Otto

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Derek pulisce la casa, ordina dei cupcakes rigorosamente rosa e ordina la pizza per la sera. Eli, Cora, Stiles e Rose tornano che è già tardo pomeriggio e Stiles ha con sé già un borsone. “Ho pensato fosse comodo cambiarci qui, dato che eravamo già insieme, se non è un problema” dice entrando.

Derek gli dice che non c’è problema, che possono usare il bagno e anche fare la doccia se ne hanno bisogno, ma Rose si aggrappa alle gambe di Cora e insiste per prepararsi per la notte con lei, blaterando qualcosa sulla cura della pelle prima di dormire e qualcos’altro che li fa ridere tutti. Salgono di sopra, chiudendosi nella camera degli ospiti ed Eli le segue, chiudendosi in camera sua.

“Vieni” si rivolge Derek a Stiles, "puoi usare il bagno in camera mia."

Gli fa strada fino alla porta, poi lo invita a precederlo. Stiles si ferma al centro della camera, guardandosi intorno. “Mi aspettavo di trovare un materasso appoggiato al pavimento, come avevi al loft ai primi tempi.”

“E invece ho un letto e addirittura una cabina armadio.”

Stiles lo guarda sconvolto, poi continua a guardarsi intorno. “Il colore delle pareti è... rilassante.”

“Non so che tipo di verde sia, ma l’ho scelto per lo stesso motivo. Comunque il bagno è lì, ci sono asciugamani puliti sotto il lavandino e puoi fare come fossi a casa tua.”

Stiles accenna un sorriso. “Grazie e, beh, grazie per questa serata.”

Mangiano la pizza seduti tra divano e pavimento, guardando un cartone animato scelto da Rose e Stiles e ridendo tutti insieme. Derek non può fare a meno di pensare che quel momento gli ricorda quelli di tantissimi anni prima, quando la sua famiglia era al completo e passavano tutti insieme proprio serate come quelle. Certe volte erano anche in quindici, tutti seduti in cerchio ad ascoltare le storie di sua mamma o degli zii sui lupi. “Derek, guarda, lui è un principe come te” lo distrae Rose, indicando il personaggio sullo schermo. “Ma tu non hai mai avuto una principessa prima di me?”

Eli ride, Stiles alza gli occhi al cielo e Derek cerca una risposta. “C’è stata qualcuna che sembrava esserlo, ma poi ho capito quanto non lo fossero” risponde sincero, ma senza dettagli.

“Papà raccontava a zio Scott che devi uscire con una tizia che chissà chi è, lei è la tua principess-”

“Rose!” esclama Stiles. “Non si origlia!”

“Non ho origliato, papà, tu eri in cucina e parlavi a voce alta mentre ero in salotto. È stato solo ascoltare. Poi non abbiamo segreti io e te.”

Derek non sa se sia più divertente Rose o suo padre diventato rosso.

“E perché suo padre e zio Scott sanno di questa principessa e io no?” si intromette Cora.

“Perché ci ho parlato solo dieci minuti e ci esco tra qualche giorno. E non è una principessa, o almeno non lo è ancora.”

“Prendiamo i dolci?”

Stiles si alza di scatto dal pavimento, inciampando anche nel tavolino, poi va verso la cucina. Derek vorrebbe seguirlo, ma è Eli ad offrirsi di aiutarlo e Rose comincia a cantare insieme ai cartoni e Derek, per quanto sappia non sia corretto, non riesce ad origliare nulla.

Rose crolla dopo il dolce, accoccolata sul divano. Cora, al suo fianco, sbadiglia sonoramente ed Eli, sul pavimento con Stiles, ha appena appoggiato la testa sulla sua spalla e ha socchiuso gli occhi. “Direi che i giovani battono in ritirata” commenta Derek, beccandosi un’occhiataccia da parte di Stiles. “Eli, va’ in camera a dormire, che per quanto tu sia un mannaro, il torcicollo ti verrebbe lo stesso."

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