4 u were everything

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Dopo poco Oliver entra nella mia stanza
"Come mai tutte queste maglie sul letto?"
"Non so cosa mettere"
"Vai da lui?"
"Si"
Guardo bene tra le magliette e le camicie.
"Questa? No mi sta grande "
"Perché ti interessa così tanto? Quindi usciamo insieme noi due mettevi la prima cosa che capitava"
"Non é vero, ogni tanto forse"
"Ok ma se é solo un tuo amico perché farsi tutti questi problemi"
"Perché si"
"Quando stavamo insieme non eri così attento"
"Quando stavamo insieme non facevo tante cose che faccio ora"
"Tipo?"
"Al posto di fare domande dammi una mano a scegliere"
Valà il silenzio, mi passa la camicia celeste.
"Questa?"
"Stai bene con questa addosso"
"Grazie"
Scelgo poi un pantaloncino di jeans lungo da abbinarci e mi cambio, mi pettino i capelli e mi sciacquo il viso, sono proto ad andare.
Lui sta seduto lì a guardare, non gli do conto e mi metto le scarpe.
"Quando l'hai conosciuto?"
"In inverno, ero in giro e l'ho incontrato in paese e mi ha aiutato a sistemare la bici che si era bloccata"
"Non sapevi sistemerla tu?"
"No, altrimenti non avrei chiesto una mano"
"Siete solo amici?"
"Perché ti interessa? Vuoi fottere pure lui?"
"Non mi interessa lui"
"In ogni caso, non sono fatti tuoi"
Mi alzo e scendo le scale, prendo la macchina visto che era sera e vado a casa sua.

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"Elio!" Esclama
"Hey" rispondo avvicinandomi a lui
"Che bella camicia, dove l'hai presa?"
"Me l'hanno regalata"
"Bella, andiamo di là é gia pronto"
Vado in sala da pranzo e saluto i suoi genitori, mentre mangiamo mi fanno qualche piccola domanda e io rispondo senza alcun problema.
Dopo cena andiamo nella sua stanza e ci sediamo.
"Com'era il cibo?"
"Stupendo, soprattutto la crostata di tua madre"
"Mmhh a me non piace"
"Non sei normale"
"Esagerato"
Ridacchio e appoggio la schiena sul muro.
Lui mi guarda sorridente.
"Resti qui a dormire?"
"Se non é un problema, ma non ho il pigiama"
"Tranquillo te lo presto io"
"Mmhh, ok, fammi avvisare mia madre che si preoccupa."
Scendo in salotto e chiamo casa ma risponde Oliver, gli dico di andare a dire a mia madre che sarei rimasto dal mio amico per la notte.
"Sicuro?"
"Perché?"
"Se ti succede qualcosa?"
"Cosa mi dovrebbe succedere?"
"Niente lascia stare"
"Tsk"
Chiudo il telefono e torno nella camera del mio amico.
Parliamo un altro po', quando si fa tardi mi accompagna nella camera degli ospiti e mi presta un pigiama.
Dopo averlo indossato vado a dormire, il letto non era comodo, ma neanche troppo fastidioso.
Chiudo gli occhi e mi rilasso per addormentarmi.

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Il mattino dopo Marco mi sveglia.
"Oii sono le nove, hai dormito in questi giorni?"
"Mmhh? Buongiorno.."
"Buongiorno, andiamo a fare colazione dormiglione"
"Arrivo"
"Ti ho messo sulla sedia dei vestiti per stare a casa così non si sporcano quelli che ti sei messo ieri"
"Grazie"
"Figurati, a me stanno piccoli ma a te stanno bene"
"Abbiamo la stessa taglia"
"Mmhh tu hai le spalle un po' in piccole"
"Dici?"
"Si, forza vestiti che dopo mangiato andiamo a farci una passeggiata in bici"
"Andiamo sulla tua?"
"Si, andiamo al lago ok?"
"Mh mh" annuisco

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Torno a casa per pranzo, felice mi dirigo nella mia stanza e trovo lì Oliver
"Che ci fai qui?"
"Ti cercavo, pensavo eri tornato prima"
"Sono tornato ora, che c'è?"
"Mmh, com'è andata dal tuo amico?"
"Bene" mi siedo sul letto
"Siamo andati al lago prima,ci siamo divertiti"
"Non me ne hai mai parlato"
"perché avrei dovuto? E poi l'ho conosciuto quest'inverno"
"Per te è un amico?"
"Si?"
"Sicuro?"
"Si, perché lo chiedi?"
"Volevo sapere se per te era di più"
"Anche se lo fosse? Ti darebbe fastidio?"
"Si" risponde subito.
Non mi aspettavo questa risposta, lo guardo confuso
"Cosa?"
"Mi darebbe fastidio"
"Perché? Sei sposato cazzo"
"Non sono sposato"
Vero, lo aveva già detto..
"In ogni caso perché ti interessa? Sono libero di fare quello che voglio, indipendentemente dal fatto che a te stia bene o no"
"Se tu ti sei arrabbiato quando ti ho detto che mi sarei dovuto sposare perché io non posso essere infastidito da lui?"
"Perché è ben diversa la situazione, tu ti stavi per sposare e mi hai letteralmente lasciato per telefono dopo che ho passato mesi ad aspettare una telefonata, lui invece è solo un mio amico, non lo scopo da un giorno all'altro"
"Perché dovrei crederti? Chi me lo dice che non ti scopi gente solo per piacere di farlo?"
"Perché quello lo fai tu non io"
"Io non l'ho mai fatto"
Lo guardo come per dire e io allora?
"Non l'ho fatto solo piacere di farlo, e lo sai"
"No non lo so"
"Si che lo sai, perché fai il bambino?"
"Perché posso"
"Non possiamo avere una conversazione normale?"
"È una conversazione normale, cosa vuolevi? Una tazza di tè e dei biscottini per sentirti a casa?"
"Quelli sono gli inglesi"
"Allora un po' di Rock una birra e una fucile dietro? Un cappello da cowboy? Un tacchino?"
"Non non voglio niente del genere"
"Allora cosa vuoi? Se vuoi farti qualcuno a caso posso chiamare Chiara"
"Non voglio farlo con Chiara"
"Mmhh, che ne dici di Marzia? Anche se non penso che lei voglia"
"La finisci? Non mi voglio scopare nessuno! Soprattutto Marzia?"
"Allora cosa vuoi? Mh? Su parla"
"Voglio che apri il cervello e capisci che il motivo per cui sono qui e non mi sono sposato sei tu!"
Mi sbraita contro, si sarà sentito in tutta la casa.
Rimango senza parole, un brivido mi passa per la schiena..
"I-io?"
"Si, tu"
Cosa intendeva? Voleva ancora prendermi per il culo o era serio?
"Vuoi farti una nuova scappatella?"
"Ancora con questa storia? Non è mai stata una scappatella per me, se tu lo pensi mi dispiace, ma per me non è mai stata una cosa del genere?"
"Allora per te cos'era?"
"Era.."
Non sapeva spiegarsi, credo
"Eri una stupenda esperienza" dice balbettando
"Tu eri.. tutto"
Sussurro guardandolo negli occhi.
Non sapevo cosa fare, per giorni l'ho evitato, non ero sicuro di riuscire a farlo ancora..non sapevo bene cosa volevo da lui, mi ha già detto delle spiegazioni, anche se non sono convinto al cento percento, ma all' ottantatre percento..
Cosa dovrei fare? Scappo via come sempre? Lo ignoro fino alla fine? Lo perdono? Che devo fare?
Nulla, ha già fatto tutto lui.
"Pure tu"
Risponde alla mia affermazione, mi prende dalle mani e mi avvicina a se mentre io sto a pensare.
Mi abbraccia, appoggiando il viso sulla mia spalla chinandosi leggermente su di me.
Rimango fermo.
Non devi fare nulla..ha già fatto lui
Ricambio l'abbraccio, le sue mani mi accarezzano la schiena, mi viene qualche brivido..
"Scusami Elio, mi pento di quella chiamata"
"Potevi dirmelo anche prima in che situazione ti trovavi, non qualche mese prima del tuo matrimonio"
"Scusa.. onestamente, quando ero con te mi scordavo della mia vita nella mia città"
"E adesso?"
"Lo stesso effetto"
Sorrido leggermente, chiudo gli occhi e mi stringo all' abbraccio, alzando le braccia mentre lui abbassa le sue verso i miei fianchi.
Probabilmente sto arrossendo,pure lui, sento la sua guancia calda sulla mia spalla.
Mi è mancato?
Senti qualcosa di umido e morbido sul mio collo, successivamente possa sulla guancia, poi mi guarda negli occhi, li aveva lucidi, sembrava ubriaco.
La distanza fra noi si fa minima, mi avvicina prendendomi dai fianchi,
Chiudiamo gli occhi contemporaneamente e le nostre labbra si incontrano in un lungo e nostalgico bacio.
Appoggio una mano sulla sua nuca, l'altra sulla spalla e lo tiro a me, lui fa lo stesso.
Il bacio inizialmente nostalgico, diventa sempre più pieno di passione,ci cerchiamo a vicenda, tenendoci vicini per non fare scappare l'altro.
Recupero respiro per un secondo
Si, mi è decisamente mancato.
Persi uno nello sguardo dell' altro, ci riattacchiamo con molta più passione, quella sensazione era una droga, non basta mai, ne vuoi sempre di più fino a consumarti del tutto...


You were.. a wonderful experience..
You were.. everything.

Anche Quest' Estate?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora