoni un po'"
"Va bene"

Spazio autrice
Questo capitolo è corto ma non preoccuparti, adesso che inizia l'estate publicherò più frequentemente lo prometto