Aida

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Aida si era svegliata, le mani le formicolavano in modo insistente, le bruciavano, le facevamo male. Le era già successo, doveva solo rilassarsi, ci provò ma stavolta il dolore non si placò. Sentiva molto dolore -"Non posso usarlo! Non voglio usarlo!"- Pensò con le lacrime a gli occhi. Erano le sei, aveva paura, era sola e dalle mani usciva del fumo iridescente. Si gettò dell'acqua sulle mani ma queste non finirono di fumare, percepì delle emozioni dentro di se, Nico si era svegliato -"Che succede? Sento la tua agitazione"- La sua voce era rassicurante, ma le mani fumavano e formicolavano ancora -"I-i-io...il mio potere...sta degenerando...io...io controllo la massa dell'arcobaleno, posso creare di tutto, di tutto. È pericoloso, più le cose da creare sono complicate più esso assorbe linfa vitale...l'ultima volta ho creato un campo di forza per salvare me e i miei amici, si stava cibando di me, i-i-io st-stavo per m-mor-morir..."- Non riuscì a finire la frase che con la mano involontariamente creò una scintilla colorata, urlò di paura ma nessun fratello venne a controllarla -"Cerca di rilassarti, pensa a delle cose belle, rilassati, chiudi gli occhi..."- Le disse Nico, la sua voce era di aiuto, Aida percepì anche la sua preoccupazione, era da tanto che qualcuno non si preoccupava per lei, e così chiuse gli occhi e si abbandonò in un flashback. Aveva cinque anni, era piccola e sorridente e giocava ad acchiapparella con alcune bambine della sua casa-famiglia. Si allontanò dalle altre bambine per seminarle quando dal laghetto del prato uscì una donna, era alta, aveva lunghi capelli neri, occhi iridescenti e lo sguardo dolce e comprensivo. La donna si avvicinò a Aida e le fece una carezza, lei sorrise, le mancavano gli incisivi ma aveva gli stessi occhi azzurri, i riccioli rossi e il volto pieno di lentiggini -"Piccolina mia, sei così bella e così sveglia, tu sei la prescelta, il tuo dono di nascita sarà più potente di quello dei tuoi fratelli"- Disse prendendola in braccio -"Ma tu chi sei?"- Chiese la piccola, la donna non le rispose, le mise dietro le orecchie alcuni suoi riccioli ribelli e le prese le piccole mani e gliele accarezzò, improvvisamente sia le mani della donna che quelle della piccola Aida s'illumiminarono di una luce iridescente, poi la luce si spense, la donna accarezzò i capelli di Aida facendole il solletico -"Piccola mia, tu avrai un grande potere, salverai i tuoi amici un sacco di volte e sarai considerata una dei più grandi semidei della storia. Soffrirai ma stai attenta, ogni cosa ha un lato positivo e un lato negativo, questo sarà il nostro piccolo segreto, okay tesoro?"- Aida non rispose neanche, era troppo impegnata a giocare coi capelli della signora, ridendo e abbracciandola -"Ciao Aida, amore della mamma"- Disse mettendola a terra e dissolvendosi nell'aria come un gioco di luce. Il flashback finì ma Aida aveva ancora gli occhi chiusi, tre mesi fa avrebbe giurato che quell'episodio fosse stato solo un sogno ma ora era sicura più che mai che era accaduto davvero -"Se non sbaglio quella dea era Iride, tua madre"- Commentò Nico -"Già, mia madre..."- Pensò lei -"Ti sento più serena, magari è passato tutto, prova ad aprire gli occhi"- Disse provando a tranquillizzarla, Aida si sentiva più serena, finalmente qualcuno che la capiva, qualcuno che dava importanza al suo problema. Provò ad aprire gli occhi, le mani non formicolavano più ma quando se le guardò urlò per la frustazione, erano piene di una sostanza che sembrava fuoco iridescente, spalancò le mani e scagliò quella sostanza sul pavimento creando due laghetti multicolore. Le mani tornarono normali, Aida si sedette a terra piangendo -"Sono un mostro!!! UN MOSTRO!!! Questa stupida maledizione!!! Madre perché mi hai fatto questo!?!?! PERCHÉ?!?!?!"- Urlò piangendo e disperandosi, Nico era lì e Aida percepiva che era preoccupato -"Aida calmati, è nella tua natura, quella volta ti sei fatta molto male ma hai salvato i tuoi amici, sei potente. Come ha detto tua madre "ogni cosa ha un lato positivo e un lato negativo" perché non...Scusami, dimentica quello che ho detto, non posso dirti cosa è giusto o è sbagliato, chi sono io per giudicare"- Dopo tutte quelle parole una scintilla si accese dentro di Aida e gli disse -"Tu sei speciale, n-nessuno mi aveva detto una cosa così bella. Tu non mi hai giudicato, i-io davvero non so come..."- lui non le fece finire di parlare che rispose -"Non mi devi ringraziare, è brutto essere giudicati, io lo so!"- Aida si sentì il cuore a mille -"Nico, senti per il fatto di tua sor..."- Provò a dire, aveva sentito i pensieri su una sua sorella, Bianca, aveva capito che era morta e poi sentì il dolore di Nico, si bloccò subito pentendosene -"Lascia perdere, non hai voglia di parlarne vero?"- Chiese lei, Nico sembrò un tantino sollevato -"Grazie Aida, oggi proprio non è giornata, poi stanotte ho dormito solo due ore, poi tu ti sei svegliata alle 6:00 del mattino"- Rispose Nico, Aida guardò l'orario, erano le 7:00 -"Tra poco la sveglia suona per gli altri, ti consiglio di dormire"- Propose Aida, sentiva la sua stanchezza -"Okay, ciao"- Disse -"Buonanotte"- Rispose lei alzandosi e sistemandosi i capelli, dopo cinque minuti Nico si era già addormento.

Empathy~♥Nico e Aida♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora